Dopo l'entrata in vigore del Var nei maggiori campionati europei e nelle partite di champions, si possono fare alcune considerazioni.
Si può senz'altro ritenere positiva l'introduzione del Var, in quanto ha ridotto gli errori arbitrali e contenuto le polemiche degli addetti ai lavori, con una maggiore accettazione delle decisioni arbitrali.

Si possono però rilevare alcuni malfunzionamenti e situazioni da meglio definire; al di là di alcuni errori clamorosi, (ad esempio il famoso rigore per "fallo di petto" anzichè di mano, concesso in Fiorentina-Inter, sul quale non si può che deplorare l'evidente errore e invitare ad una maggiore attenzione gli arbitri) credo si debba intervenire per meglio definire il campo e le modalità di intervento del Var in alcune situazioni particolari: ritengo che il Var dovrebbe intervenire solo in caso di EVIDENTE errore dell'arbitro di campo e non per effettuare valutazioni che sono difficili anche al replay, in particolare il Var non dovrebbe intervenire per valutare l'entità di un contatto o di una spinta, ma dovrebbe richiamare l'attenzione dell'arbitro solo se riscontra un EVIDENTE fallo non rilevato. Nel campionato italiano, invece, abbiamo spesso visto il Var richiamare l'arbitro per valutare l'entità di un contatto e questo non è valutabile al video, vale di più l'impressione che si ha ad occhio nudo.

Un'altra importante chiarificazione va effettuata sulla possibilità di retrodatare l'intervento del Var; esempio paradigmatico il rigore concesso alla Fiorentina nell'incontro con la Spal, con intervento decisivo del Var che è avvenuto dopo che sugli sviluppi dell'azione successiva al fallo non fischiato nella propria  area, la Spal aveva realizzato una rete, poi annullata per assegnare il rigore alla Fiorentina. Credo che questa metodologia sia inaccettabile; se il Var rivela un evidente fallo da rigore deve chiedere all'arbitro di interrompere subito il gioco, in caso contrario le azioni successive debbono rimanere valide; non si può intervenire dopo tanto tempo e annullando un fatto importante come la realizzazione di un gol.

Un evento simile e gestito in maniera fortunatamente diversa (e corretta a mio modo di vedere) è avvenuto in Champions League durante Juventus-Atletico Madrid: nell'azione precedente il primo gol juventino, un difensore dell'Atletico ha colpito la palla con la mano nella propria area, con un intervento scomposto (braccio discosto dal corpo), non rilevato dall'arbitro; nel lungo prosieguo dell'azione, senza interruzioni, è avvenuto il cambio di campo e il cross di Bernardeschi per il colpo di testa vincente di CR7. Il Var non è (giustamente) intervenuto; se si fosse comportato come il Var di Spal-Fiorentna, avrebbe richiamato l'attenzione dell'arbitro per far concedere il rigore alla Juve con conseguente annullamento della rete (assurdo!!).

Un altro episodio particolare in Parma-Genoa, risolta da un gol del Parma su azione di calcio d'angolo. Il Var ha richiamato l'arbitro per valutare un possibile fallo di mano sul gol, che il Direttore di gara  ha ritenuto  non sussistere confermando il gol; incidentalmente però in quel frangente si rilevava chiaramente che il corner da cui è scaturito il gol era inesistente, nonostante ciò la rete del Parma non è stata annullata; perchè? Se l'arbitro avesse rilevato un fallo nell'azione precedente il gol, lo avrebbe annullato; perchè invece se rileva un evidente errore nell'assegnazione del corner non annulla la rete? Dove sta la differenza?

Credo che questi aspetti vadano uniformati, chiariti,  regolamentati e ben spiegati agli addetti ai lavori e agli spettatori, con tanto di motivazioni per una scelta o per l'altra.