Ieri sera, semifinale di andata di coppa Italia tra Milan e Juventus. Se dovessi raccontavi la cronaca della partita, portandomi addosso il sentimento bianconero che provo, tra un sospiro ed un altro… Potrei conglobare il tutto in una sorta di lamentosa litania:

Oi  oi oi…!!!  Ai ai ai… !, Ma li mort….!!!, No..! Non è possibile…! Ma come si fa…! Perfino il Milan ci…Ai ai ai!! Oi oi oi e cosi via…! Per concludere a fine gara con l’ennesimo nostalgico Fiuuuuuuuu!!!

Sono rimasto indeciso fino all’ultimo se assistere alla gara oppure no, la Juve di questi ultimi tempi io non la reggo più! Sto diventando ansioso, non vorrei finire col diventare anche depresso…

L’idea che mi balza sempre più spesso alla mente è quella di chiudere un  rapporto che si sta logorando sempre più. Dare le dimissioni da tifoso, metterci un punto e dopo circa 50 anni prendermi la mia meritatissima pensione.

Ma chi glielo dice ad Enzo!? Amico carissimo con il quale, fianco a fianco, davanti ad una Tv  o sulle gradinate di uno stadio, in  tantissimi anni  ho condiviso tantissime gioie e poche delusioni seguendo la nostra amatissima Juventus.

Dopo la gara, che stavolta non avremmo visto assieme (ho levato una scusa…) non si sarebbe certo fatta attendere la sua telefonata… Come in preda ad una colica renale mi avrebbe chiesto, mi avrebbe detto e  avrebbe voluto sentire… E cosa mi sarei potuto inventare? Per me sarebbe stato anche peggio…

E allora, in attesa di potermi disintossicare finalmente e completamente, mantenere il mio ‘’segreto’’, stare al gioco ma senza disperdere troppo energie, ho  optato per una terapia ‘’conservativa’’ risparmiandomi po’: ho visto il primo tempo con l’occhio sinistro ed il secondo tempo con l’occhio destro. A metà gara mi sono anche tappato le orecchie, tante e tali sono state le scemenze che ho sentito raccontare ai due faziosi  telecronisti.  Chi erano? Non lo so, non lo voglio sapere, non ditemelo!

La prima cosa che mi è saltata all’occhio (sinistro) nel primo tempo è stato l’arrembante assalto del Milan alla porta juventina, segno tangibile e inequivocabile di un sociale in netta decadenza e che scade di livello ogni giorno di più. Un sociale dove il rispetto non si dà più neanche alle Vecchie signore… Ebbene sì… Sono passati i tempi in cui cavallerescamente ci si scansava  al passaggio della Juventus!

Non ho tenuto conto se prima di fare un tiro in porta, i giocatori della Juventus si siano passati la palla 433 volte, oppure 352 o addirittura 3421 volte.

Credo che alla base di questo fatto possa esserci un equivoco: maledetta comunicazione!
Che Sarri sia carente sotto questo aspetto è noto a tutti e lo ha ammesso lui stesso pubblicamente. Eppure a me non sembra che il neo allenatore bianconero sia cosi tanto ermetico e abbia cosi tante difficoltà a scandire il suo pensiero. Le sue parole, tra l’altro, sono sempre assecondate dal linguaggio del corpo, da significative gestualità: ispeziona il suo naso, cerca qualcosa nelle sue orecchie, accarezza la testa il collo, poi non so…L’ho sempre e solo visto in Tv  a mezzo busto… In ogni caso siamo ben distanti da un altro personaggio, l’ex allenatore bianconero Del Neri, sant’uomo  e pure anche molto loquace. Al quale però anche per inviare un semplice saluto ai suoi giocatori non bastavano due interpreti.

Credo che Sarri, pur di spiegare al meglio il suo credo calcistico ai suoi ragazzi, sia ricorso anche a qualche banale esempio, del tipo ’’Ragazzi…Voglio circolazione di palla veloce, al massimo due tocchi. Dovete immaginare di avere tra i piedi non un pallone, ma una bomba ad orologeria… Ok?‘’.
Immagino il gruppo di 20/25 giocatori  bianconeri, assiepato in campo aperto, magari tra un soffio di vento o il battere di una leggera pioggia, qualche giocatore un po' distante dal Mister, qualcuno che chiacchiera o scherza distrattamente con il compagno di fianco… Qualcun altro  che si aggiusta la crocchia o si taglia le unghie… Facile che più di qualche giocatore abbia equivocato le parole del mister, che abbia capito aglio per cipolla.

Il risultato? In campo i giocatori di Sarri non solo si scambiano molto repentinamente la ‘’bomba’’ allontanandosi e subito da essa… più spesso accade che pur di liberarsene velocemente, l’appoggiano perfino all’avversario! Non tutti poi si mettono nelle condizioni di riceverla di nuovo, anzi  più spesso tentano di confondersi  tra compagni ed avversari, perché questo non accada... Figurarsi poi se qualcuno si azzarda pure a calciarla e con forza in porta!

Non è per un caso che Pjanic sia ancora  ben lontano dal toccare i suoi 150 palloni, che Ronaldo non tiri più le punizioni, che fino all’anno scorso erano solo ed esclusivamente a suo appannaggio... Ma se Sarri per spiegare ai suoi giocatori la sua filosofia di gioco si fosse aiutato facendo un  esempio differente, che ne so, se avesse parlato di ‘’mosca cieca’’ cosa avremmo visto in campo ?


BUON SAN VALENTINO A TUTTI!