La sconfitta dell'Inter nell'ultima di campionato e la successiva sospensione avvenuta per la nota emergenza sanitaria, ci portano a fare una riflessione sulla stagione dell'Inter fin qui e sull'impatto che su di essa ha avuto il tanto celebrato cambio dell'allenatore.

Nello scontro diretto contro la Juventus, l'Inter ha giocato alla pari della sua avversaria, e forse anche un po' meglio, fino al momento in cui ha incassato il primo gol, quando si è squagliata come neve al sole ed è stata incapace di una seppur minima reazione; a quel punto la Juventus ha avuto gioco fin troppo facile nel condurre in porto la vittoria, impreziosita dal secondo gol, giunto all'epilogo di una brillantissima azione di contropiede.

L'andamento di questa partita ha messo a nudo i difetti dell'Inter e sfatato i luoghi comuni sul suo allenatore e la sua capacità di caricare e dare grinta alla propria squadra; proprio questo è mancato all'Inter: il carattere, la grinta e la capacità di reazione al primo momento negativo della partita; l'Inter è stata bene in partita sul piano tecnico fino al primo gol, contro una Juventus poco brillante fino al momento di passare in vantaggio; chi parla di grande partita della Juve ha travisato l'andamento del match, fino al gol di Ramsey la Juve aveva più subito che creato, pur senza correre grandi pericoli; dopo ha approfittato della mancata reazione dell'Inter controllando facilmente la partita, realizzando il secondo bellissimo gol in contropiede e creando diversi pericoli contro un avversario al tappeto.

In questa stagione tutte le squadre hanno creato problemi alla Juve con reazioni caratteriali, quando non riuscivano sul piano tecnico; anche Brescia, Lecce e Spal hanno mostrato coraggio e intraprendenza; solo l'Inter di Conte si è mostrata così arrendevole e senza nerbo: è questa la tanto decantata mano di Conte?

Se allarghiamo la disamina al resto della stagione fin qui, possiamo riscontrare che l'Inter è stata eliminata in modo inglorioso dalla Champions League nella fase a gironi per aver perso in casa contro le riserve del Barcellona già qualificato, mostrando anche qui gravi carenze caratteriali; ha un mezzo piede, e forse più, fuori dalla Coppa Italia dopo la sconfitta interna contro il Napoli e in campionato ha un ritardo di 6 o 9 punti dalla Juventus, che a sua volta ha di molto rallentato la corsa rispetto all'anno scorso;  è anche dietro alla Lazio di Simone Inzaghi che ha a disposizione un organico sicuramente inferiore a quello di Conte.

L'andamento della stagione, dopo un inizio promettente, non è fin qui particolarmente migliore di quello dell'Inter di Spalletti, nonostante i tanti nuovi giocatori messi a disposizione da una sontuosa e costosa campagna acquisti.

E allora dove si vede la tanto decantata mano di Conte? 

La mano di Conte sembra più che altro un'invenzione della stampa amica, che non perde occasione di sottolinearne l'importanza in caso di vittorie, salvo poi dimenticarsi di parlalrne in occasione delle sconfitte, anche quando le stesse avvengono in modo così arrendevole come contro la Juventus.