Parlare di tecnica, schemi e sistemi di calcio diventa sempre più specifico e dettagliato ed il gioco del calcio è sempre una materia in evoluzione.
Torniamo quindi ad analizzare il Bayern già campione d'Europa e che sicuramente non è indietro di preparazione.
Quando la squadra fa la fase di attacco (2-4-3-1), i quattro giocatori sono molto vicini ed in linea e i due centrali sono sulla linea del centrocampo, mentre i centrocampisti vicino hanno il compito di aggredire i portatori di palla. In pratica ogni volta che l'avversario imposta una azione ci sono sempre 4 o 5 giocatori intorno per chiudere le linee di passaggio. Quando parte l'attacco l'azione viene portata avanti dai centrali e dai difensori meno marcati per poi liberare le verticali o il tiro per l'inserimento della punta in seconda battuta. In pratica partecipano in 7-8 giocatori su ogni azione. Anche nella fase difensiva il baricentro è molto alto e la linea è a 10 metri dal centrocampo con tutti i giocatori vicini. Fantastico.

Ora vediamo il Milan. Le azioni partono sempre dalle ali difensive per poi accentrarsi e palla lunga su Ibra che per fortuna riesce da solo a portarsi via due tre uomini e crea superiorità per gli altri. Ma i difetti si vedono. Se il gioco stagna con passaggi sempre in dietro, la squadra non avanza e la palla rimane nella zona grigia in attesa di uno spiraglio.
Vero è che il gioco del Bayern è fatto di velocità e contropiede, ma in Italia in Serie A i contropiedi se ne vedono pochi. Ma allora come potrebbe schierarsi il Milan?
Donnarumma - Kyaer - Romagloli - Kessie - Theo - Tonali -Bennacer - Castillejo - Calhanoglu Ibra - Rebic
Questa formazione è una scelta "leggera" dove la palla corre veloce. Uno schema 4-2-3-1 che in fase di attaco diventa un 2-4-3-1. Inoltre vengono utili Pobega, Diaz e Colombo in attesa di Leao.
Cosi è se vi piace.