Dalla stagione 1994/95 si è stabilito che la vittoria nelle partite di calcio valeva 3 punti e non più 2, come era sempre stato fino ad allora; il cambiamento è stato voluto per cercare di incentivare la ricerca della vittoria, piuttosto che il cercare di evitare la sconfitta; da un punto di vista strettamente sportivo la nuova regola è un po' iniqua, perchè in questo modo alcuni gol valgono 2 punti in più, altri solo un punto in più, a secondo che sia il gol del pareggio o il gol del successo; inoltre cambia il totale dei punti assegnati in ogni partita, che possono essere 2 se il match finisce in pareggio o 3 se l'incontro si conclude con la vittoria di una squadra.

Questo cambio di attribuzione del punteggio ha provocato anche diversi risultati nei vari campionati, in alcuni casi cambiando addirittura il vincitore dello scudetto o il nome delle squadre retrocesse.

In queste giornate di assenza di calcio giocato, ci si può divertire andando a ripercorrere e riconsiderare gli eventi degli anni passati.
Andando a riesaminare i risultati dei campionati di serie A, a partire dal dopoguerra, provando ad invertire i tempi di applicazione delle regole dei 2 o 3 punti per vittoria, si ottengono risultati interessanti e sorprendenti.
Se si applicasse la regola dei 3 punti per vittoria nei campionati che vanno dal 1945 al 1994, si otterrebbe che l'Inter avrebbe vinto due scudetti in più, quello della stagione 1950/51 in realtà vinto dal Milan, e quello della stagione 1963/64, invece assegnato al Bologna dopo il famoso spareggio, unico nella storia dell'assegnazione degli scudetti.
Inoltre alcune retrocessioni in Serie B sarebbero state diverse rispetto a quelle avvenute realmente (per le retrocessioni, in caso di parità nella classifica finale si è tenuto conto dei migliori risultati negli scontri diretti e nella classifica avulsa). 

Nella stagione 1953-54 sarebbe retrocessa l'Udinese e non il Palermo; nelle stagioni 1970/71 e 1977/78 sarebbe retrocessa la Fiorentina  e non il Foggia (curioso il fatto che in entrambi i campionati i viola si siano salvati a scapito dei pugliesi, perchè non era ancora stata introddotta la regola dei 3 punti per vittoria); nel campionato 1971/72 sarebbe retrocesso il Verona e non il Mantova; nel 1978/79 sarebbe retrocesso il Bologna e non l'Atalanta; nel 1981//82 sarebbe retrocesso il Genoa e non il Milan; nel 1988/89 sarebbe retrocesso il Verona e non il Torino; nella stagione 1992/93 sarebbe retrocesso il Genoa e non il Brescia.

Da questi dati si può dire che le squadre più sfortunate sono state l'Inter e il Foggia, mentre le più fortunate sono state la Fiorentina, il Genoa e il Verona; particolare il caso del Milan che, se fosse stata in vigore la regola dei 3 punti, avrebbe perso lo scudetto  del 1950/51, ma avrebbe evitato l'ingloriosa retrocessione del 1981/82; analogamente il Bologna avrebbe perso lo storico scudetto del 1963//64, ma sarebbe retrocesso in serie B nella stagione 1978/79.

Facendo gli stessi conteggi in modo analogo e contrario per i campionati a partire dalla stagione 1994/95, cioè provando ad attribuire 2 punti per vittoria anziché 3, si otterrebbe che lo scudetto 2001/02 sarebbe stato vinto dalla Roma, anzichè dalla Juventus.
Per le retrocessioni invece ci sarebbe stata nel 1994/95 quella del Padova anziché quella del Genoa; nel 2000/01 sarebbe retrocesso il Verona anziché il Napoli; nel 2002/03 sarebbe retrocessa la Reggina anziché l'Atalanta; nel 2004/05 sarebbe retrocesso il Parma anziché il Bologna e nel 2015/16 sarebbe retrocessa l'Udinese anziché il Carpi.

Questi conteggi sono stati solo un gioco e sicuramente alcuni risultati sono stati condizionati dal fatto che le squadre sapevano che la posta in palio era di 2 o 3 punti, però si può vedere come a volte la storia di alcuni club può essere cambiata anche solo dal variare di alcune regole e non solo dal valore delle squadre.