L'amichevole contro il Real ha aperto definitivamente il sipario, mettendo la squadra rossonera a nudo sul palcoscenico mondiale e molte sono state le indicazioni, su quello che potrebbe essere il Milan di quest'anno. Iniziando dal modulo, quel 433 che l'anno scorso molti tifosi (io compreso) richiedevano a gran voce, specialmente in quel "fatal gennaio" in cui poi mister Pioli decise di virare momentaneamente alla difesa a 3, che non portò a nulla di buono. Tuttavia, il modulo non è stata l'unica novità; ebbene, al settantesimo del match contro il Real, subentrando gli ultimi arrivati a milanello, molte sono state le novità: Saelemaekers terzino destro, Adli play davanti alla difesa, CDK mezzala destra e Reijnders (che i più quotavano come nuovo regista) mezzala sinistra. Proprio l'olandese con le varie dichiarazioni da quando veste rossonero, ha fatto capire che quello sarà il suo ruolo: centrocampista Box-to-Box in coppia con un altra mezzala, e dietro a loro un regista che avrà il compito di dare equilibrio e far girare bene il pallone, definendo Krunic al momento il play della squadra. Inizio col dire che Adli non ha sfigurato nel ruolo di regista davanti alla difesa, anzi, l'ho guardato con un certo interesse, e devo dire che in fase di costruzione si è mosso bene, facendosi trovare sempre libero e non sbagliando mai un passaggio, che sia stato un appoggio o un cambio di gioco. Detto questo, però, non si può negare che per ricoprire quel ruolo, sia a livello tattico che fisico, il ragazzo ancora debba crescere per non bruciarsi, quindi per lui un prestito ad oggi, sembrerebbe l'opzione migliore, sperando che magari al rientro abbia maturato quella consapevolezza che gli permetta di restare a Milano.  Un'altra indicazione riguarda Colombo, che per quanto non abbia sfigurato, si dimostra ancora acerbo e inesperto in talune situazioni, e come per Yassine, anche per lui l'opzione migliore potrebbe essere un altro anno in prestito.

Queste 2 cessioni (unite alle situazioni di Rebic, Origi e l'infortunio di Bennacer) portano il duo Furlani-Moncada a poter rallentare sul mercato, ma a non fermarsi. Arriveranno altri acquisti. Un terzino sinistro, un centrocampista e una punta.  Per quanto riguarda il terzino sicuramente arriverà un giovane italiano, con probabilità Calafiori, ma non c'è fretta sulla scelta.  Al contrario, a centrocampo, visti i numerosi cambiamenti, Pioli vorrebbe avere già tutti gli acquisti entro fine mese, per poter far amalgamare quanto più possibile il gruppo per la prima di campionato, quindi c'è fretta; la dirigenza sta provando a convincere il Valencia a cedere Musah, centrocampista americano, che proprio per la sua nazionalità (unita al fatto che ha passaporto italiano) insieme a Pulisic sarebbe stato perfetto per migliorare l'appeal del marchio Milan in the USA, ma il presidente Lim sta facendo muro, e la corda potrebbe a breve spezzarsi, mollando la presa e cambiando obiettivo. Nel caso di virata, il nome pronto per il passaggio in rossonero (che può coprire il ruolo di play davanti alla difesa, e che già col solo cognome che porta potrebbe portare altro entusiasmo) è quello di Federico Redondo - figlio del grande Fernando, ex Real Madrid e Milan - in forza all'Argentinos Jr. Ventenne, forte fisicamente - alto 188 cm - Argentino con passaporto spagnolo, ottima visione di gioco, ottimo piede e buona tecnica, ha già esordito con la nazionale campione del mondo e ha il contratto in scadenza nel 2024: potrebbe arrivare per una cifra ridicola, paragonata al talento e al potenziale che ha.

Segnatevi questo nome, FEDERICO REDONDO, che sia al Milan o altrove, ne sentiremo parlare parecchio. In attacco, il Milan dispone di un signor centravanti come Olivier Giroud, è arrivato Okafor che può fare la punta (oltre che l'esterno sinistro) ma con caratteristiche diverse e quindi con molta probabilità arrivera un centravanti più simile al francese: mollati i vari Taremi, Scamacca e via dicendo perchè le cifre sono troppo elevate, anche in questo caso l'Argentina tende la mano al club rossonero, e il nome della punta è Alejo Veliz (nome che già nelle ultime ore è stato accostato al Milan), neanche ventenne (19 anni), già ben strutturato fisicamente, con la tipica "Garra" sud americana, 11 gol in 22 partite nella superliga argentina, bravo di testa, bravo tecnicamente e dotato di buon tiro, con una valutazione (fonte transfermarkt) di 7 milioni di euro. Passaporto extracomunitario, ma con la nuova regola promossa dalla FIGC, che consente ai calciatori inglesi di poter essere considerati comunitari, il Milan ha un altro posto da poter sfruttare; come nel caso di Redondo, paragonato al potenziale e al talento, la cifra è irrisoria e potrebbe essere un grande affare.

Quel motto "dalla Cina con furore" oggi il Milan potrebbe cambiarlo e farlo diventare "dall'Argentina con la garra", e presentare 2 giovani talenti che potrebbero fare al caso dei rossoneri e puntellare definitivamente la rosa, chiudendo una campagna acquisti intelligente e di qualità.

Maignan, Sportiello, Mirante; Calabria, Saelemaekers, Florenzi, Thiaw, Tomori, Kjaer, Kalulu, Coubis, Theo, (Calafiori?); Loftus-cheek, Pobega, Redondo, Krunic, Reijnders, Bennacer, Cdk; Chukwueze, Pulisic, Leao, Okafor, Giroud, Veliz.