Cloz (val di non), 23 agosto. Oggi siamo andati al fiume Novella, quello che ha scavato una parte della Val di Non. Una ripida e tortuosa strada scende lungo il fianco del canyon passando per metà tra i meli e per metà nel fitto bosco. Il sole splende in cielo ma la scorsa notte si è scatenato un violentissimo temporale… sono caduti tre centimetri d’acqua! Le strade si erano tramutate in piccoli e gorgoglianti fiumi trasportando con sé numerosi detriti. L’acqua batteva forte sul tetto della casa ed il vento ululava. Fulmini balenavano nel cielo scuro, illuminando per un attimo tutto a giorno. Le piante piegate dal vento fin quasi a toccare terra sotto la pioggia battente. Numerosi tuoni squarciavano il silenzio innaturale con potenti rombi simili ad un esplosione. Faceva paura. Ora però è tutto passato. Gli unici indizi di quello che è successo la scorsa notte sono piante schiantate ed il fiume in piena. Sulla valle regna un silenzio innaturale. Noi continuiamo la nostra lenta discesa fino ad arrivare al fiume ingrossato dal forte temporale della scorsa notte. Nonostante tutto però le acque del Novella sono come sempre limpidissime, si vede il fondale sassoso da cinque metri di altezza. Numerosi fossili di conchiglie e lumache vengono alla luce trascinate fin lì dalla corrente impetuosa. Ci fermiamo su un ponte tutto malandato di cemento armato a goderci il sole battente sulla pelle. Io preferisco stare all’ombra così mi accomodo sotto un grande pino dai rami frondosi. Intorno a noi la ripida valle “a V” scavata dal corso d’acqua sembra fissarci con molteplici piccoli occhi. Le foglie degli alberi frusciano dolcemente cullandoci lievemente. Dopo un po’ ci alziamo e ci avviamo per far ritorno verso casa. Ci attende una dura scalata su una strada ripida come il Gran Sasso… ma siamo abituati e la facciamo senza problemi. Passiamo tra meli con i dolci frutti appesi ad ogni ramo, tra fitta boscaglia di qualunque tipo di albero ed infine giungiamo a casa.

Ahh dopo una bella camminata ci vuole proprio un po’ di relax. Prendo il telefono e apro il gioco “Brawl Stars” (i più giovani lo conosceranno di sicuro) ed inizio una partita. Lo scopo del gioco è semplice: riuscire a sconfiggere tutti gli avversari senza morire. Chiedo ai miei fratelli se vogliono fare una partita insieme a me e loro accettano. Alla prima partita vinciamo senza problemi poi ne perdiamo due di fila ed io ritrovo a giocare da solo di nuovo. Apro il cammino dei trofei per vedere quale sarà il prossimo obiettivo… hei aspetta, il cammino dei trofei! ma certo! il Milan ha un Cammino dei trofei davvero molto vasto! Che idea magnifica, si parte!

Il Palmarès, o cammino dei trofei rossonero è uno dei più ricchi di sempre. Fondato nel 1899 con il nome di Milan Football and Cricket club, vinse nel suo anno d'esordio la medaglia del re (un torneo per squadre di calcio istituito nel 1900 in onore del re Umberto I) Visto che il regolamento prevedeva che la medaglia fosse assegnata per sempre alla squadra che per prima si fosse aggiudicata tre tornei consecutivi, si giocarono solo tre edizioni visto che il Milan si impose sempre come campione. Nel 1901 i rossoneri vinsero il loro primo scudetto dopo un ottimo torneo disputato in maniera assolutamente dominante. Nel 1902 in campionato perse la finale contro un devastante Genoa che conquistò il suo quarto titolo. Nello stesso anno i rossoneri vinsero la seconda edizione della Medaglia del Re e si aggiudicarono per la prima volta il Torneo FGNI. Nelle tre stagioni successive il Milan vinse da indiscusso protagonista altri due Tornei FGNI con l’aggiunta della conquista del secondo titolo italiano nel 1906. Nella stagione successiva il Milan vinse nuovamente scudetto e torneo FGNI per poi perdersi e giocare una decina di stagioni alquanto deludenti. Solo nel 1915, l’anno dell’entrata in guerra italiana il Milan riuscì a tornare a vincere. Conquistò infatti per la prima volta la Coppa Federale.

Dopo la sospensione di tutte le attività per cause belliche il Milan riuscì ad imporsi come vincitore soltanto nella stagione 1950/1951 dove vinse il suo quarto scudetto con l’aggiunta della prestigiosa coppa Latina all’esordio in quella competizione. Solo nel 1955 i rossoneri riuscirono ad aggiudicarsi il loro quinto scudetto per poi ripetersi nelle stagioni 1958/1959 e 1961/1962 con l’arrivo di Nereo Rocco sulla panchina rossonera. Nella stagione 1957/58 raggiunsero inoltre la Finale di Coppa dei Campioni alla seconda partecipazione. Nel 1963 Rocco guidò la formazione capitanata da Cesare Maldini e con in campo un giovane Rivera alla conquista della prima Coppa dei Campioni della storia milanista ed essendo così la prima compagine italiana a riuscire nell’impresa. Nella stagione 1966/67 il Milan vinse la sua prima Coppa Italia per poi vincere nuovamente lo scudetto nella stagione successiva insieme alla prima Coppa delle Coppe all’esordio in questa competizione. Nel 1968 il Diavolo vinse la sua seconda Coppa dei Campioni e nella stagione successiva vinse la sua prima Coppa Intercontinentale. Nel 1972 il Milan vinse per la seconda volta la Coppa Italia ripetendosi la stagione successiva alla quale venne aggiunta però anche la seconda Coppa delle Coppe. Nel 1977 dopo ben quattro anni di astinenza alla vittoria il Milan vinse nuovamente la Coppa Italia e la stagione successiva, grazie anche al mitico trio Gullit, Rijkaard, Van Basten il Milan ottenne l’agognato scudetto della Stella.

Nel 1982, dopo essere retrocesso in serie b il Diavolo conquistò la sua prima e ultima Coppa Mitropa. Un anno dopo l’acquisto della società da parte di Silvio Berlusconi il Milan vinse il suo undicesimo scudetto per poi, la stagione seguente vincere la prima edizione della Supercoppa Italiana, il tutto condito dalla più buona salsa del mondo: la Champions League. La stagione 1989/90 fu una delle più soddisfacenti dal punto di vista realizzativo: il Milan vinse la sua quarta Coppa dei Campioni, la sua prima Supercoppa Europea e la seconda Coppa Intercontinentale. La stagione successiva il Diavolo guidato da Arrigo Sacchi all’ultima da ct rossonero, vinse nuovamente la Supercoppa Europea e la Coppa Intercontinentale. Con l’arrivo di Fabio Capello il Milan vinse due scudetti di fila ed una supercoppa Italiana in due anni. Con l’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina rossonera il Milan vinse il terzo scudetto di fila accompagnato da una Champions League ed una supercoppa Italiana alla griglia. Un bel menù per una sola stagione… L’anno successivo il Milan vinse la sua quarta Supercoppa Italiana insieme alla terza Supercoppa Europea. La stagione 1995/96 fu coronata dal quindicesimo scudetto che venne poi riportato a Milano solo nel 1999.

Nella stagione 2002/03 il Milan vinse l’ultima Coppa Italia dell’era berlusconiana e l’ultima della sua storia accompagnata dal sesto successo in Champions vincendo la finale proprio contro la Juve ai rigori. L’anno dopo i rossoneri vinsero il diciassettesimo scudetto e la quarta Supercoppa Europea. Nel 2005 arriva la quinta Supercoppa Italiana per poi vincere la settima Champions League scrivendo così la storia della competizione e vincendo nuovamente la Supercoppa Europea la stagione successiva insieme alla prima Coppa del Mondo per club all’esordio nella competizione proprio nell’anno del ritiro del grande Paolo Maldini. Con Allegri in panchina il Milan vinse il suo ultimo scudetto nella stagione 2010/11 mentre l’anno dopo conquistò la sesta Supercoppa Italiana. Dopo l’esonero di Max il Milan subì un forte declino riuscendo solo nel 2016 a vincere la sua settima Supercoppa Italiana nonché l’ultimo riconoscimento per club del Milan. Ora il Diavolo sta cercando di rialzarsi in qualche modo ma è ferito, nessuno si preoccupa di lui.

Il Milan agonizza da solo con le sue glorie passate come unica medicina.