Confesso che sono perplesso.
Un tempo finiva il campionato e iniziavano i “sogni” del calciomercato, consumati a ritmo di pane e Gazzetta. Da qualche anno invece noi milanisti viviamo estati confuse e tumultuose, avviliti da minacce di sanzioni e conti economici.
Di più.
A tenere banco sono le “strane” coppie che si avvicendano, manco fossero le magliette della Ferragni. Fassone-Mirabelli, Leonardo-Maldini e ora: Gian Paolo Maldini e Giampaolo Marco.
Inutile girarci intorno: sinceramente per il risanamento di un Milan così a pezzi mi aspettavo ben altro. Sarri, Conte… Non solo non sono arrivati, ma sono andati (o lo faranno a breve) a rinforzare Juventus e Inter.
Al Milan resta solo il simpatico Gianpaolo, uno abituato a navigare a metà classifica. Un “giovane” di 52 anni che fa giocare bene le squadre, salvo perdere lo stesso numero di partite che vince.
Insomma che cosa ci abbia visto l’altro Gianpaolo rimane un mistero. D’altra parte non è che i consigli di Maldini siano mai stati memorabili: vedi Castillejo.
Ho letto di tanta gente che prima si è indignata delle dimissioni di Gattuso e poi ha esultato per le dimissioni di Leonardo. Gente a cui evidentemente più che il calcio piacciono le telenovele. Con Leo sono arrivati, a gennaio, Piatek e Paquetà e probabilmente, con più calma Leo avrebbe fatto un grande mercato. Ma questo è un parere personale.
Quello che rimane un fatto è che nella stanza dei bottoni del Milan al momento abbiamo un direttore tecnico alla sua seconda esperienza e un allenatore abituato a lottare per non retrocedere. Se a ciò aggiungiamo un amministratore delegato che costa quanto un top player, non parla una parola di italiano e continua a rassicurare tutti su tutto senza fare nient’altro che mandare via gente.
A questo punto chiedo a voi: vi convincono i due Gian(m)paoli?