Piccolo confronto (impietoso) fra lo Juventino Blaise Matuidi e l'interista (forse ancora per poco) RaDja Nainggolan.

Il francese, che il mondiale lo ha giocato e pure vinto, convinto che i bambini sono il futuro, dona il premio del mondiale, mica spiccioli ma ben 400 mila euro, alla associazione che porta il suo nome che si occupa di bambini, "le tremplins Blaise Matuidi"
Intervistato, Matuidi confessa di aver fatto come Mbappè, che ugualmente ha versato interamente il premio mondiale completamente in beneficenza. Altri hanno comprato una macchina esotica, loro invece no. "E' importante fare le cose con il cuore" confessa e poi conclude dicendo che quando vede un bambino che sorride non c'è nulla che gli dia più gioa.

Dall'altra parte abbiamo Radja Nainggolan.
L'anno passato decise di festeggiare l'ultimo dell'anno alla Roma con diretta facebook tra bestemmie parolacce, sigarette e bevute ad alto tasso alcolico. Lui poi il mondiale non l'ha giocato. Fu fatto fuori dalla rappresentativa belga per i suoi comportamenti, definito più o meno velatamente, se non una mela marcia, quantomeno un elemento disturbante per il gruppo. Questi mesi all'Inter sono stati fatti più di tribune e problemi fisici che di campo in cui pochi sono stati gli acuti.
Di questi ultimi giorni la decisione di metterlo fuori rosa all'Inter per le due partite che restano da giocare nel 2018 a causa dei suoi ritardi, almeno questa è stata la motivazione ufficiale addotta.
Non a caso all'Inter è arrivato un certo Marotta. Marotta è uno che senza pensarci troppo sloggiò tranquillamente Arturo Vidal e Caceres per comportamenti poco consoni. Per Nainggolan insomma la pacchia sembra finita: o cambia o parte e non è detto che non capiti proprio nella finestra di gennaio.

Matuidi arriva alla Juve nel 2017 tra alcuni che dissentono; sarebbe dovuto arrivare un anno prima ma non se ne fece nulla. Arriva alla Juve a 30 anni compiuti ma subito si conquista il posto, la fiducia di Allegri e poi tutto il pubblico fino a diventare un perno indispensabile della macchina da guerra bianconera.

Nainggolan avrebbe potuto tranquillamente arrivare alla Juve ma quando era a Cagliari oppose il gran rifiuto. Poi a Roma divenne un simbolo dell'anti Juventinità. Tutto questo fino l'anno passato in cui è stato scaricato dopo il capodanno dalla società e dall'ambiente e ceduto a giugno per una ventina di milioni più Santon e Zaniolo da Monchi.
Come talento, il belga è sempre stato superiore al francese, Nainggolan sarebbe potuto essere un campione enorme, ma quando il talento non è assistito dalla testa questi sono i risultati.

Domanda retorica: quale esempio cari ragazzi è da seguire e quale da aborrire?

PS: Questi cose e questi confronti bisogna anche farli non sempre fare i buonisti ma prendere posizione dicendo questo calciatore è una brava persona e l'altro... puntini puntini... il tutto scritto da persona che, come testa, è MOLTO più vicino a Nainggolan che a Matuidi, infatti sono sempre in ritardo.