Aaaaah... stamattina riposo assoluto dopo giorni di studio senza limiti. In questa settimana ho avuto da studiare una quantità di nozioni, declinazioni, articoli che potrei fare una montagna alta come l'Everest ammucchiando tutti i vari fogli e foglietti che ho accumulato studiando. Ora ho articoli greci che mi escono dalle orecchie... quindi non fateci caso se troverete una parola strana nel pezzo, probabilmente sarà una declinazione greca che mi è scappata.
Ma ora non ci voglio pensare, è domenica ed è il mio unico giorno libero: Voglio spassarmela... finché ancora posso. Già, finché posso, perché non so ancora per quanto tempo riuscirò a studiare come un cane come ho fatto in questi giorni, e trovare il tempo di suonare il mio amato basso elettrico, scrivere su un blog di calcio e seguire gli allenamenti di pallavolo. Sì cari miei, come avrete di certo capito non sono sicuramente un ragazzo molto impegnato... ma torniamo a noi.
Ho un consiglio, una chicca d'esperienza per coloro che devono ancora fare quella ardua (ma non troppo) scelta di che scuola superiore fare: NON scegliete il liceo classico a meno che non siate pronti a studiare anche per 4/5 ore al giorno filate. Lo so è una cosa da pazzi, ma l'istruzione richiede uno sforzo... oddio forse questo è un attimino eccessivo, ma se si vuole aver successo nella vita si studiare.

Ma adesso vi spiego tutto tranquilli, lo so che smaniate dalla voglia di scoprire il senso del titolo, che devo dire mi è uscito proprio bene. Non ve lo state chiedendo? Allora io ho fallito e lascerò il mio posto sul prestigioso, o quasi, podio di VXL ad un blogger più forte di me... kai credetemi ce ne sono a bizzeffe. Posso dire di aver trovato e riscoperto dei talenti ancora inespressi in questo blog, tanto per fare un nome potrei citare Marco 65, che è tornato dopo una lunga assenza a deliziarci con il suo nascente talento. Anche lui è giovanissimo come me, o giù di lì insomma ma ha un potenziale enorme. Deve solo capire come sfruttarlo. Io ho capito come soltanto grazie al Diario dall'Isolamento quando ho preso il mio primo bell'otto. Ah quanto ero contento a quel traguardo, in un certo senso sapevo che potevo riuscirci ma non ci avevo mai creduto veramente. È quindi solo grazie alla fantastica iniziativa della redazione che ho potuto esprimermi al meglio e sono sicuro che presto anche Marco troverà la strada per valorizzarsi al meglio.

Quindi? Ora siete più curiosi? Si! Bene allora bando alla ciance e si comincia!

Oggi era il compleanno di mio papà, un giorno speciale per noi ma per lui non tanto visto che ha superato la soglia dei cinquanta. A casa sono solito chiamarlo vecchietto per scherzare ed io e i miei fratelli facciamo continue battute sulla sua età. Ma si sa: il tempo passa per tutti, ricchi poveri o potenti che siano. Due anni fa ero un piccolo bambino spensierato di prima media e adesso sono un ragazzo, un quasi-uomo pieno di impegni e responsabilità. Due anni fa lasciavo fare tutto a mia mamma ma adesso sono io che devo organizzarmi. Sono queste piccolezze che fanno la differenza. Rimembri ancora caro lettore quando avevo scritto il mio primo diario dall'Isolamento parlando della mia nuova cuginetta? Bene sono passati sei mesi e mezzo. Mi sembra ieri che quel piccolo batuffolo adorabile di tessuto adiposo è venuto al mondo ed ora già inizia a gattonare. Crescono troppo in fretta. Ma a proposito di vecchiaia che avanza lo stesso giorno in cui mio padre diventa anziano anche sua zia compie gli anni. Lei è decisamente più in là con l'età avendo superato appena l'anno scorso la veneranda età di ottanta anni. È la classica prozia dalla quale vai costretto dai genitori sotto minaccia di morte, di malavoglia alla quale si chiedono due cose e poi cala quel silenzio imbarazzante tipico di una conversazione noiosa. La mia conversazione tipo con una prozia è circa la seguente: Ciao zia! Come stai! Oh fioi che grant che le' veniu...ti set? Me sono desmentegaa... sono Mauro zia! Come? Non sento! Ho detto che sono Mauro! Ah Mauro! Ce l'hai la fidanzata? No purtroppo (o per fortuna?) non l'ho ancora trovata. Bravo! Vos 'na caramella? Sono fresche fresche, appena comperae! No grazie, sono a dieta. Bravo putel! E poi cala il silenzio. Non so se capita solo a me ma è una cosa naturale credo. Due individui con troppa disparità di età non riescono a comunicare bene anche perché magari quello più anziano ti si rivolge in un dialettazzo di un secolo fa di cui non capisci una parola. Tu invece le/gli parli come parlano i giovani di oggi, tipo Hei fra! Come butta? O cose del genere. Insomma in occasione di questo doppio compleanno siamo andati a mangiare fuori con nonni, zii, zie e... cugine. Esattamente, cugine. Perché io non ho neanche un cugino maschio, ho solo femmine. Da piccoli poteva anche essere divertente infatti eravamo inseparabili ma poi qualcosa si è spezzato. Sarà la crescita, sarà il buonsenso che cala tipico sintomo dell'avvento della adolescenza, insomma ora non riesco a formulare un pensiero compiuto con le mie cugine. Ogni volta che cerco di parlare di qualcosa, che sia sport, scuola eccetera sembra che non siano interessate. Soprattutto quella più piccola di me. Lei è una vera testa calda... ci puoi cuocere sopra un uovo credo. Diciamo che sono più legato a sua sorella che ha due anni in piu di me. Abbiamo passato l'infanzia assieme e ci sono affezionato, lei ha ancora un po' di quel senso anche infantile, giocoso che avevamo da bambini. Ricordo che andavamo a caccia di lumache nei piccoli anfratti tra gli alberi e nelle zone ombrose, oppure cercavamo le lucertole sui muri della casa intrappolandole con un secchiello. Qualche volta partiva una coda... e allora dovevate sentire che urli alla vista del moncherino che tirava gli ultimi spasimi contorcendosi sul vialetto di ciottoli. Eh si, mi manca tutto questo, mi manca essere un bimbo di quattro anni che va ancora all'asilo, senza pensieri in testa se non quello del gioco. Ma torniamo al nostro racconto. O meglio alla nostra riflessione. Sì perché durante il pranzo mi sono chiesto: "Ma se il Milan avesse delle cugine così, come sarebbe?". Beh, ho la risposta: orribile.
Ma ci pensate? Immaginate se oltre i cugini nerazzurri dovessimo sorbirci anche delle cugine. Sarebbe una catastrofe! Una di quelle che colpiscono con forza e non se ne vanno più. Gli sfottò sarebbero triplicati, le guerriglie di parole a causa del tifo sarebbero completamente diverse. Una cosa tipo: o frate noi abbiamo Ibra che vi fa il culo a strisce! E noi abbiamo lo smalto sulle unghie!!! Ma vi immaginate che strazio? Ora non sto dicendo che tutte le ragazze sono così ma mi sto basando sul modello delle mie cugine reali. Come cambierebbe il cielo di Milano se in città ci fosse... che so una squadra chiamata A.S.Madonnina? La Madonnina sarebbe più forte o più scarsa del Milan o dell'Inter? Non lo so. E spero di non scoprirlo mai. Spero.

Beh diciamo che ho finito le cose da dire... ma no, non vi lascio andare via così in fretta. Aaa volevi! No no volevo battere due righe sulla nazionale. Lo so che non c'entra niente ma devo scrivere qualcosa sugli azzurri... perché stanno veramente facendo schifo. Non si vedeva una nazionale del genere dai tempi di Ventura. Ma poi non sto assolutamente criticando il gioco, l'impostazione perché quello c'è, c'è sempre stato viste le incredibili doti dei giocatori. È la freddezza davanti alla porta che manca e a attaccanti del calibro di Immobile o Belotti non può mancare.
Ieri stavo guardando Italia-Olanda ed è un miracolo se non mi hanno sentito a Milano quando ho urlato imprecazioni a manetta contro Ciro. Ha fatto una cosa che neanche io, con i piedi storti che mi ritrovo sarei riuscito a fare: ha tirato la palla addosso al portiere quando aveva solo lui davanti! Quello che mi chiedo è: come fai a non centrare la porta in una situazione del genere se il portiere la occupa per neanche un ottavo? Come si fa? Stai giocando in nazionale non al campetto con gli amici! Insomma ormai si è capito che la nostra nazionale non sfodera mai. È troppo mediocre nonostante le assolute qualità dei giocatori... kai poi volevo fare un focus particolare sul nostro gigante capitano: Giorgio Chiellini. C'è solo una parola per descriverlo: devastante. Ieri non ha fatto passare nulla, chiudeva in scivolata, insormontabile nelle palle alte... una saracinesca davanti ad un altra saracinesca come lo è Gigio. Abbiamo un reparto difensivo con il quale è praticamente impossibile segnare. E allora perché Van de Beek ci ha sorpresi infilando la palla nel set? Questi sono dei misteri che mai mi spiegherò come quello di Immobile. Come è possibile che con i biancocelesti faccia reti a palate, praticamente una a match mentre con la nazionale mette a segno un paio di reti all'anno. Un altra cosa che non sapremo mai. Ciò nonostante la porta avversaria non viene mai praticamente sfiorata da un tiro azzurro. Non tiriamo, ma non tira nessuno. Non tira Chiesa come non tira Chiellini, non tira Immobile come non tira Barella... stiamo parlando di una squadra dal potenziale enorme, forse anche quanto quella dei francesi ma non la sfruttiamo. È risaputo che nel calcio puoi una compagine può essere composta da petali bellissimi, ma se questi ultimi non formano un fiore... non si andrà mai lontano. Diego! Diego! Oi che c'è? Ti eri imbambolato! A si? Si! Adesso ti spiego come si fa lo smalto... ma non è che vuoi sistemarle quelle sopracciglia? Sofi NO, te l'ho già detto un infinità di volte: non voglio farmi le sopracciglia e non mi interessa come si fa a mettere lo smalto perché guarda caso non lo uso! Uffa con te non si può mai fare niente! Questo breve discorso mi ha fatto ritornare con la mente all'inizio di questo pezzo: le cugine. Eppure adesso mi figuro solo dei cugini... tanti, troppi cugini tutti nerazzurri, con quelle sciarpe avvolte al collo e la faccia pitturata con quegli orridi colori... cavolo sabato c'è il derby!

Sento che l'ansia inizia a crescere dentro di me e si aggiunge a quella già presente per i compiti in classe di geografia e chimica. Loro sono più forti sulla carta, lo so, ma so anche che se dovessimo perdere gli sfottò sarebbero veramente insopportabili. Insomma, se non riusciamo a sconfiggerli adesso non vedo quando potremmo. D'altronde non vinciamo un derby in campionato dal 2016... troppo tempo. Ricordo ancora quell'anno in cui ero imparziale, in cui il calcio mi interessava meno di zero ed in cui il Milan ha conquistato il suo ultimo trofeo. Troppo tempo è passato dall'ultima volta che il nostro capitano ha alzato al cielo una coppa come troppo tempo è passato da quando abbiamo sconfitto i cugini per l'ultima volta in campionato. Questo deve essere il nostro anno, l'anno del Milan e non quello dell'Inter. Sabato dobbiamo vincere a tutti i costi altrimenti... non ci voglio neanche pensare a come diventerebbero insopportabili i cuginetti... e le cuginette. 

Milan Mauro