Certo non è la Champions League, ma per il Milan può valere un nuovo campionato. La vittoria contro l'Udinese vuol dire tante cose, che solo chi ama questa squadra può capire.
La prima è che noi tifosi avevamo ragione a non poterne più di Suso, Chalanoglu e Rodriguez. Non è un caso che i migliori in campo siano stati Castillejo, Rebic e Hernandez: ovvero quelle che fino a Giampaolo erano considerate le loro riserve.
La seconda è che da quando Ibra è tornato, l'aria è cambiata. Non è un caso che in poco meno di 3 settimane, via via gli "intoccabili" di cui sopra siano finiti ai margini del progetto e sopratutto in panchina.
Personalmente mi spiace solo per Paquetà, sul quale puntavo molto. Ma quello che importa è la maglia, dunque chissenefrega.
Forse anche Pioli, finalmente, comincia a capire qualcosa di questa squadra, che non ha un organico che le consente di sostenere il 433 e finalmente comincia a giocare con un un più efficace 4-3-1-2 dove a sorpresa è Leao a servire le punte. Insomma un vero toccasana, per una squadra che non vinceva in campionato, in casa, da troppo tempo.
Già, il tempo (poco) quello che rimane al Milan per provare a ribaltare una stagione nata male e trasformarla in qualcos'altro. Le possibilità ci sarebbero tutte.

Al di là delle prime 4 che fanno un campionato a parte, le altre sono lì alla portata. Serve crederci e qualche dignitoso ricambio, perché per i protagonisti degli Intoccabili rossoneri è il momento dei titoli di coda.