Una delle domande frequenti che i calciofili si chiedono è dove possa arrivare l'Inter di Antonio Conte.
I più scaramantici si nascondono dietro un "la Juve è troppo forte, lavoriamo per gli anni a venire", i temerari si buttano decisamente sul sogno scudetto, in mezzo fermenta un popolo che sotto sotto inizia a crederci.

Non mi piace scrivere senza dati alla mano, lo ritengo un esercizio futile. Di conseguenza ho provato a paragonare l'Inter di Conte alla Juve... dello stesso Conte. Perché? Per almeno tre ragioni: 
1) stesso allenatore, stessa filosofia e stesso mudulo di gioco;
2) organigramma societario simile (presidente-proprietario, Marotta AD, direttore sportivo);
3) situazione calcistica simile (anni senza vittorie, ma grande ambizione di tornare ad alzare trofei).

Ebbene, su quale stagione bianconera soffermarsi per il confronto? Conte rimane alla Juve dal 2011 al 2014, vincendo 3 campionati di fila e 2 supercoppe italiane. Il primo anno, tuttavia, quella Juventus (imbattuta per l'intera stagione) non partecipa alle coppe europee, questa Inter sì.
E la fatica, avendo una rosa comparabilmente corta in entrambi i casi, grava certamente di più sugli effettivi nerazzurri. Di conseguenza, scarterei il 2011/12.
Il 2012/13 vede la Juve impegnata su tre fronti - campionato, Champions' e coppa Italia - e si può dire che li onori tutti quanti: vittoria dello scudetto, quarti di Champions' contro un ingiocabile Bayern destinato a vincere il triplete, semifinalista di coppa Italia, vincitrice della supercoppa italiana. Unica riserva: la squalifica comminata allo stesso Conte per omessa denuncia (4 mesi).
Il 2013/14 è l'ultima stagione di Conte alla Juve, prima del burrascoso addio. Terzo scudetto consecutivo con tanto di record di punti (102), eliminazione precoce dalla Champions' ai gironi, semifinalista di Europa League, eliminazione ai quarti di finale di coppa Italia, vincitrice della supercoppa italiana. La scelta, dunque, dovrebbe ricadere su una delle due ultime annate per poi confrontarla con l'attuale esperienza in nerazzurro.

Benché l'Inter abbia un piede fuori dalla Champions' (come la Juve 2013/14) e Conte non sia attualmente sottoposto ad alcuna restrizione per squalifica, trovo più verosimile analizzare il 2012/13. Infatti nel 2013/14 la Juve era già assurta a una dimensione di indiscussa predominanza in Italia (e quest'Inter ne è ben lontana) ed era guidata da una dirigenza (Agnelli-Marotta-Paratici) ben affiatata da tre anni di costruzione tecnica ed economica. Marotta si è insediato all'Inter da meno di un anno e il feeling con il mondo nerazzurro è ancora tutto da creare.
Ultima ma non ultima: i 102 punti in campionato rappresentano un unicum, non solo in Italia, che difficilmente rivedremo.

Le analogie tra la Juventus 2012/13 e l'Inter 2019/20 sono parecchie, al di là della guida tecnica e dell'amministratore delegato.

Formazioni (tra parentesi l'età dei giocatori):

Juventus 2012/13 (3-5-2): Buffon (34); Barzagli (31), Bonucci (25), Chiellini (28); Lichtsteiner (28), Vidal (25), Pirlo (33), Marchisio (26), Asamoah (24); Giovinco (25), Vucinic (29). Allenatore : A. Conte.

Inter 2019/29 (3-5-2): Handanovic (35); Godin (33), De Vrij (27), Skriniar (24); Candreva (32), Sensi (24), Brozovic (27), Barella (22), Asamoah (31); Lautaro M. (22), Lukaku (26). Allenatore: A. Conte.

Interessante il raffronto sull'età media delle due rose titolari: 28,0 quella della Juve, 27,54 quella dell'Inter. L'età media tra i reparti è ancora più ravvicinata: un solo anno di differenza tra i due portieri a vantaggio di Buffon, stessa età media delle difese (28), stessa età media dei centrocampi (27,2), un po' più giovane l'attacco dell'Inter (24 vs 27).

E veniamo ai risultati sul campo.
Alla dodicesima giornata della Serie A 2012/13 la Juventus si trovava in testa con 31 punti, frutto di 10 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta.
L'Inter nel 2019/20 alla dodicesima giornata si trova seconda con... 31 punti, derivanti da 10 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta. L'unico passo falso della Juventus avvenne l'undicesima giornata, il 3 novembre 2012, in casa contro l'Inter (1-3, prima storica sconfitta allo Stadium).
La settima giornata dell'attuale campionato vede l'Inter inchinarsi a San Siro di fronte alla Juve di Sarri (1-2), il 6 ottobre. Simile anche il computo delle reti: 29 gol fatti e 9 subiti (+20 dr) per quella Juve, 26 gol fatti e 12 subiti (+14 dr) per questa Inter.

Passiamo al tasto dolente: la Champions'.
L'Inter si trova attualmente terza nel girone con 1 vittoria, 1 pareggio e 2 sconfitte, dietro a Barcellona (8 punti) e Borussia Dortmund (7).
La Juve 2012/13, dopo la quarta partita europea, si trovava allo stesso punto: terza (Šachtar e Chelsea 7 punti, Juve 6). Entrambi i gironi hanno una 'cenerentola': lo Slavia Praga per l'Inter, il Nordsjælland per la Juve. E in entrambi i casi le due squadre 'contiane' vi hanno pareggiato (Inter-Slavia Praga 1-1, Nordsjælland-Juventus 1-1). A chi dovesse apostrofarmi affermando che quel girone per i bianconeri era più agevole rispetto a quello nerazzurro, rispondo che il Chelsea all'epoca era campione uscente della Champions' 2012 e lo Šachtar una signora squadra.

Fatto il raffronto, azzardiamo una previsione.
La Juventus 2012/13 vinse il campionato con 87 punti (27V, 6N, 5P, 71 GF, 24 GS, +47 DR) e +9 di vantaggio sulla seconda classificata, il Napoli. Divenne matematicamente campionessa la 35esima giornata. I bianconeri hanno trionfato nel torneo casalingo per otto anni fila con una media di 90,875 punti a campionato (ne sarebbe bastato uno solo in più per avere una media perfetta di 91), mentre i primi tre anni di Conte la Serie A fu conquistata rispettivamente con 84, 87 e 102 punti (media: 91).
Nella stagione 2012/13, quella presa in esame, una Juventus già scudettata perse punti le ultime due giornate pareggiando in casa col Cagliari (1-1) e perdendo a Genova con la Sampdoria (3-2).
E' verosimile pensare che in un arrivo non così comodo e scontato quella Juve avrebbe potuto superare il muro dei 90 punti, cosa che personalmente mi aspetto da questa Inter. La differenza la fa l'avversario: il Napoli di Mazzari non impensierì mai davvero la Juve per la vittoria finale, mentre l'Inter quest'anno parte come sfidante. La Juventus in soli tre casi su otto è stata spinta da un avversario a dare il meglio di sé in campionato: il Milan nel 2011/12 (classifica finale: Juve 84, Milan 80, con i bianconeri che non persero neppure una partita su 38 giocate), la Roma nel 2013/14 (Juve 102, Roma 85, ma non inganni il divario: la Roma premette sull'acceleratore fino alla fine e perse le ultime tre di fila solo a giochi fatti) e il Napoli di Sarri nel 2017/18 (Juve 95, Napoli 91). In due casi su tre c'era Conte ad allenare la Juve. Dunque, alla 38esima giornata della stagione 2019/20 potremmo trovarci di fronte a questa classifica: Juve 90-95 punti, Inter 90-92 punti. Lo scarto potrebbe essere minimo, non superiore ai 4-5 punti

Seconda previsione: la Champions'. Qui sono meno avvezzo ai pronostici, anche perché rimangono solo due partite, ergo l'esito è aleatorio. La Juventus 2012/13 concluse con due vittorie: 3-0 in casa col Chelsea e 1-0 in trasferta in Ucraina, passò il girone come prima a 12 punti, davanti a Šachtar (qualificata) a 10 e Chelsea a 10 (retrocessa in Europa League, che poi avrebbe vinto). Nordsjælland ultimo con un solo punto. Quella Juve avrebbe passato agevolmente gli ottavi contro il Celtic Glasgow (3-0 in trasferta, 2-0 in casa) per poi arrestare la propria corsa ai quarti contro un immenso Bayern Monaco (doppio 2-0 per i tedeschi), capace addirittura di rifilare 7 gol in due partite al Barcellona in semifinale e di vincere il triplete. L'Inter può imitare la Juve e passare almeno i gironi? La situazione in questo caso è un po' più complicata, ma non impossibile. Azzardo: i nerazzurri vincono a San Siro contro il Barca, le cui performances sono piuttosto infelici lontano dal Camp Nou, tuttavia potrebbe non bastare. Molto dipenderà dal risultato dell'Inter contro lo Slavia Praga, squadra meno 'materasso' di quanto ci si aspettasse, e dallo 'schizofrenico' Borussia Dortmund, in grado di annientare Handanovic &c. in soli 45 minuti e di farsi umiliare 4-0 dal Bayern pochi giorni dopo.
La butto lì: l'Inter passa il turno da seconda

Ricapitolando, la stagione dell'Inter 2019/20 potrebbe essere così:

- 1° o 2° posto in campionato;

- 90-92 punti in campionato;

- max 4-5 punti di differenza tra la vincitrice dello scudetto e la seconda classificata;

- passa i gironi in Champions' da seconda;

- non va oltre i quarti in Champions'.