Pensavo di aver raggiunto l’apice dell’intolleranza con l’insopportabile presenza, protratta oltre allo sfinimento, di Adriano Galliani.
Ieri sera Li Yonghong è riuscito a superarlo nella quota di nausea che mi ispira.

Il non imprenditore, infatti, sembra aver respinto per l’ennesima volta l’offerta di Commisso, che, inferocito, è ormai entrato nell’ordine di idee di mollare tutto.
Ne’ più ne’ meno della totale non-gestione dell’ultimo quinquennio berlusconiano, riuscito nell’impresa di farsi odiare cancellando 25 anni di trionfi, siamo in mano ad un parvenu ormai detestato, che tira a vivacchiare fino ad ottobre, quando finiremo in tribunale.
Nel frattempo verrà smantellata la squadra per racimolare meno di un quarto della sciagurata somma su cui l’ectoplasma ha giocato a poker, finendo sonoramente mazzuolato!

In mezzo, ovviamente, ci sono i tifosi, spaventati, nauseati, spaesati! Eravamo ad un passo da un vero imprenditore. Ritorniamo all’agonia dell’uomo invisibile, cominciata nel 2015 con Bee!
Il tutto ad un passo dalle legnate che ci verranno inferte dall’UEFA, che, visti i fatti, o meglio il nulla di questa non proprietà, aveva ragione da vendere!
Il popolo milanista, lo dico con livelli d’incazzatura mai provati, non merita nulla di questo schifo!
I colpevoli sono due e sono precisi: l’attuale ameba e il gentiluomo che gli ha messo in mano il Milan!