Dopo l'ennesimo teatrino di Immobile con la Nazionale, i tifosi si sono divisi in due categorie. Ci sono quelli che accusano Gravina, altri, invece, Mancini, tra cui, senza ombra di dubbio, mi ci metto anche io. Ho sempre pensato che Mancini sia uno che si lascia molto pilotare, anche dopo la vittoria degli europei. Dinanzi a situazioni che sono chiare e limpide, il commissario tecnico dell'Italia ha sempre fatto il finto tonto, mentre, verso altri giocatori, a lui meno congeniali, è stato sempre molto duro.
L'esclusione di Immobile, contro l'Ungheria, ad opera di Lotito, è solo l'ultima di una lunga serie. Già in altre occasioni, l'attaccante, tanto caro a Mancini, dinanzi a gare della Nazionale poco importanti, ha sempre evitato la convocazione per infortunio. Infortunio che, però, rientrava come per magia subito prima della ripresa del campionato. Ogni volta che Immobile ha saltato le gare con la Nazionale, per infortunio, ha sempre poi giocato in campionato. Mancini riguardo a tutto questo non ha mai proferito parola. Pochi giorni fa, il nostro caro commissario tecnico, dichiarava ai giornalisti che gli chiedevano dell'esclusione di Zaniolo che un giocatore deve anche voler andare in Nazionale, non una volta sì e una no! Immobile, sempre secondo lui è uno che vuole esserci sempre e, quando gioca, lo fa con estrema passione. Il riferimento di Mancini era dovuto ad una situazione in particolare, infatti, sempre per gare amichevoli, Mancini aveva diramato la lista dei convocati dove c'era Immobile, ma non Zaniolo, l'attaccante, però, in quella occasione dichiarò forfait, manco a dirlo, per infortunio e, così, Mancini ripiego' su Zaniolo.
Il numero 22 giallorosso, che si era indispettito per non essere stato convocato in prima battuta, rifiutò la convocazione. Mancini ha sempre trattato Zaniolo in modo molto duro e non credo affatto sia per un problema di comportamento. In estate, infatti, Mancini, tutto d'un tratto, aveva completamente cambiato opinione su Nicolò. Parlando, infatti, di Zaniolo dichiarava che era un modello da seguire e un giocatore da tutelare. Questo, mentre la stampa parlava di una possibile partenza di Zaniolo dalla Roma con destinazione Juve o Totthenam.
Stranamente, Mancini tornava sui suoi passi quando era, ormai, chiaro a tutti che Zaniolo non si sarebbe mosso dalla Roma. Evidentemente, i trascorsi di Mancini alla Lazio prendono spesso il sopravvento e ne indirizzano alcune scelte e, soprattutto, il modo di fare.
Dopo quest'ennesima situazione creata sempre da Immobile e dal club di appartenenza, sarei curioso di sentire Mancini. Molto probabilmente, o meglio, quasi sicuramente, Mancini non si pronuncerà affatto sulla questione e se proprio dovesse essere costretto a farlo, di sicuro, non metterà né Immobile né il suo club in cattiva luce. Qualche tifoso della Lazio ha osato paragonare Pellegrini alla sceneggiata fatta da Immobile. Capisco che abituati a vivere nell'imbroglio, facciano fatica a scindere i due casi, ma è evidente che se Pellegrini non è rimasto con la Nazionale, non è certo per l'intervento della Roma, ma per ordine dello staff medico della Nazionale. Staff medico che, invece, aveva dato parere favorevole a Immobile per la partenza.

Sinceramente sono disgustato sia dai continui sotterfugi usati da Lotito e dai suoi uomini, sia dal comportamento di Mancini che, quando si tratta di uomini della Roma è sempre molto ligio e perfetto, quando, poi, si tratta del suo pupillo va a sensazioni. Aspetto, comunque, fiducioso e curioso per la risposta di Mancini. Mi voglio augurare che la stampa incalzi il commissari tecnico sull'accaduto, sempre che dalla stanza dei bottoni, dove Lotito è molto presente non arrivi l'ordine di silenzio assoluto. D'altronde, trattandosi di Lazio non sarebbe una novità, visto che insabbiamento è patteggiamenti sono all'ordine del giorno!