Oltre ad aver perso il derby, il terzo posto, e la faccia davanti ai propri tifosi, il Milan ha anche il "merito" di aver rilanciato l'autostima interista, ormai ridotta ai minimi termini.
Il famoso miracolo a Milano, in cui nessuno fino a ieri alle 20:30 credeva, a parte i giocatori dell'inter. Ormai definitivamente fuori da ogni competizione, la squadra di Spalletti si avviava mesta verso i titoli di coda. E invece, l'orgoglio dei nerazzurri e l'ignavia dei rossononeri sono riusciti a rivitalizzare un ambiente depresso, e a deprimerne uno moderatamente rivitalizzato.
O almeno così si credeva. Perchè vedere Kessie pronto a menare le mani contro Biglia a partita in corso, deve comunque far riflettere. Così come le parole di Riccio, il secondo di Gattuso, che invitava lo stesso a rallentare il gioco sul 2 a 1 perchè si pareggia anche al 90°...  Storiaccie di un derby gettato alle ortiche che speriamo non comprometta una stagione raddrizzata in extremis più dai gol Piatek che dalle scelte di Gattuso. Lui fino ad ora si era sempre rifugiato nei risultati che comunque erano positivi. Pazienza se le "vittime" si chiamavano Sassuolo, Empoli e Chievo... Un gruppo (abbastanza nutrito) di tifosi pronti ad applaudirlo lo ha sempre trovato.
Ora faccia l'uomo come piace fare a lui. Si guardi allo specchio e cerchi lì davanti il vero responsabile non della sconfitta al 96esimo, ma di quella all'interno di Milanello, quando aveva un'intera settimana per preparare uno straccio di partita decente.