Hei ciao! Non vi avevo notato! Oggi c'è proprio una bella giornata vero? Il sole bagna con i suoi splendenti raggi tutta la terra. Alcune nuvole passeggere trotterellano allegramente per la volta celeste come delle piccole mandrie di pecore. Le montagne rocciose riflettono la loro incantevole immagine nelle calme acque del grande lago Benacus. Scogliere a picco sul grande bacino sembrano voler tuffarsi in un ultimo disperato atto nei neri abissi lacustri. La strada è tornata rumorosa e trafficata come al solito. Bisogna dire che il lokdown ha avuto anche effetti positivi da questo di vista. L'aria sa di asfalto fresco e del fragrante profumo dell'uva appena colta. Uno strano mix tutt'altro che buono. Non mi lamento in ogni caso, mi ritengo fortunato a non vivere in grandi città come Roma o Milano. Credo che siano pazze queste città con le case che spuntano dal nulla e crescono come funghi in una ciocca di muschio. Preferisco decisamente di più la mia cara e vecchia montagna, con la sua tranquillità contagiosa, il suo assordante silenzio spezzato solo dai cinguettii di uccelli di infinite forme e dimensioni. Fa caldo, i fiori sul balcone hanno le foglie accasciate sul bordo dei vasi dando l'impressione di essere assetate e sudate come non mai, tuttavia una piacevole brezza che spira ogni pomeriggio dal lago che si chiama Ora, agita le ormai ingiallite chiome degli alberi e rinfrescando un poco questa conca tra le montagne.
Mi siedo sul letto, prendo il basso, accendo l'amplificatore e inizio a strimpellare qualcosina. Suono "Message in a Bottle" dei Police. È una canzone velocissima e fatico non poco a stare al passo della base. Solitamente non mi piacciono molto Sting e compagni, trovo che abbiano uno stile di rock alquanto raffinato, non scatenato come piace a me. Guardo la mia scrivania: è un casino. C'è un astuccio mezzo vuoto aperto e con il suo misero contenuto sparso su tutta la piattaforma, raccoglitori accatastati in un angolo, foglie scartoffie varie sparpagliate su tutto il ripiano. In due angoli poi, vi sono le uniche due cose che metto sempre in ordine: il mio libro ancora agli albori della sua vita. Sto scrivendo sempre meno ultimamente, ma mi piace vedere un raccoglitore pieno di fogli con una copertina fatta a mano raffigurante un Pegaso in volo su aride montagne. Trovo che sua il disegno più bello che abbia mai fatto. Lo custodisco con cura nel raccoglitore stando attento a non fargli neanche una piega. Sono sempre stato il più bravo della scuola a disegnare, fin dall'asilo, ma mai avevo fatto un tale capolavoro. E quel disegno sarà la copertina del mio libro fantasy che spero di finire entro un anno, massimo due...
Ma parliamo di altro, quando mi metto a blaterare nessuno mi ferma più. Beh di cosa parlare se non di calcio?
Bene, oggi vi farò conoscere meglio i più forti giovani del mondo. Mettetevi comodi, sarà un viaggio abbastanza lungo... si parte!

Iniziamo con uno dei più grandi attaccanti di questa stagione. Una parola per descriverlo? Haaland. Basta il suo nome per far balenare nella mente di un qualsiasi appassionato di calcio l'immagine di un goal. Classe 2000 è un vero predestinato. Come caratteristiche tecniche è veloce come un cavallo, forte come un orso. È un killer, una macchina da goal. È dotato inoltre di una buonissima tecnica e con il suo fisico colossale guarda dall'altezza di 194 centimetri gli avversari. Il suo possente fisico gli consente inoltre di essere un ottimo colpitore di testa. Trova sempre l'imbucata vincente, infilandosi in spazi inesistenti tra le linee avversarie. È norvegese e presto potrebbe diventare il più forte giocatore di sempre della sua nazione... se non lo è già. Il giovane campione ha un fiuto per il goal pazzesco: con il Salisburgo ha realizzato 17 reti in 16 presenze. Un alieno atterrato sul pianeta calcio, un robot sparapalloni instancabile. Al suo esordio in Champions Legaue ha messo a segno una tripletta. Con il Salisburgo si è subito fatto notare attirando l'attenzione in particolare del Borussia Dortmund che alla fine paga la sua clausola rescissoria da 20 milioni. Beh bisogna solo fare i complimenti ai manager tedeschi che hanno puntato su di lui. All'esordio ne fa tre, da subentrato in soli venti minuti. Numeri allucinanti. A soli vent'anni è già uno dei più forti attaccanti d'Europa e dell'intero panorama calcistico globale. In area ha il predominio assoluto. Il suo sinistro è velenoso più di un morso di un'aspide. Lo avevano cercando anche la Juventus ed il Milan, ma evidentemente non erano convinti di puntare tutto su di lui, ed ora il Borussia si coccola il suo baby super fenomeno gongolando per le sue statistiche: 13 reti in appena 15 presenze. Numeri da top 5 mondiale. È indubbio che avrà grande futuro ed una splendida e vincente carriera. Di recente ha dichiarato con convinzione di ispirarsi ad Ibrahimovic, campione scandinavo nonché gigante... proprio come lui. C'è solo un dettaglio però abbastanza rilevante che separa i due campioni: Ibra alla sua età faceva 4 reti in 20 presenze, Haaland invece ne fa 13 in 15 presenze. Futuro Pallone d'Oro? Chi lo sa? Forse sì, forse no... dipende tutto da lui.

Ora però è arrivato il momento di qualcun altro, un giovane che ha fatto scintille con il suo Parma...
Che dire? Ragazzo stupendo, grande fiuto del goal, ennesimo talento sputato fuori dai vivai di Bergamo. Alla sua prima in Serie A ha stupito tutti diventando presto titolare nel Parma dove è stato girato in prestito dai nerazzurri bergamaschi. I 40 milioni spesi dalla Juve per lui hanno acceso i riflettori in maniera importante. È il terzo più costoso dei calciatori nati dopo il 2000. È nato a Stoccolma da genitori macedoni. In campo è dominante, a volte lo si può paragonare a Milikovic Savic: sembra quasi che gli avversari rimbalzino come nel pungiball. Centrocampista offensivo di professione, può fare il trequartista ma anche la mezzala. Dotato di un'ottima tecnica eccelle nell'uno contro uno e nel calcio piazzato. È un buon rigorista anche se non è lui a battere i penalty nei gialloblu parmigiani. Possiede inoltre una buona accelerazione che sfrutta soprattutto in campo aperto, grazie alla sua ottima visione di gioco serve su piatti d'argento numerosi assist per i compagni. Nel 2019 è stato inserito nella top 11 rivelazioni internazionali. Futuro certo da campione per lui che a soli 20 anni sembra essere già pronto per il grande salto nella Juventus di Pirlo. È inoltre stato premiato come miglior giovane della stagione 2019/2020 di Serie A. Predestinato.

Voliamo però in Francia dove c'è un ragazzo con un talento inaudito alle prese con Mbappé e compagni...
Eduardo Camavinga. Beh, essere nominato giocatore del mese in Ligue 1 a sedici anni... non è cosa da tutti. È stato il primo 2002 ad esordire nei top cinque campionati europei. Si è già guadagnato una maglia da titolare nel Rennes, la sua squadra. La ciliegina sulla torta come si suol dire, arriva in un match contro il PSG di Neymar e Mbappe. Il ragazzo completa con successo il 96% dei passaggi. Clamoroso. Cose de top mondiale. Centrocampista duttile, può essere schierato come mezz'ala oppure anche davanti alla difesa dove sprigiona tutto il suo potenziale. Possiede inoltre un ottimo tiro dalla distanza con il suo mancino velenoso. Fin'ora ha tuttavia segnato solo una rete in prima squadra. Elegante, sembra danzare sul pallone ed è dotato inoltre di un grande carisma. Da molti considerato come uno degli astri nascenti del calcio francese, è stato cercato con insistenza dal Milan. La trattativa si è però raffreddata in fretta a causa della clausola rescissoria di 40 milioni di euro inserita nel contratto del ragazzo. A soli sedici anni è già considerato un campione da molti esperti nel campo, e che dire? Basta vederlo giocare per capire che è così...

L'Olanda ed il Belgio, si sa sono dei vivai pieni zeppi di talenti. Basti guardare la nazionale olandese o quella belga: De Ligt, De Jong, Tielemans, De Bruyne... Myron Boadu è senza dubbio uno degli attaccanti nati dopo il 2000 più devastanti nell'intero panorama calcistico globale. È un 2001 ma è già al terzo anno in prima squadra. Questo è stato il suo primo da titolare. Prima dello stop aveva già segnato ben 15 reti. È cresciuto a due passi dallo stadio dell'Ajax ma ha scelto l'AZ Alkmar per emergere fin da subito ed ha rifiutato l'Arsenal. È già una stella della nazionale under 21 olandese della quale è il primo marcatore. Fisico statuario, molto veloce. Ha tutto per sfondare anche su palcoscenici più importanti. È un attaccante completo, può giocare sia come punta che come ala. È in possesso di una buona accelerazione ed eccelle in tecnica, sopratutto nel dribbling. Con il suo monumentale piede mancino buca tutti con una facilità estrema. Un vero top player nascente. È stato cercato anch'egli dal Milan che lo considera tutt'ora un concreto obbiettivo di mercato. Il ragazzo ha una valutazione di circa 15 milioni ma l'AZ non si priverà tanto facilmente del suo giovane gioiello. Vedremo come andrà a finire ma una cosa è certa: Boadu è uno dei migliori profili dell'intero panorama calcistico europeo.

Ma torniamo in italia ora. È l'ora di sbarcare a Milano.
Sebastiano Esposito, giocatore di classe assoluta, uno di quelli che partono da centrocampo e arrivano fino in porta palla al piede. Classe 2002, è il più giovane giocatore dell'Inter ad aver esordito in una competizione europea. Conte ne è rimasto folgorato, ma in realtà... lo siamo tutti un po'. Nelle nazionali giovanili fa sempre la differenza. Ambidestro, è bravo nella conduzione palla, ad attaccare gli spazi ed a fornire assist perfetti ai compagni. È dotato inoltre di una forte personalità. Molto freddo sotto porta, può essere schierato anche come ala o addirittura trequartista. Questa sua abilità ad adattarsi perfettamente ad un altro ruolo gli ha consentito di esordire in prima squadra segnando inoltre il suo primo goal in serie a su rigore a soli 17 anni. Non una cosa da tutti. Dotato inoltre di un buon fisico se la cava piuttosto bene anche con i tiri di testa, è sicuramente una più che valida alternativa alla LU-LA. Hei aspettate! Mi dicono dalla regia che in Inghilterra c'è un caso che necessita della mia attenzione. Io vado, vi aspetto lì.

Gabriel Martinelli, giovanissimo classe 2001 dell'Arsenal dove sta sprigionando tutto il suo talento. Jurgen Klopp ha detto di lui: "uno così nasce una volta ogni 100 anni". Il che non lascia dubbi sullo sconfinato talento del ragazzo. Attaccante tecnico e letale, è stato il più giovane di sempre a segnare una doppietta in Europa per l'Arsenal. Brasiliano, ha il passaporto italiano e non ha escluso di voler giocare per l'Italia in futuro. Può giocare sia da centravanti che da ala anche grazie alla sua bravura a giocare con ambo i piedi. Destro naturale, sempre pronto sulla linea del fuorigioco per scattare. Ricorda un poco il grande Pippo Inzaghi. È inoltre un'ottimo colpitore di testa. In questa stagione ha vinto la coppa d'Inghilterra con i Gunners con i quali è legato da un contratto di quasi 7 milioni di sterline. Numeri impressionanti per un ragazzo appena diciannovenne. Nel 2019 è stato chiamato in ritiro con la nazionale maggiore brasiliana in vista della Copa America. L'esordio deve però ancora arrivare. Sicuramente non si farà attendere ancora a lungo. Che ne dite? Possono bastare questi sette giovani prodigi? Ne volete ancora? Noooo! Dai ragazzi non ho voglia di cercare altri talenti super. Accontentatevi di questi per oggi ne ho abbastanza. E voi? Che ne dite? Anche secondo voi questi sono i più grandi talenti nati dopo il 2000? Dite pure la vostra nei commenti ciao a presto!

Si è fatto buio. Ieri sera sono tornato in città dopo una settimanella dai nonni in montagna. Vi ricordate il cielo che avevo descritto nello scorso pezzo? Ebbene quaggiù non si vede neppure una stella. Che tristezza. Vi sono solo i lampioni a illuminare le cupe strade deserte.
Bentornati in città!