Di certo non ci voleva Nostradamus per capire che Immobile avrebbe saltato anche la gara contro l'Ungheria. Stavolta, però, la situazione è davvero singolare, perché, mentre in altre occasioni si era taciuto il tutto, ora, è emerso il motivo, per cui Immobile non sia nemmeno partito. A decidere che l' attaccante non dovesse seguire la compagine azzurra, udite udite, è stato il presidente della Lazio Lotito. Nonostante, lo staff medico della Nazionale, avesse espresso parere favorevole, Lotito si è opposto e indovinate alla fine chi l' ha spuntata? Anche stavolta non ci vuole il parere di Nostradamus, perché come sempre accade è Lotito a fare il bello e il cattivo tempo. La cosa che più mi fa indignare è che Mancini, il quale quando si parla di Zaniolo non ha peli sulla lingua e quando si tratta di bacchettare Nicolò non si risparmia affatto, in questa occasione è rimasto in silenzio. A questo punto, se io fossi al posto di tutti gli altri presidenti, immediatamente richiamarei i miei giocatori.

Qui non si tratta di infortunio, come non lo era nemmeno in altre occasioni, ma il fatto che Lotito non ha voluto rischiare. Tutti rischiano i propri calciatori che rispondono alle chiamate delle Nazionali, lo ha fatto il Milan, con Maignan, lo ha fatto la Roma con due anni di fila tra Zaniolo e Spinazzola, non capisco perché non lo debba fare la Lazio. La stessa F.I.G.C. Anche in questa occasione, naturalmente, non aprirà bocca o, al massimo, come già in passato è accaduto, finirà tutto con il solito teatrino. Sarri che un giorno si e l' altro pure si presenta alle telecamere accusando a destra e a manca, è quello che, poi, a conti fatti, riceve più benefici di tutti. Pensate solo se, durante la gara contro l' Ungheria, si dovesse fermare Raspadori. Vi immaginate la cosa che si verrebbe a creare? Se fossero stati i Friedkyn a richiamare Cristante, Sarri sarebbe andato a piangere davanti ad una commissione U.E.F.A. Troppe cose non tornano quando si parla della Lazio e troppe volte si lascia correre, qualcuno dovrà pure intervenire e mettere fine a questi teatrini.