Fino a due anni fa la Juventus sembrava squadra e società irraggiungibile a tutti i livelli fino a mandare in confusione e scoraggiare un po' tutte le avversarie che anche in sede di  mercato si muovevano timidamente e al risparmio, convinte esse stesse che le sorti del campionato fossero comunque  già scritte. Società sempre in espansione quella bianconera, anche e soprattutto dal punto di vista economico, padrona del mercato e dominatrice in campo. E questo nonostante pian piano a causa di campagne acquisti poco oculate ed equilibrate la squadra cominciasse a dare segni tangibili di usura e risultasse sempre meno compatta, forte ed efficace. La dirigenza bianconera trascurava colpevolmente questo aspetto che veniva in parte celato dal'inconsistenza mostrata dalle avversarie in campo nazionale.
La triade bianconera si convinse invece che per arrivare ai massimi livelli e raggiungere il tanto agognato trofeo continentale bastasse la ciliegina sulla torta, una torta ahimè che cominciava a diventare però sempre più acidula. Fu acquistato Cristiano Ronaldo, giocatore stratosferico, azienda a se stante, per oltre 100 milioni di cartellino ed oltre 31 annuali di ingaggio netto. Cosa mai accaduta alla Juventus in oltre 100 anni di storia. L'acquisto del super fuoriclasse portoghese che nell'idea della società bianconera doveva rappresentare il là per il salto in alto definitivo e una quasi garanzia per la conquista della Champions, portò ad una serie ulteriore di errori tecnici tattici e amministrativi che hanno infilato la Juventus in una situazione illusoria ed equivoca che ha finito per smontarla pezzo dopo pezzo.

Dopo la prima stagione in Italia di questo grande calciatore e la conquista dell'ennesimo scudetto è partita l'ennesima delusione europea, i dirigenti bianconeri ancora convintissimi di poter contare su una squadra fortissima, ma allenata da un tecnico, Allegri, (5 scudi e 4 C.I. In 5 anni) a parer loro non in grado di imporle un gioco adeguato, efficace ed incisivo, dopo mille tentennamenti e tiro di bussolotti finirono per affidare il loro ''squadrone'' a Maurizio Sarri. Il buon Maurizio dopo una annata tremebonda e da batticuore, pur senza lasciare mai traccia di sé e del suo tanto decantato e sospirato gioco spettacolare, fu licenziato nonostante un altro tricolore vinto seppure molto molto stentatamente e quasi per caso. Quindi e nonostante Ronaldo, la Juventus già dall'anno scorso si è trovata per la prima volta e dopo 8 vittoriose stagioni a farsi dare del tu e a ricevere pure qualche pesante schiaffone da squadre che negli anni precedenti aveva distanziato in classifica di oltre 20 punti.  Perdeva la supercoppa, la finale di coppa Italia e mostrava segni inequivocabili di grande e grave decadimento. Finalmente la dirigenza bianconera si accorge che l'organico e la prima squadra andavano pesantemente ringiovaniti e rinforzati... Questa estate sono giunti a Torino diversi giovani ottimi calciatori. Il DS Paratici ancora una volta prepara una rosa poco omogenea e non puntellata a dovere nei ruoli chiave .Il presidente Agnelli, stavolta per proprio conto, decide di affidarla ad Andrea Pirlo che si inventa allenatore proprio di lì a poco...

Ed eccoci ad oggi... Con la Juventus quarta in classifica dopo 8 giornate di campionato e a 6 punti dalla vetta. In Champions un sorteggio molto benevolo le consente già con due turni di anticipo di accedere alla fase successiva. La squadra bianconera cede per la prima volta e ufficialmente il ruolo di favorita per la conquista dello scudetto, perde la leader schip in campo nazionale, viene umiliata dal Barcellona nella partita di andata di Champions, sia nel risultato che sopratutto nel gioco. In campionato vince una partita a tavolino, pareggio stentato a Roma con i giallorossi, solo due punti nelle due partite con le neopeomosse Crotone e Benevento, altro pareggio con Lazio e Verona...
Una squadra svagata senza mordente che si muove come quando in panchina c'era Allegri, come quando c'era Sarri e cioè sempre allo stesso modo, ma senza giocatori di forte personalità come Mandzukic,Chiellini,Barzagli,Lichtsteiner, il giovane Vidal... Senza la copertura tattica di Allegri o la ''pazzia'' di Sarri. È la Juve di Pirlo, un groviglio di giocatori, una formazione base ancora da scoprire e individuare, una giostra di giocatori messi un po' alla rinfusa provati e rimossi, mischiati a giovani della primavera... Era auspicabile attendersi un gioco da questa giostra rotante? Oppure compattezza? Carattere? Convinzione? Amalgama??!!
Cosa sperare ancora? 
Che ci si rimbocchi le maniche da subito perché è tutto o quasi da rifare. 
Intanto provare ad arrivare tra i primi 3 o 4 è e non sarà semplice...
È auspicabile che ci si orienti il prima possibile su una formazione base che possa dare affidabilità e  una certa continuità di risultati. A mio modesto avviso la formazione base più affidabile che Pirlo può mettere in campo oggi è più o meno la seguente:
Buffon - Danilo - A Sandro
Demiral- De Ligt
Rabiot - Bentancur - McKennie
Cuadrado - Morata - Ronaldo

Nel frattempo occorre organizzarsi alla grande e da subito per il prossimo anno.
Agnelli deve affidarsi a collaboratori diversi e di livello. Non ho dubbi: via Paratici, dentro Sartori oggi DS atalantino. Via Nedved dentro Del Piero.
Della rosa giocatori attuale devono diventarne perni: Szczesny, Demiral, De Ligt,Rabiot,Chiesa,Morata,Kulusevski cui aggiungere a tutti i  costi Haaland e Scamacca in attacco,Hateboer,Romero e Spinazzola in difesa e due centrocampisti di grande spessore tecnico, fisico e dotati di notevole personalità che Sartori sono certo saprà individuare.
Nessun dubbio sull'allenatore cui affidare la squadra: Roberto Mancini! 
Con la speranza che in un anno o due lo scudetto possa nuovamente poggiare sulle maglie bianconere juventine...