Dialogo fittizio tra Indaco32 e Sarri suddiviso in due tempi: 12 mesi prima e alla data odierna

12 mesi prima

"Maurì, dimmi tutto"

"Indaco, io… ti devo rivelare una cosa"

"Cosa? Non tenermi sulle spine!"

"Io… intendo accettare la proposta della Juventus"

"Va beh, dove sono le telecamere? Si tratta di una candid, vero?"

"No, Indaco, non sto scherzando. Un’occasione così è irripetibile"

"Guarda, io ti capisco, sia ben chiaro. Dico sul serio. Ti direi: vai e provaci. Tenta l’avventura. La Juve, però… no, Maurì. Siete incompatibili, lasciatelo dire"

"Ma perché? Perché mi dici questo?"

"No, aspetta, non fraintendermi. Non sto dicendo che non te la meriti. Dico che… che siete due mondi opposti. Tu credi che potrai andare in panchina con la tuta? Non se ne parla, Maurì. Devi avere una certa etichetta. Secondo te potrai fare le conferenze utilizzando parolacce o 'grattandoti' se pensi che ti stanno gufando? Non esiste!"

"Sì, ma…"

"Non ci sono 'ma'. Io non ti sto dicendo che non meriti una big, anzi. Il Napoli che hai allenato e lo stesso Chelsea sono degli autentici squadroni. Quindi, ci mancherebbe. Solo che la Juventus è tutta un'altra filosofia. Lì si aspetteranno un cambio di passo allucinante ed in tempi stretti. Te la senti di fare una magia del genere?"

"Sì, ci vorrei provare"

"Guarda, io non so cosa dirti. Se vuoi rientrare in Italia, perché non accetti la proposta della Roma o magari del Milan? Con tutto che sai bene quanto io sia interista e mai vorrei che un top come te andasse sulla sponda rossonera del Naviglio, ma siccome ti voglio veramente bene non mi piacerebbe vederti in una situazione pesante. Perché così succederà, fidati. Loro hanno un solo obiettivo nella testa: vincere la Champions League. E se non porterai quella dannata coppa a Torino succederà il finimondo!"

"No, no, Indaco, qui ti devo interrompere. Ho parlato con Bonucci e mi ha rassicurato. Mi ha detto di non preoccuparmi dell'Europa perché in realtà è tutta una cazzata. Abbiamo intuito male tutti. Non è vero che il grande obiettivo è la Coppa dei Campioni. Ciò che è richiesto è vincere l'ennesimo tricolore"

"Ma… ma…"

"Sì, gliel’ho chiesto anche io. Gli ho detto: 'scusa, Leo, ma acquistando CR7 e pagandolo 31 milioni di euro l’anno, sei sicuro che l’obiettivo sia lo scudetto? Non è che poi vengo lì, esco, che ne so, tipo agli ottavi di finale contro una squadra non di prima fascia, ad esempio… il Lione, e poi mi fanno un culo così?'. La comunicazione si è interrotta ma comunque lui diceva che il vero grande obiettivo è il campionato. E direi che quello lo posso conquistare, tu che dici?"

"Sì, quello lo vincerai ad occhi chiusi. Il punto è: perché? Perché vuoi davvero fare questo salto? Hai ideato un gioco che ormai ha anche un suo nome, il sarrismo, e se non lo applicherai subirai tante di quelle critiche, ma tante di quelle critiche che… oh, ti avviso, pure io non ci andrò leggero. Ti voglio bene ma io ti ho avvisato e se vai lì non è che potrò giustificarti solo perché mi hai regalato sprazzi di grande calcio quando eri in sella al Napoli"

"Indaco
, ma te la posso fare una domanda?"

"Ovvio!"

"Perché mi vuoi bene?"

"Perché… guarda, te lo dico senza filtri. Perché sei un esempio. Sei il profilo di colui che è partito dal basso, ma veramente. In molti usano a sproposito il termine gavetta. Con te, invece, è calzante. Tu sei davvero un allenatore che ha scalato le categorie, che si è speso, che ha innovato, che ha fatto dell'estetica un marchio di fabbrica. Sei una persona che dal piccolo è riuscito ad arrivare ad alzare un titolo internazionale e ad attrarre le attenzioni dei più grandi club del mondo. Quindi, sì, io ti voglio bene perché sei l'emblema di chi ha un sogno. Di chi può arrivare, con sudore e fatica, con applicazione e abnegazione, ad ottenere ciò che desidera. Ecco, semplicemente, il motivo".

"Indaco, io… ti voglio dire la verità. Ho già deciso di accettare e non tornerò sui miei passi. Allenerò Cristiano Ronaldo"

"Ti capisco, credimi. Non condivido la tua scelta ma… fai ciò che credi. Però, come ti ho anticipato, io non avrò mezze misure con te. Ti avviso. Ti scriverò una bella letterina tra qualche settimana, sappilo"

"Indaco, grazie della comprensione. Mi ha fatto piacere parlare con te"

"Vale la stessa cosa per me. La stima che ho per te è immutata. Ti voglio bene, Maurì"


Tempo presente

"Pronto, Indaco?"

"Ciao, Maurì. Come stai? Scusa ma non è una grande giornata"

"Ah, a me lo dici?"

"Ma che vuoi che sia un'eliminazione dalla Champions League? Tu non hai idea di quello che mi è successo. Ho scritto un articolo per VXL e la mia ragazza ha praticamente scoperto che fisso gli appuntamenti in base alle partite. E ora sono in difficoltà perché lunedì sera mi ha chiesto di cenare insieme e non so come fare per trovare una scusa. Gioca l'Inter contro il Bayer Leverkusen. Siamo pur sempre ai quarti di finale di una coppa europea e sinceramente non mi capita da nove anni una roba del genere. Ops, scusa… non volevo. Non era una battuta"

"Non preoccuparti. Senti, piuttosto, ma tu che ne pensi di ieri?"

"Vuoi la cruda verità?"

"Lo sai"

"Dico che è meglio che siate stati eliminati adesso. Credimi. Contro il Manchester City, con un atteggiamento del genere, non so come sarebbe andata a finire"

"Sì, ma il calcio di rigore che gli hanno fischiato era viziato da…"

"No, Maurì. Ti prego. No. Non esiste una roba del genere. Non puoi parlare di episodi arbitrali in un ottavo di finale contro una squadra che ha giocato una partita ufficiale negli ultimi quattro mesi e che l’anno prossimo non parteciperà neanche alle coppe europee. Dai, su. Io concordo, sia ben chiaro: il rigore non esiste mai e poi mai, ma non per il fallo su Higuain (a proposito, ma che gli è successo? È la brutta copia dei tempi d'oro), bensì perché Bentancur interviene dritto sul pallone. Non me ne capacito. Come non ha senso il calcio di rigore fischiato in vostro favore. Per carità, peso specifico differente, ma davvero ti vuoi attaccare a queste robe qui? Non farlo. Ammetti semplicemente la realtà: avete sbagliato la partita d'andata e anche ieri sera non siete stati brillanti. Ha giocato solo un fenomeno, la storia di questo sport. Per il resto, buio totale. E così pensavi davvero di poter vincere la coppa?"

"Dovevamo fare di più, lo riconosco"

"Ti fa onore"

"Indaco, ma secondo te, adesso, che succederà?"

"Guarda, non saprei. Troppo fresca questa eliminazione per poter parlare di ciò che accadrà. Io una mezza idea l’avrei ma voglio mantenere il segreto. Ti rivelerò tutto ma lontano da occhi indiscreti. Ricordati sempre che ti voglio bene. Chi è innamorato del calcio è innamorato di te, qualunque cosa succeda"