Ieri il Milan è uscito dall'EL. A differenza del passato lo ha fatto a testa alta. Perché di fronte c'era comunque il Man United e perché ha giocato egregiamente, considerando la cronica emergenza. Un plauso a Pioli dunque che in alcuni casi è riuscito a cavare il sangue dalle rape. Mi chiedo quanti dei giocatori attualmente in rosa avrebbero reso così altrove, con un altro allenatore? Per quanto mi riguarda avesse avuto meno infortuni il Milan sarebbe ancora lì a giocarsi ancora scudetto ed EL. Se invece avesse avuto qualche ricambio migliore di Mandzukic, Meitè, Diaz... forse avrebbe pure potuto provare a vincere qualcosa.
Così veniamo al punto: cosa succede dopo. Al Milan serve una punta come il pane, che garantisca continuità e tanti gol. Tutto quello che per forza di cose Ibra non può fare e Leao non sa fare. Dai gol d'altra parte proprio non si può prescindere per vincere e se guardiamo alle ultime partite è proprio quello che manca. Poi serve gente di qualità e personalità in mezzo al campo. Cahlanoglu sta provando in tutti i modi a spiegare che lui non vuole essere un leader. Troppo emotivo appena si avvicina in area di rigore, troppo discontinuo come fonte di gioco. Allo stesso modo il duo Kessie e Bennacer deve poter contare su qualcuno oltre al buon Tonali. Ma è sulle fascia destra il dramma dove tra Salesmaker e Castillejo non si intravvede qualità. In difesa al contrario mi sembra manchi davvero poco per fare il salto di qualità, forse solo quest'anno di rodaggio.
Insomma, sperando che l'eliminazione dall'europa league sia la porta per la Champions, credo che la dirigenza debba seriamente proseguire nel progetto giovani, inserendo però ancora talento nelle seconde linee. Pioli è bravo, l'ha dimostrato e ora oltre alla riconferma merita una rosa profonda e solida