Ci mancava anche questo per il tifoso romanista: maxi truffa allo Stato, 9 arresti tra cui personaggi che sarebbero serviti per mettere in piedi il progetto del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle, Parnasi su tutti. Così all'alba ci sono stati arresti e denunce a piede libero, e ancora non è finita... Pallotta si sente tranquillo, visto che nessuno dei tesserati rientra nella faccenda, dunque il club non risentirà di tutto questo. Ma il patron giallorosso lo aveva detto a suo tempo: "Se lo stadio non si può fare, io cedo il club". Così sembra essere arrivato il momento di mettere la Roma sul mercato (società che come sappiamo fa ancora parte del gruppo delle banche per una percentuale importante). L'americano non si è fatto raggirare da questi quattro truffaldini e infatti si è tenuto ben distante da loro.

I tifosi della Roma da una parte sono arrabbiati per un nuovo e forse definitivo abbandono al progetto stadio, dall'altra alla notizia che Pallotta possa lasciare il club non vedono l'ora. Ma chi si prenderebbe la briga di comprare il club giallorosso? Come sappiamo non ci sono sceicchi o personaggi di alto spicco pronti ad accaparrarsela; al momento si parla soltanto di cordate, ma di basso conto, diciamo per sorreggere uno o due anni, mentre la Roma si sta costruendo alla grande in questa stagione. Infatti i primi colpi di mercato sono Marcano, Kluivert, Cristante, Coric, e ancora non è finita: è molto vicino l'arrivo di Hakim Ziyech dall'Ajax, operazione da circa 30 milioni di euro. Ci sarà la quasi certa partenza di Alisson per 60 milioni di euro. La squadra si sta facendo interessante e questo "momento no" potrebbe portare il club giallorosso appena due mesi dopo aver sfiorato la finale di Champions ad essere ceduto a mani sconosciute, a mani che potrebbero o continuare a farla sognare o portare sull'orlo di un baratro.

La Roma ha già passato questo momento: ricordate l'epoca Ciarrapico? Poi arrivò Franco Sensi a salvarla, ma anche l'eterno presidente ebbe la sua rogna e si indebitò. Dopo il suo decesso la figlia Rosella ebbe molti problemi e si affido a Unicredit, che ancora oggi fa parte della società, poi arrivò Pallotta, considerato un "super miliardario" ma che del miliardario aveva ben poco. Adesso la società naviga in buone acque, ma uno "no" al progetto stadio rimette tutto in discussione. James Pallotta mette fretta alla Raggi: se il progetto non passa la cessione è inevitabile. Perché Pallotta spinge per lo stadio? Beh, perché diventerebbe indipendente e non dovrebbe pagare allo Stato una somma insormontabile per affittare l'Olimpico, quindi la proprietà di uno stadio porterebbe molti benefici; si potrebbe costruire una squadra sia per la Serie A che per la Champions. La cosa strana è: perché si comprano migliaia di club e non la squadra della città eterna? Fossi uno sceicco ci farei un pensierino sopra...