L'allenatore del Milan, chiamato "maestro", è divenuto illustre per l'applicazione offensiva del cosiddetto ROMBO di centrocampo. Ma proviamo a vedere le differenze tra quello dapplicato alla Sampdoria e quello oggi presente nel Milan.

Lo schema di gioco è un 4-3-1-2 ovvero un adeguato 4-4-2 che si basa su linee avanzate di difensori a massimo 10 metri dalla linea di centrocampo ed altrettanti dal centro del rombo dei tre centrali. Ma proviamo a vedere gli attori che Giampaolo aveva alla Samp. Fermo restanto i difensori che credo il Milan non si possa lamentare, a centrocampo la Samp giocava con Torreira-Praet-Saponara-Alvarez (Lynetti), Janko. Beh, analizziamoli, Torreira è il mediamo che dopo Vidal si può considerare uno dei migliori centrali. Praet giovane dai piedi buoni e palla attaccata ai piedi. Saponara lo avevamo già visto e sappiamo di che qualità è; infine Alvarez che la sua la fa sempre come giocatore di quantità. Janko giocatore tutto fare ma di forza e costanza. Ora vediamo il confronto con i giocatori del Milan. TORREIRA / BENNACER (Biglia) - PRAET /CALHANOGLU - KESSIE / JANKO e SAPONARA / SUSO. Certo è che viene subito alla vista come sia improponibile un confronto anche perchè gli attori del Milan non conoscono il copione e vedendoli giocare si capiscono le difficoltà e così il rombo diventa sempre più schiacciato verso i lati esterni creando poi uno svantaggio a centrocampo. Cosa che invece il rombo Giampaolo alla Samp presiedeva il centrocampo con 6-7 uomini in 15 metri.

Non voglio sembrare quello che sicuramente non sono, ovvero un esperto tecnico di giuoco, ma lasciatemi solo sottolineare come a più di 100 giorni di schemi e "disegnini" i nostri giocatori giocano ancora a passarsi la palla in orizzontale a "palla che scotta" cioè pensaci tu che io non so che fare. In pratica abbiamo fatto una campagna acquisti che sicuramente andrà bene (tra due anni) ma sarebbe bastato provare a concentrarsi su un punto fermo del cosidetto rombo per migliorare certamente le cose (SENSI-TORREIRA-VIDAL ecc.) Ma il Milan è questo. I milanisti sono questi capaci di gioire, incitare, ma anche di arrabbiarsi, deprimersi, piangere ma fermi su una unica certezza che è l'amore per la squadra. Noi vi seguiremo sempre "You'll Never Walk Alone".