NOTA della redazione per i blogger: per il mese di febbraio, sono stati sospesi i voti agli articoli, ecco perché tutti i blogger ricevono una bassa valutazione con il voto 1; vogliamo dunque chiarire che non è un giudizio negativo al pezzo qui proposto. Grazie per continuare a scrivere su VxL.

Las Vegas, metropoli del Nevada, situata nel deserto del Mojave, è la città per antonomasia del gioco d’azzardo, delle scommesse, dell’adrenalina pura per i ludopati. Per una sera, l’11 febbraio 2024, diventa per la prima volta in assoluto la capitale del football americano ospitando l’edizione 58° del Superbowl.
Da una parte del rettangolo di gioco si schierano i Kansas City Chiefs, la formazione del Missouri che detiene il titolo conquistato l’anno precedente e che già quattro anni prima avevano incontrato in finale proprio i californiani dei San Francisco 49ers, allora guidati dal quarterback Jimmy Garoppolo, mentre oggi schierano in quel ruolo il ventiquattrenne Brock Purdy.

Dal fischio d’inizio sono le difese le autentiche protagoniste e un certo nervosismo di Patrick Mahomes, l’uomo più atteso del match, il quarterback dei Chiefs. Il punteggio è da cardiopalma. Nel primo quarto di gioco non succede praticamente nulla, mentre il secondo comincia a farsi più interessante. In apertura annotiamo un field goal di Jake Moody che porta il risultato sul 3 a 0 per i ragazzi del Coach Kyle Michael Shanahan che insistono e vanno in meta con Christian McCaffrey, incrementando così il bottino per i californiani. Mahomes continua il suo blackout personale e i suoi Chiefs provano a raddrizzare la partita con un field goal realizzato da Harrison Butker, il quale concede il bis nel terzo quarto. In questa frazione di gioco, si decide la partita. La lezione che Mahomes e compagni hanno sempre dato in questi anni è che la formazione guidata da Coach Andrew Walter “Andy” Reid comincia a macinare gli avversari proprio in questo punto nevralgico dell’incontro. Il terzo quarto, insomma, è cosa per le divise rosse dei Chiefs che anche in questa occasione non si smentiscono. Una meta di Marquez Valdes-Scantling porta il risultato a favore della formazione del Missouri per 13 a 10.
Si va al quarto quarto e i californiani provano a indirizzare l’abbrivio dell’incontro a loro favore ma questa volta Patrick Mahomes non è in letargo come è accaduto per tutto il primo tempo. Il touchdown di Jauan Jennings riporta in vantaggio Purdy e compagni che però falliscono la realizzazione extra point e fermano il risultato sul 16 a 13. A questo punto risalgono in cattedra le difese e, sostanzialmente, le due formazioni procedono a incrementare il bottino a loro favore con un field goal dietro l’altro. Prima segna Harrison Butker portando provvisoriamente il risultato sul 16 pari. Poi, in successione si alternano Jake Moody e Harrison Butker per fissare il risultato sul 19 a 19 costringendo le due formazioni a disputare un supplemento di gara in overtime per determinare chi debba alzare al cielo il Vince Lombardi Trophy. I 49ers segnano un field goal con Jake Moody e a questo punto sale in cattedra il quarterback Patrick Mahomes.

Come se dovesse affondare il coltello nel burro, e non giocarsi le sue chance contro una difesa schierata e agguerrita, il fuoriclasse dei Chiefs guida la sua squadra a realizzare un touchdown con Mecole Hardman. Mancando tre secondi al termine i Chiefs non vanno alla realizzazione extra point e così il punteggio si ferma sul 25 a 22 e non 26 come sostenuto da alcuni non addetti ai lavori.

Nel football americano vige una legge non scritta: la squadra fisicamente più forte al momento dell’incontro vince la partita. I Chiefs hanno dimostrato di essere la formazione più talentuosa del momento ma anche quella che sa reggere meglio la fatica di una stagione importante e densa di sfide all’ultimo sangue come è stata quella appena terminata. I San Francisco 49ers sono stati in gara fino agli ultimi 4 secondi e passano idealmente le consegne ai loro avversari. Negli anni ‘80 la favolosa formazione allora guidata dal quarterback Joe Montana (e successivamente Steve Young) portò i californiani a monopolizzare i superbowl del decennio. Nell’era post-covid, Patrick Mahomes e i suoi Kansas City Chiefs hanno avuto la forza per ereditare questo primato, meritandoselo fino all’ultimo secondo dell’overtime.