Il tempo del calcio giocato si accinge al termine, e inizia a farsi largo quello del calciomercato. Quello rossonero, a detta dei più, dovrebbe essere un calciomercato di rivoluzione, ma non credo si arrivi ad una vera e propria rivoluzione, quanto un rafforzamento della rosa attuale, senza alcuna perdita dolorosa, e questo, viste le ultime sessioni di mercato, è sicuramente la cosa più importante; gli ultimi mercati, infatti, hanno visto gli armadietti di Milanello essere svuotati da gente come Donnarumma e Calhanoglu prima, Kessiè e Romagnoli poi, e la cosa che fa più male di queste 4 partenze è che nessuno ha permesso alla società di guadagnare un solo euro: tutti partiti a parametro zero.
Se il primo e l'ultimo sono stati sostituiti egregiamente (Maignan da subito protagonista e Thiaw un diesel che promette però di diventare uno dei migliori nel ruolo), stessa cosa non si può dire degli altri 2, infatti il turco, nonostante dalle parti di Milanello non abbia mai fatto cose superbe e la partenza non abbia lasciato un grosso rammarico nei tifosi, probabilmente vista la maturazione avuta, avrebbe potuto far meglio di Diaz e sicuramente meglio di De Ketelaere (almeno quello di quest'anno), per l'ivoriano ogni commento può essere superfluo: è mancato come il pane.
Ma questa volta no; questa estate, almeno dal punto di vista delle partenze, i tifosi rossoneri possono stare tranquilli visto che Bennacer ha rinnovato (auguri di pronta guarigione Isma), e il campioncino della squadra, Rafa Leao, come annunciato da Paolo Maldini, ormai è in procinto di firmare un lungo rinnovo, e sugli altri fronti non si rilevano problematiche.

Detto questo, ad oggi, la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori e dei tifosi, identificano il punto debole e quindi quello che più di tutti serve di un grande investimento e di un conseguente grande esborso economico è quello dell'attaccante.
Sicuramente a livello numerico e di qualità in quella posizione, quest'anno il Milan è stato abbastanza deficitario; vuoi perchè Ibra non è praticamente mai stato a disposizione, vuoi perchè Origi tra acciacchi e ambientamento, nonostante l'esperienza, non è stato all'altezza, vuoi perchè Rebic ha subito un'involuzione che nessuno poteva aspettarsi, Giroud a quasi 37 anni, si è trovato a tirare da solo la carretta avendo affrontato a metà stagione anche un mondiale da protagonista. Io andrò controcorrente. Io cercherò di aprire gli occhi su un altro punto di vista.
Tutto il mondo ha visto che la finale di supercoppa e la semifinale di Champions League. Qualcuno davvero crede che a questo Milan basti sostituire Giroud con Haaland per risolvere tutti i mali? Davvero credete che se a ricevere i cross di Messias e gli appoggi confusi di Diaz ci fosse stato Haaland o Lewandowski, il risultato sarebbe stato diverso? Davvero nessuno crede che il milan si è rilevato più fragile di quello che sembrava a centrocampo, tanto che l'inter in 3 partite ha sempre dato l'impressione di poter andare a fare gol quando voleva? Nessuno guardando la partita ha esclamato "quanto manca il presidente?".
Ebbene sì, io questa esclamazione l'ho fatta, ma non per "il presidente" in sè, quanto a quella tipologia di giocatore: un giocatore in grado di reggere l'urto degli avversari, di correre avanti e indietro instancabilmente; In un centrocampo a 3 forse la mancanza si sarebbe sentita meno, ma in un centrocampo a 2, col solo Tonali a fare a spallate col mondo, beh, l'assenza di un compagno di lotta, si è sentita e come a mio parere. Tuttavia, con questo, non voglio dire che il Milan non abbia bisogno di un altro attaccante valido, ma penso che il buco lasciato da Kessiè meriti al momento gli onori di un grande investimento, più dell'attaccante e poi di tutto il resto che analizzeremo.
Andiamo con ordine iniziando appunto da questa pedina, fondamentale per lo scacchiere di Pioli (che con un contratto fino al 2025, sicuramente rimarrà almeno un altro anno alla guida del Club).

Per il ruolo di mediano bisogna prendere urgentemente un calciatore forte fisicamente, che abbia un buon piede e una buona visione di gioco, e che possa avere lo stesso prezzo di CDK, che a quanto pare sia il tetto massimo per l'acquisto di un giocatore e le mie attenzioni sono rivolte a Ibrahim Sangarè, calciatore ivoriano del Psv, oltre 1.90m, buon calcio e grande falcata: darebbe muscoli e resistenza sulla mediana, in coppia con Tonali una diga probabilmente tra le più forti d'Europa. Questo, secondo me, è il calciatore che merita l'investimento maggiore, perchè darebbe un contributo troppo importante, e la cifra è di 35 mln, che è l'importo della clausola rescissoria; la concorrenza non manca ovviamente, quindi il muoversi in anticipo è la cosa più importante. Come si finanzia? con le partenze di Ballo-Toure (5 mln), Rebic (10 mln) e Saelemekers (15-18 mln), Origi (10 mln) si incassa quasi la stessa cifra, e non verrebbe intaccato il budget messo a disposizione dalla proprietà (50 mln come lo scorso anno?), spendibile per le altre zone del campo.

Andiamo con le altre caselle: il Milan ha urgente bisogno di un terzino sinistro, un trequartista, un esterno destro (vista anche la citata partenza del belga, forse 2 esterni) e di un attaccante.
Per il ruolo di terzino sinistro, il nome su cui punterei senza ombra di dubbio è Pasquale Mazzocchi, in forza alla Salernitana e quotazione intorno a 15 mln (cosa importante è che può giocare anche a destra, ruolo in cui in certe partite la sua spinta potrebbe essere utile anche con Theo normalmente sulla sinistra).
Per il ruolo di trequartista (o anche mezzala, in base a quello che sarà lo schieramento del prossimo anno), si fa il nome di Kamada, che arriverebbe a parametro zero e prenderebbe numericamente il posto di Diaz (che non verrà confermato), e che sicuramente rispetto allo spagnolo darebbe più fisicità, più sacrificio e anche maggiore esperienza. Senza dimenticare che comunque in rosa rimane sempre l'investimento più importante della scorsa estate, quel talento di CDK, che si spera, possa sbocciare.
Per l'esterno destro, dato il budget, bisognerà sempre puntare su giocatori che possano dare un contributo importante, a prezzo di saldo; in questo senso 2 sono le occasioni più ghiotte: Asensio (se non dovesse rinnovare col Real Madrid) e Pulisic (che dopo gli svariati milioni spesi dal Chelsea, potrebbe fare le valigie); lo spagnolo forse ha più estro e fantasia, e arriverebbe a parametro zero, l'americano è più rapido, ed avere un giocatore americano in un club con proprietà americana e che in Usa vuole anche ampliare il proprio mercato, potrebbe essere una scelta lungimirante. Se la scelta dovesse ricadere effettivamente su uno dei 2, ci sarebbe un grande upgrade rispetto a quest'anno. Viste le partenze probabili di Origi, Rebic e Saelemekers, un colpo non basterebbe sugli esterni, quindi occhio anche ad Adama Traore, col contratto in scadenza al termine di questa stagione, per completare il reparto e che può giocare sia a destra che a sinistra.
Per il ruolo di attaccante, beh, non mi svenerei ancora, è necessario avere la giusta profondità di rosa e sistemare al meglio tutti i reparti, in modo da creare una squadra e un gioco collaudato, in modo da non rischiare di bruciare un investimento importante (e con gli attaccanti è molto frequente). I nomi a cui mi viene da pensare sono: Scamacca, Morata e Cabral. Il primo, italiano, ha avuto poco spazio in Premier, è stato pagato 36 mln ed è reduce da un intervento al ginocchio che lo tiene ai box da aprile e rientrerà ormai nella prossima stagione; il West Ham potrebbe privarsene in prestito oneroso (5 mln) quindi il Milan potrebbe eventualmente valutare il suo impatto e posticipare l'investimento all'anno successivo, ma sarebbe per quest'anno una "scommessa". 
Il secondo è tutto fuorchè una scommessa: ha giocato tanti anni in Italia, ha fisico e velocità, abbinata ad ottima tecnica; col contratto in scadenza nel 2024, una partenza in prestito non è contemplata, ma di sicuro potrebbe partire a prezzo di saldo, va solo valutata la disponibilità economica del club e l'eventuale ingaggio. Per quanto riguarda Cabral, può essere quello che stuzzica di meno, ma il cartellino ha un costo contenuto, è in una fase della carriera in crescendo dopo un anno e mezzo in Italia, è un calciatore che si sacrifica molto, che ha buona tecnica e buon fisico; di sicuro può essere una spalla di Giroud nella prossima stagione, e l'anno successivo la spalla di un eventuale colpo importante e più suggestivo, senza pretendere titolarità assciurata ma dal contributo importante.

Dai nomi fatti alla strategia. Cessioni definitive: Mirante, Tatarusanu, Ballo-Toure (5 mln), Dest, Bakayoko, Vrancx, Diaz, Rebic (10 mln), Saelemekers (16 mln), Origi (10 mln), Ibrahimovic; Cessioni in prestito: Maldini, Adli, Lazetic, Vasquez;
Acquisti: Sportiello (sv), Mazzocchi (15 mln), Sangarè (35 mln), Kamada (sv) Asensio (sv), Adama Traore (sv), Morata (15 mln), Colombo (f.p.).
Rosa 23/24: Maignan, Sportiello, Jungdal; Calabria, Florenzi, Theo, Mazzocchi, Thiaw, Tomori, Kjaer, Kalulu, Gabbia; Sangarè, Tonali, Bennacer, Pobega, Krunic; Asensio, Messias, Kamada, CDK, Leao, Adama Traorè, Morata, Giroud, Colombo.
Probabile formazione: Maignan; Calabria, Thiaw, Tomori, Theo; Sangarè, Tonali; Asensio, Kamada, Leao; Morata.