La partita di andata di rossoneri contro i toscani dell’andata si concluse con un secco 3 a 0 (con la chicca di Chaka Traoré). Allora, in panchina c’era Andreazzoli mentre nella gara di ritorno il neo Mister degli empolesi è uno specialista di salvezze, Davide Nicola. I moduli di gioco sono pressoché identici, 4-3-1-2 per il primo e 4-3-2-1 per il secondo. I rossoneri giocano tre giorni dopo la gara con lo Slavia Praga e il Coach parmense approfitta del supposto scarso peso dell’avversario per far ancora turn over, anche se questa volta con un po’ più di criterio. Vengono sostituiti cinque titolari (del momento e a causa degli infortuni dei mesi scorsi). Tornano a giocare insieme al centro dell’area Malick Thiaw e Fikayo Tomori, per la difesa, Ismaël Bennacer s’insedia a centro campo, Noah Okafor e Luka Jovic prendon posto in attacco. Nessun cambio di modulo tattico (che è rimasto il 4-2-3-1) ma solamente un avvicendamento atletico per far rifiatare quei calciatori che dovranno esser protagonisti anche in Repubblica Ceca.

Al fischio d’inizio, arbitra Sacchi (cognome che a San Siro porta bene), gli avversari sembrano disporsi a cinque in difesa, tre a centro campo e uno in attacco. L’intenzione della squadra allenata da Nicola è evidente: difendersi e ripartire in contropiede. Nelle fila dei toscani gioca quel Niang che tanti ricordi (negativi) suscita nei tifosi rossoneri ma anche Destro che, almeno inizialmente, parte dalla panchina. Il Milan, nel primo quarto d’ora, sembra entrato in campo con un piglio diverso da quello mostrato nell’ultimo periodo. Purtuttavia, alla pressione esercitata non corrisponde un numero interessante di conclusioni verso la porta avversaria. Infatti, non c’è quasi nulla da segnalare in campo se non due ammonizione prima della mezz’ora (una è per Tijani Reijnders, per un inutile fallo tattico su Cambiaghi) e il dinamismo dell’americano Christian Pulisic che, evidentemente, intende dar un seguito alla sua dichiarazione post partita contro lo Slavia Praga: «Potevamo fare di più e dopo aver finito il primo tempo con due gol di vantaggio mi aspettavo un secondo tempo con più ritmo». Questo furore atletico dell’attaccante (uno dei pochi rossoneri a riempire di sudore la propria maglia, imitato dallo svizzero Okafor) lo porta a segnare un gol al quarantesimo, con un aiutino da parte di Luperto che spiazza di quel tanto che basta il portiere Caprile sul secondo palo.

L’inizio della ripresa si caratterizza per un brivido a seguito di un liscio di Thiaw e poco altro. Il Milan cerca di fare gioco ma sbaglia quasi sempre l’ultimo passaggio. L’Empoli è veramente poca cosa e per impensierire il Maignan in crisi di quest’ultimo periodo occorrerebbe almeno centrare la porta. Dopo il primo quarto d’ora, iniziano una ridda di sostituzioni. In successione entrano in campo prima Yunus Musah per Reijnders, al sessantadueesimo, poi Pierre Kalulu per Tomori (che non si vedeva in campo da troppo tempo) al sessantatreesimo e Samuel Chukwueze per Pulisic, al settantatreesimo. Le seconde linee appena entrate provano a fare gioco o a controllare e cogliere eventuali mal posizionamenti dell’avversario ma per buona parte dell’incontro questo desiderio naufraga davanti alla mancanza di un gioco veloce e preciso. Al settantatreesimo entra Olivier Giroud in luogo di Jovic. Un altro errore grave di Thiaw mette una certa apprensione ma per fortuna (e abilità) Kalulu ci mette una pezza. L’ex-Destro entrato in campo sei minuti prima colpisce il palo ma l’arbitro Sacchi aveva fermato l’azione per una posizione di off-side.

Al novantesimo (con quattro minuti di recupero) entra anche Yacine Adli, per spezzare il gioco dell’avversario e chiudere l’incontro con minor sofferenze a centro campo. Al fischio di chiusura dell’incontro, i rossoneri scoprono di aver giocato a scacchi con l’avversario, ottenendo il massimo col minimo sforzo mettendo anche una certa pressione alla Juventus. La porta dei rossoneri è rimasta inviolata, i titolari hanno riposato e i tre punti sono stati incamerati facendo chilometrare un po’ i rincalzi. Persino Chukwueze, che in settimana è stato al centro di polemiche tra i tifosi per il suo mancato utilizzo, ha avuto poco più di un quarto d’ora per prender confidenza col campo di San Siro.
Giovedì, in trasferta, i rossoneri voleranno a Praga e sarà un’altra partita di scacchi. I tifosi sono pronti a firmare per un arrocco pieno di ripartenze. Con lo spirito di Pulisic moltiplicato per tutti gli undici rossoneri, l’impresa è più che possibile. Forza Milan...

Pier Giorgio Tomatis
#youandmilan
#MilanAC
#MilanEmpoli
#edizionihogwords