Milan-Parma, il VAR annulla per "fuorigioco" un gol del Milan di Castillejo. Passano 10 minuti e l'immagine non arriva. Dopo un po' una immagine ti mostra linee molto vicine che mostrano un fuorigioco millimetrico.
Ma andiamo un po' a rivedere ed analizzare le immagini a disposizione. Presupposto che dal passaggio di Theo, il numero 7 del Milan non è in fuorigioco, dall'immagine mostrata dal VAR si vede la palla davanti al piede di Diaz e le linee tirate prima che il pallone passi dietro e parta. Un lampo, un millesimo di secondo, ma è presumibile che dal momento fermato a quando parte il pallone siano passati sufficenti frame che mettano le linee in diversa posizione.

Ed è questo il vero potere del VAR. Il potere di interpretare in questi casi situazioni di comodo. Al VAR della partita c'era il "caro" Banti, arbitro già noto per il suo comportamento con il Milan.
Non voglio andare a sottolineare l'errore, ma la prepotenza di non riconoscere un ragionevole dubbio, cambiando la decisione dell'arbitro, la ritengo un grave errore o se vogliamo interpretarla malamente, un atto di potere forte.

A pensar male ci si perde e ci si rovina il fegato. Le cose non si possono cambiare e certo il gol è ormai acqua passata. Io credo nella tecnologia e credo che il VAR costituisca un passo avanti nel giuoco del calcio, ma anche che la distanza tra il VAR del calcio e quello di uno sport come il rugby sia ancora oggi abissale.
Troppi interessi forti sul calcio e troppi primi attori fra gli arbitri.

Comunque la pensiate, buon calcio a tutti.