Inter batte Juventus 2 a 0 e sollevarsi dal letto la mattina dopo non deve essere stato facile per i numerosissimi fans bianconeri.
Quella dell’altra sera non è stata solo una sconfitta, è stata una sentenza: quest’anno la Juventus di Pirlo per la prima volta dopo 9 anni di assoluto dominio in campo nazionale non reciterà più un ruolo di primo piano nel nostro massimo campionato.
Per noi tifosi bianconeri non è facile accettare questa nuova, inusuale e scomodissima situazione. Il ruolo di comparsa non fa per noi, abituati come siamo ormai da troppo tempo a vincere a mani basse, pensare in grande e a puntare alla grandissima. Eppure la sconfitta subita l’altra sera non si può dire che sia giunta come un fulmine a ciel sereno, segnali di evidente disagio/declino la squadra bianconera già li aveva manifestati a più riprese sia in questa stagione che in quella precedente. Nel frattempo il ‘’rumore del nemico’’ è diventato sempre più insistente sempre più forte.

L’altra sera mister Conte, allenatore dell’Inter ai microfoni di Sky ha affermato che il gap esistente da tempo tra la Juventus e tutte le altre squadre italiane, Inter compresa, non è stato ancora colmato. Conte è stato sincero se come credo si riferiva all’organizzazione societaria bianconera che indubbiamente è di prim’ordine, alla sua potenza economica che non ha eguali in Italia potendo anche contare, a differenza di tutte le altre società italiana, su uno stadio di proprietà, ad un organico giocatori di valore assoluto che non ha eguali, il più forte e completo di tutta la serie A.
Se invece andiamo a verificare in che modo tutto questo ben di Dio sia stato tradotto quest’anno in termini di risultati sul campo, ci rendiamo facilmente conto che partita dopo partita, batosta dopo batosta, la Juventus attuale quel gap a favore se lo è annullato da sé, e tutt’oggi squadre come Milan, Inter, Napoli, Atalanta, Lazio e forse perfino la Roma… le sono tutt’altro che inferiori.
Quel famoso gap sicuramente esisterebbe ancora e sarebbe pure molto consistente se paragonassimo le squadre suddette alla Juventus dell’altro ieri quella di Allegri… Nessuna di queste ottime squadre infatti si è nemmeno avvicinata ai livelli di quella Juventus che fu fino a solo due anni fa… Squadra buldozer compatta solidissima impenetrabile che ogni anno e immancabilmente già ai primi mesi dell’anno faceva terra bruciata attorno a se e metteva in cassaforte lo scudetto…

Il Milan è un bel complesso di giovani, gioca un ottimo calcio totale, guidato, sorretto e trascinato dal carisma inconfondibile di un campione assoluto nonché oramai 40enne che risponde al nome di Ibrahimovic. Pensate, il Milan questo mese ha pensato di rinforzare il suo organico acquisendo le prestazioni del guerriero Mario Mandzukic, giocatore straordinario al quale la Juventus l’anno scorso ha dato inspiegabilmente il benservito… Il Milan a mio modesto avviso è tutt’oggi il favorito nr. 1 per la vittoria in campionato.

L’Inter è una buona squadra, la sua stagione finora non è stata esaltante, fuori dalla Champions e dall’Europa con la coda tra le gambe, seconda in campionato e con la presunzione di sentirsi già prima da diverse, troppe settimane. Una squadra che si esprime al meglio soprattutto in contropiede. Squadra poco equilibrata, segna tanto ma subisce non poco. La netta vittoria sulla Juventus non deve esaltare troppo i sostenitori nerazzurri… L’inter ha vinto solo una partita contro una squadra psicopatica, sesta in classifica e a 10 punti dalla vetta. Una squadra non squadra che ha pareggiato a stento con Crotone, Benevento, Verona, che in casa le ha buscate di brutto (0a 3) da una Fiorentina impelagata in zona retrocessione e che l’altra sera a Napoli è stata sepolta di gol (6 a 0).

La Lazio è squadra collaudata da almeno tre anni, una organizzazione di gioco eccellente superiore a quella dell’Inter, come i nerazzurri predilige il gioco di rimessa. Rispetto all’Inter ha un organico meno completo e meno valido. Può ambire a vincere il campionato

L’Atalanta, splendida realtà del nostro calcio ormai da qualche anno. Trascinante, travolgente, spesso stupefacente. Forse la squadra più difficile da contrastare per chiunque…, ha tutte le potenzialità per arrivare ovunque, eppure per un motivo o per un altro questo squadrone sfiora senza mai cogliere il bersaglio. Sarà sempre così? Gli orobici stanno risalendo la china velocemente e rimangono squadra da primato.

Il Napoli è tra le squadre più complete più ben amalgamate dell’intera Serie A. E’ una squadra può far tutto e arrivare ovunque ed è pure molto spettacolare. La prima squadra è eccellente, la rosa giocatori potrebbe essere migliorata in quantità e in qualità. Finora i partenopei hanno dovuto fare i conti con qualche infortunio di troppo e far fronte a diversi casi di positività al covid e non sempre la ASL ci ha potuto mettere una pezza… Forse per questo motivo la squadra napoletana è incappata in qualche inattesa battuta a vuoto. Il Napoli non è distante dalla vetta, il torneo è molto equilibrato e può giocarsi tranquillamente le sue chance per la vittoria in campionato.

Infine la Roma, che al momento non meriterebbe di essere accostata alle squadre appena elencate, troppo altalenante il percorso fatto finora dai giallorossi, forti con le deboli e deboli con i forti… Eppure questa squadra seppure a tratti ha mostrato un gioco travolgente bellissimo ed efficace. La sensazione è che la Roma stia percorrendo un cammino molto interessante e che tra alti e bassi potrebbe condurla presto a proporsi protagonista assoluta nel nostro campionato.
Queste sono le squadre che certamente balleranno attorno allo scudetto... e se lo contenderanno tutte fino alla fine.
Se manca il gatto, i topi ballano…

Dicono tutti che gatta Juve con l’organico strepitoso che si ritrova debba considerarsi la favorita per il titolo almeno finché la matematica non le toglierà ogni speranza… Memori forse di una fantastica cavalcata che nel 2015 porto la Juventus a recuperare dalla 12esima posizione al primo posto e quindi alla conquista dell’ennesimo titolo nazionale.
Forse ricordando l’esito di quel campionato nel quale ad un certo punto un po' tutti esclusero la Juventus dalla lotta per lo scudetto, tanti tifosi milanisti l’altra sera hanno sperato che il mach clou di San Siro tra gli odiati cugini interisti o e la Juventus potesse terminare in pareggio o addirittura con il successo dell’Inter…
Per lo stesso motivo quei topolini che ballano attorno allo scudetto ad ogni piccolo sobbalzo arrestano la loro danza e si guadano attorno… non si sa mai che il gatto dagli artigli cosi potenti e affilati non si svegli ancora…
Ma non sarà cosi, se la Juventus non si è svegliata l’altra sera quando mai potrà farlo ancora? La Juventus forse non così ‘’Piccola e fragile’’ come direbbe Drupi, e neppure ‘’Brutta senz’anima‘’, come ci suggerirebbe Riccardo Cocciante, sicuramente non è più quel ‘’Il cobra’’ decantato mille e più volte dalla splendida Donatella Rettore.

L’altra sera dopo sconfitta subita con l’Inter ho atteso fino a tarda ora per sentire in diretta le impressioni il parere di Pirlo in merito alla prestazione della sua squadra. Non lo farò più. Pirlo ha ripetuto le stesse parole gli stessi concetti ha fatto le stesse considerazioni espresse altre volte dopo prestazioni poco lusinghiere da parte della sua squadra: ‘’manchiamo di attenzione, di personalità , abbiamo sbagliato l’approccio alla gara, siamo stati timorosi... abbiamo avuto paura…’.’
Ma ha paura di che? Di cosa? Mi chiedo io...!
Pirlo prima della gara contro l’Inter: ‘’I nerazzurri sono squadra molto pericolosa nelle ripartenze, abbiamo studiato a fondo e minuziosamente la fase difensiva per cercare rintuzzare i loro contropiede’’.
Pirlo dopo la gara contro l’Inter: ’’Abbiamo preparato la gara curando talmente tanto la fase difensiva che i ragazzi si sono concentrati soprattutto su quella e al punto da trovare difficoltà e timore ad uscire nella loro metà campo… Quando lo abbiamo fatto, lo abbiamo fatto male e ci hanno puniti’’.
Da queste affermazioni che non riporto testualmente ma riassunte per concetto a me sembra che le cose siano finalmente molto chiare: o le teorie di gioco che Pirlo vuole trasmettere ai suoi giocatori sono errate, inefficaci o troppo complicate per essere apprese nella giusta misura e appieno, o i suoi giocatori non sono in grado di poterle mettere in pratica.
Una cosa è certa e la possiamo constatare gara dopo gara: la Juventus non ha assimilato alcuno schema di gioco valido ed è in confusione totale Questo è il motivo per il quale i giocatori bianconeri scendono in campo incerti, insicuri e senza convinzione.
In pratica dopo 18 gare di campionato siamo punto e a capo! E’ impensabile che ancora oggi la Juventus venga buggerata sistematicamente in contropiede e che a fronte di questo grosso problema non si siano trovate ancora valide contromisure, che la fase difensiva sia affidata fondamentalmente al caso o alla buona sorte, che la fase di impostazione continui ad essere lenta, indecisa, macchinosa, che il pressing sul portatore di palla venga attuato solo a tratti e non da tutti…
Qui non si tratta di mancanza di orgoglio o di garra da parte dei giocatori e non sono affatto convinto che con atleti del calibro di Mckennie, Rabiot, Bentancur, Arthur, certamente non dei bidoni, non si riesca a sistemare un centrocampo di livello in grado di tener testa a quello interista che allinea un qualsiasi Brozovic, un fu Vidal ed il pur bravissimo Barella…
Il problema da parte dei giocatori bianconeri credo consista principalmente nella ‘’paura‘’ di non riuscire a mettere in pratica un gioco, una fase tattica che evidentemente non hanno capito o che non si sentono in grado di poter attuare. Non è escluso che questi schemi che Pirlo vuole inculcare siano soprattutto teorici ma poco pratici, realizzabili ed efficaci. In poche parole o la prosopopea che Pirlo si porta appresso dalle sedute di Coverciano è bella solo da raccontare oppure i giocatori della Juventus sono tutti delle teste di legno….
E non è che Pirlo in campo sembri dannarsi l’anima a suggerire a correggere la posizione dei suoi giocatori... e fare in modo che la sua idea tattica venga attuata nel miglior modo possibile…
Nel secondo tempo contro i nerazzurri per lunghi tratti si sono visti Chiesa e Kulusesky pestarsi i piedi sulla fascia destra… Dov’era il dirimpettaio centrocampista juventino di Vidal quando il cileno ci ha infilato la porta con un colpo di testa? Il buon Arturo alto appena 1,75 m. che salta meglio e più in alto di Bonucci, Danilo e Chiellini… Da non credere! Dov’era il centrocampista bianconero che si sarebbe dovuto opporre a Barella quando il giocatore sardo si è trovato liberissimo a centrocampo per poi volare in contropiede e segnare il raddoppio interista? Da dove nasce e chi ci da gas a questo caos tattico?
I problemi di carattere tattico della Juventus sono talmente macroscopici che sarebbe stupido e fuorviante provare a giustificare la sconfitta dell’altra sera attribuendone la causa alla mancanza di quattro giocatori titolari, poco utile anche voler discutere sulle scelte giuste o sbagliate operate dall’allenatore nel momento in cui ha sceglie l’11 da schierare in campo.
Non c’è dubbio che Pirlo debba sempre poter schierare la migliore formazione possibile, soprattutto in una partita decisiva come quella contro l’Inter, nella quale carisma, esperienza, storia e senso di appartenenza di alcuni giocatori possono essere determinanti.
Tutto è opinabile… ma l’altra sera pur avendo grande stima e fiducia in Schesny, io in porta ci avrei messo Buffon. Non avrei rinunciato assolutamente all’apporto di Demiral giocatore di grande temperamento, gran combattente, veloce e formidabile nel gioco aereo. Avrei schierato il turco al fianco di Chiellini oppure al posto di Frabotta al quale avrei preferito anche Bernardeschi. Sulla fascia sinistra sulla corsia di Hakimi ci avrei piazzato Chiesa… Mai avrei rinunciato a Kulusesky che attualmente attraversa un invidiabile stato di forma. McKennie lo avrei impiegato da subito perché giocatore imprescindibile nell’attuale centrocampo bianconero.
Considerazioni queste che comunque lasciano il tempo che trovano… La Juventus ha un organico talmente forte ed eccezionale che qualsiasi alternativa alla fin fine non può risultare che valida.
Il problema di base ripeto ancora una volta è un altro.
Al momento la Juventus sul campo si muove con una tattica che definirei ‘’O la va o la spacca…!’’ o se preferite …’’Lascia o raddoppia…’’ La squadra tenta di far male all’avversario portandosi nella sua meta campo, si avvicina spesso titubante e con molta lentezza ed è per questo che quasi mai riesce a trovare un’area che non sia affollata e poco penetrabile. Da lì un susseguirsi di passaggi laterali, mai che si tenti la conclusione da fuori… Se si perde palla si cerca di recuperarla prima possibile e poiché la precisione nei passaggi da parte dei giocatori juventini lascia spesso a desiderare, il recupero di ogni pallone comporta un notevolissimo dispendio di energie. Per questo la squadra bianconera ultimamente esegue sempre meno frequentemente il pressing sull’avversario portatore di palla. Avversario che se è ben organizzato al contropiede può determinare seri danni alla difesa juventina che quasi si trova pronta e organizzata a rintuzzare queste ripartenze.

Siamo arrivati al punto che pronosticare con convinzione la vittoria della Juventus è diventato un lusso che noi juventini non ci possiamo più permettere. Qualsiasi partita e con qualunque avversario la possiamo vincere, perdere o pareggiare. Il risultato della gara rimarrà sempre in bilico e non ci sentiremmo sicuri di vincere neanche se ci trovassimo a condurre per 2 a 0 e a 30 minuti dal termine della gara.
A determinare il risultato finale delle gare nelle quali è impegnata la Juventus di oggi concorrono principalmente due soli fattori: prodezze da parte dei tanti fuoriclasse Juventini e scemenze, errori che scaturiscono da una sistemazione tattica bianconera sempre incerta ed emozionante.

Mi spiace! Ammetto l’errore di aver esaltato perfino oltremisura in un precedente articolo le doti e il lavoro svolto finora da Andrea Pirlo alla Juventus... In questo periodo di alti e bassi mi sono fatto trascinare dalla voglia di aggrapparmi a tutto ciò che di positivo mi sembrava di aver colto nel lavoro di Andrea, al quale auguro il mrglio anche in ambito professionale. Non voglio nel frattempo commettere lo stesso errore all’incontrario. Certo non può ne deve essere una vittoria o una sconfitta in più o in meno ad indirizzare una opinione o farla cambiare… Ma il quadro della situazione oggi appare sicuramente molto più chiaro per un solo ed unico motivo: ci troviamo esattamente nella stessa situazione in cui ci siamo trovati ad inizio stagione e le parole di Pirlo dopo ogni partita sono esattamente le stesse che ci ha riferito allora. NULLA e’ CAMBIATO.
Se nulla è cambiato dopo 18 giornate di campionato i problemi sono rimasti gli stessi di inizio stagione senza che nel frattempo ci sia stato alcun miglioramento, c’è forse motivo di credere che le cose possano migliorare più avanti? Molto ottimisticamente direi proprio di no…
Provo a porre due quesiti ai quali credo di poter dare io stesso due risposte certe: se da questa estate sulla panchina bianconera si fosse accomodato Antonio Conte, oggi la Juventus si troverebbe nell’attuale posizione di classifica? E soprattutto, la sua Juve avrebbe tutte le amnesie i tentennamenti e le insicurezza mostrate finora?
Se due anni fa la dirigenza bianconera avesse confermato il tanto bistrattato fautore del non gioco (bistrattatissimo anche da me… non mi tiro indietro…) Max Allegri, oggi la Juventus avrebbe un gioco, oppure brancolerebbe nel buio come ora?… E soprattutto, in testa alla classifica ci saremmo noi oppure il Milan?