Oramai da più di due anni la squadra della Primavera del Milan non produce più gioco e risultati positivi. Retrocesso in Serie 2 e costantemente in fondo alla classifica, la squadra di Giunti non riesce a produrre nulla di positivo. Il continuo inserimento di giocatori esterni e non provenienti dalle giovanili di fatto crea agglomerati multinazionali di poca affidabilità e coesione.
Differente dalle altre "cantere" o "Academy" delle squadre in Italia e come nel Milan i progetti sui giovani non si vedono e le metodologie adottate sembrano vecchie ed obsolete. Nella fattispecie basta vedere la Primavera del Milan ed i risultati ottenuti con il suo allenatore Federico Giunti, vero caso unico di allenatore rimasto al suo posto nonostante i bassissimi risultati ottenuti.

In una recente analisi delle migliori squadre con i Centri giovanili più all'avanguardia, non ci sono squadre italiane fra le prime 20 del mondo e 10 d'Europa. Il dato è rappresentativo come da noi si preferisce acquistare giovani sui 16-17 anni e "rivenderli" con profitti discreti e bassi costi. Le scuole di calcio sono oramai una strada troppo impegnativa ed il calcio sta diventando sempre più una professione dove si ricerca il risultato e no il divertimento. Se sei qualcuno vali se no non servi.

E' auspicabile che il Milan abbia iniziato con i giovanissimi un nuovo percorso, costruendo qualcosa di nuovo e socialmente importante. Molte squadre stanno "abbandonando" i settori giovanili perchè troppo impegnativi e costosi. Credo che sia utile che il Governo si attivi per sviluppare i Centri di Aggregazione Sportiva come luoghi per lo sport in generale. I recenti risultati ottenuti nel calcio, alle para-olimpiadi ed alle Olimpiadi, creeranno migliaia di nuovi giovani appassionati a cui si deve dare risposte qualitativamente importanti e strutturate.
Ai miei tempi avevamo gli oratori ed i campetti... Ma quelli erano altri tempi.