Al termine di Juventus-Milan hanno fatto scalpore le esagerate proteste milaniste contro l'operato dell'arbitro Fabbri di Ravenna. E' vero che l'arbitraggio è stato infelice, ma non certo a senso unico. Innumerevoli gli errori di Fabbri durante la partita, questi i principali:

- Sullo 0-0 negato un rigore al Milan per fallo di mano di Alex Sandro, che forse poteva sfuggire a velocità normale, ma che non poteva non essere concesso dopo la revisione al Var.

- A metà del 2° tempo, una plateale trattenuta a centrocampo di Musacchio bloccava una ripartenza in contropiede di Mandzukic che avrebbe dovuto comportare un automatico cartellino giallo per il difensore milanista (sarebbe stato il 2° con conseguente espulsione). L'arbitro si è limitato  alla concessione del calcio di punizione, senza l'adozione di provvedimenti disciplinari. Ingiustificato.

- Sul punteggio di 1-1, annullato un gol regolarissimo di Kean, che aveva approfittato di un'uscita a vuoto di Reina. Si sente il fischo dell'arbitro prima del colpo di testa di Kean, ma Reina aveva già sbagliato l'uscita e nulla avrebbe più potuto fare per evitare la rete. Il fischio dell'arbitro non è giustificato da alcunchè.

Meno grave sembra il mancato intervento nel finale di partita nel groviglio di gambe fra Mandzukic e Roamgnoli, anche se forse si può rilevare un intervento poco corretto dello juventino; un eventuale intervento dell'arbitro avrebbe potuto portare all'espulsione di Mandzukic, ma a quel punto, molto probabilmente, il risultato dell'incontro non sarebbe cambiato.

Pertanto la reazione finale di Leonardo, che parla di furto subito, non corrisponde all'andamento della partita e al susseguirsi degli errori arbitrali.

Il Milan ha disputato un buon primo tempo, chiuso meritatamente in vantaggio; l'episodio del rigore (sacrosanto) non concesso, non ha influito più di tanto sull'andamento della partita, in quanto è avvenuto sullo 0-0 e dopo pochi minuti il Milan ha realizzato comunque il gol deel'1-0; quindi l'andamento del match non sarebbe cambiato.
Nel 2° tempo, col cambio di passo, di uomini e di modulo della Juventus, la partita è cambiata e, grazie anche ad un evidente calo del Milan, è stata dominata dai campioni d'Italia; se l'arbitro Fabbri avesse adottato le decisioni giuste, probabilmente sarebbe finita in goleada.

Pertanto lo sfogo di fine partita della dirigenza milanista non corrisponde ad un'analisi obiettiva della partita e sembra più una giustificazione per tentare di difendere il proprio operato davanti ai tifosi e, conseguentemente, la propria poltrona; di questo passo, se il Milan fallisse l'obiettivo Champions, la coppia Leonardo-Maldini potrebbe arrivare a far rimpiangere i tanto vituperati Fassone e Mirabelli, il che è tutto dire.

Piangere e cercare di giustificare i propri fallimenti con gli errori arbitrali non fa il bene del Milan; forse sarebbe meglio rimboccarsi le maniche e lavorare.