Che pace che c'è in montagna! Silenzio, interrotto solo dal frusciare delle foglie delle querce e degli aghi dei pini. Le fronde degli alberi ondeggiano dolcemente sospinte da una leggera brezza. Fa caldo ed il sole picchia forte. Se non sto attento tra poco avrò le spalle rosse come un peperone in piena stagione di raccolta. Meglio evitare questa spiacevole eventualità. Mi sposto sotto un grande albero con la chioma frusciante che mi culla piacevolmente facendomi scivolare tra le braccia di Morfeo. Caro in sonno senza sogni Non sono stanco ma la pennichella dopo aver mangiato è sempre piacevole. Riposo una mezzoretta poi, piano riparo gli occhi. Piccole macchioline di luce chiara mi danzano sulla faccia e sul corpo filtrando tra le verdi foglie della quercia. Una mucca mi si avvicina. Lascia partire un ruggito assordante e poi ricomincia a mangiare l'erba lì intorno. È una bella bestia, alta quasi quanto me al garrese, bianca con qualche macchia color caffellatte. Il muso è spruzzato di tante piccole macchioline nere. Sorrido, in pace. Amo quei placidi animali. Oltre ad essere utili sono anche molto belli. Il pelo lucente riflette la luce del sole come la neve d'inverno. Mi alzo adagio per evitare fastidiosi capogiri e faccio una passeggiata lì intorno. Le grigie vette rocciose alte e fiere, dominano la valle sottostante. Dopo qualche minuto di camminata mi imbatto in una piccola radura invasa dai bovini. Anche loro se ne stanno stravaccate sulla morbida erba montana. Loro si che hanno capito il senso della vita! Mi siedo su un sasso lì vicino. Un sorriso compiaciuto affiora sul mio volto incurvando leggermente le mie labbra screpolate. Cosa fai qui? La voce di mio fratello mi fa sussultare. Niente. Rispondo, sfoggiando la mia migliore faccia disinvolta. Sta sera guardiamo un film? Si Ale, se non ci sono partite va bene. Uffa! Voi e le vostre partite! Io voglio vedere il Signore degli Anelli! Esclama lui. Ma non avevi paura di Gollum? Chiedo io con aria beffarda. Si ma mi piace la storia. Ok allora guardiamo il Signore degli Anelli. Convinci anche il Fra. Già fatto! Esclama lui con aria soddisfatta. Ale! Sei un genio! Sono stato appena folgorato da una bellissima idea! E chi mi ha dato l'imput? Mio fratello! Come farei senza di loro.

Il Signore degli Anelli... chi è?

In questi ultimi pazzi giorni di Champions League mi sono chiesto chi fosse veramente il più forte. Messi e Ronaldo buttati fuori malamente rispettivamente ai quarti e agli ottavi. Da ben quindici anni non accadeva che nessuno dei due riuscisse ad arrivare alle semifinali. Uno scossone che pare faccia risvegliare degli spettri nella mente dei due campioni. Un Barca in caduta libera rischia di perdere il gioiello per cui a tanto penato. Ormai il ciclo di Ronaldo/Messi è giunto al capolinea. Ronaldo ha già rinunciato a vincere due anni fa, quando ha annunciato il suo trasferimento alla Juventus di Allegri. Non so cosa pensava quando ha sposato il progetto bianconero ma a parer mio quell'affare ha dato inizio alla fine di un'era calcistica. Messi, rimasto fedele ai colori blaugrana fino ad oggi inizia a riflettere su quale futuro potrebbe avere. Non è più il Barcellona di un tempo, quello di Pep Guardiola è solo un vago ricordo che ve via via sbiadendosi col passare del tempo. Come una nuvola che sospinta dal vento d'estate svanisce per lasciare spazio a qualcos'altro. Ma quello che mi chiedo io è: cosa sarà mai questo qualcos'altro? Da quando seguo il calcio ossia circa quattro anni a questa parte, sono stato abituato alla grande icona di Messi e Ronaldo dove al loro cospetto tutto il resto passa in secondo piano. L'immagine di CR7 con le braccia spalancate e la bocca deformata a urlare il suo Siuuuu, non inviterei più timore a nessuno. Perfino i difensori della primavera come il buon Gabbia non si lasciano intimorire da questa figura che sta diventando sempre più commerciale e sempre meno calcistica. Presto anche Messi farà la stessa fine. Nessuno più si scanserà al suo cospetto. Ora ancora questa cosa non si è avverata ma solo perché Lionel è cento e cento volte più campione di CR7. Tra un paio d'anni sarà così anche per lui. Ma se finisce questa era così ricca e prospera cosa potrà arrivare dopo? Dopo l'età dei fenomeni cosa e chi ci stupirà ancora? Neymar forse? Ne dubito. Senza togliere niente al talento brasiliano eh, sia ben chiaro. Anche lui è un campione assoluto ma non è e non sarà mai al livello di Messi. Nessuno potrà mai sostituire il vuoto lasciato da Lionel e Ronaldo. Per qualche strana ragione il mi cervello si rifiuta di pensare al futuro, a quello che avverrà dopo. L'Anello del potere è sempre appartenuto a Messi e Ronaldo negli ultimi anni, che se lo sono scambiato ripetutamente come in un balletto o in una staffetta a due senza fine. Ma ora? Le stelle dei due più grandi talenti del calcio mondiale si stanno lentamente affievolendo e tra non molto si spegneranno del tutto. Ma il nodo è sempre quello: a chi apparterrà l'Anello del potere dopo? Dopo cosa? Dopo l'era dei campioni!

Neymar Jr è l'indiziato numero uno per raccogliere il testimone lasciato dal duo Messi/Ronaldo. Il campione brasiliano nasce a Mozi das Cruzes nel 1992. All'età di sette anni da i suoi primi calci al pallone, indirizzato anche dal padre Neymar che fu a sua volta un grande campione. A soli undici anni viene chiamato dal Santos dove resta per ben sei anni in cui si fa tutta la trafila delle giovanili. Fin dalla giovanissima età di 14 anni viene considerato un fenomeno e paragonato spesso e volentieri al connazionale Robinho. Nel 2009 arriva finalmente l'esordio in prima squadra. Via via il ragazzo trova sempre più continuità giocando spesso anche da titolare. In quattro anni da professionista Neymar colleziona 103 presenze segnando 54 reti. Dei numeri allucinanti per per un ragazzo così giovane. Viene subito notato dal Barcellona che è sempre molto attenta ai giovani talenti carioca. I blaugrana investono la cifra record di quasi 90 milioni di euro per portarlo all'ombra della Sagrada Familia. Un investimento importante che darà i suoi frutti. Infatti nei quattro anni di permanenza in Catalogna Neymar colleziona circa 120 presenze segnando quasi 70 reti. L'esperienza al Barcellona lo proietta in modo definitivo nel firmamento dei grandi. Vi sono tante squadre interessate al ragazzo ed una su tutti il PSG che vuole tornare a vincere la Champions. I parigini sono convinti di riuscire a strappare al Barca uno dei suoi più grandi talenti e così nel 2017 per la faraonica cifra di 222 milioni di euro Neymar vola a Parigi dove vestirà la maglia numero 10. Il trasferimento da Barca a PSG è diventato il più oneroso della storia stracciando il record di Paul Pogba dell'anno precedente. In tre anni con la casacca parigina sulle spalle il numero 10 brasiliano ha messo insieme 52 presenze e ben 47 reti. Si può dire che il fenomenale Neymar Jr sia all'apice della sua carriera. Ma è veramente lui il prossimo possessore dell'Anello del potere? Non si sa. Intanto io ho trovato altri possibili indiziati che potrebbero sopportare un simile fardello.

Kylian Mbappé è uno di questi. Il campione del mondo in carica nasce a Bondy nel 1998. Muove i primi passi nella squadra della omonima città restandoci un anno. Fin da subito appare a tutti il talento cristallino del giovane che dopo un anno passa nell'accademia di calcio più prestigiosa di Francia: la INF Clairefontaine. Vi resta due anni attirando su di sé le attenzioni di grandi club come Real Madrid, PSG, e Monaco. Alla fine è quest'ultima compagine a spuntarla aggiudicandosi il ragazzo. Nel 2015 esordisce in prima squadra ottenendo fin da subito buonissimi risultati. Segna una ventina di reti in quaranta presenze facendo ingelosire il PSG pentito di non averlo preso quattro anni prima. Alla fine nel 2017, l'anno dell'acquisto di Neymar, il club parigino sborsa la colossale cifra di 180 milioni di euro per strappare il giovane talento al Monaco. In un solo anno il PSG ha messo a segno i due colpi più costosi della storia del calcio. In tre anni di permanenza sotto la Tour Eiffel Mbappe' ha collezionato 76 presenze e ben 67 reti. Numeri da migliori del mondo. Ha inoltre vinto nel 2018 il campionato mondiale con la Francia mettendo in mostra tutto il suo talento. A soli 19 anni è riuscito a vincere il suo primo mondiale il che la dice lunga... non credete anche voi? Ma ho scovato un altro talento cristallino che potrebbe diventare il più forte calciatore del mondo. Veste la maglia bianconera e sembra essere il vero erede di Leo Messi.

Paulo Dybala nasce a Laguna Larga, in Argentina nel 1993. Non si avvicina precocemente al mondo del pallone come molti altri suoi colleghi ma inizia a giocare solo nel 2003 nel club del Instituto. Si fa tutta la trafila delle giovanili nel medesimo club esordendo in prima squadra nel 2011. Dopo una stagione in prima squadra viene notato dal Palermo, famoso per i numerosi talenti sfornati che lo porta in Italia. Dopo tre anni in cui colleziona 90 presenze e 21 reti viene acquistato dalla Juventus dove la sua crescita è esponenziale. Si fa notare sul più grande palcoscenico d'Europa attirando su di sé l'attenzione di numerosi club. Dybala però dichiara fedeltà alla Signora tant'e' che oggi veste ancora la maglia bianconera. In cinque anni alternando prestazioni da vero top player ad altre deludenti mette insieme 160 presenze e 68 reti. Un bottino niente male per un ragazzo della sua età. Esordisce nella nazionale argentina nel 2015 e fino ad ora ha disputato 30 gare e segnato 2 reti. Grande tecnica e molto altruista Paulo Dybala potrebbe essere il Messi del Futuro.

Questi sono i tre talenti da me individuati che potrebbero ereditare l'Anello del potere nei prossimi anni. Fino ad ora però non è chiaro chi sia il Signore degli Anelli...

Intanto la giornata è giunta al termine. Un cielo cosparso di stelle domina tutto intorno. La vista è incantevole: vi sono stelle bianche, rosse, blu tutte mescolate a formare numerose costellazioni. In questo campo sono abbastanza ignorante, so trovare solo il Gran Carro. Ancora più lontano si intravede la via lattea. Una polvere di stelle che sembra essere stata sparsa lungo una linea da una fata primordiale. Il nero incombe su di noi ma io non ho paura, ci sono le stelle a illuminare il mio cuore.