Mentre la serie A torna nuovamente ai nastri di partenza, facendo registrare le vittorie della Juventus e del Napoli, e l'Italia piange i morti dovuti al crollo del ponte Morandi a Genova, nella serata di ieri si è consumato un fatto che ha causato un morto importante: la pubblica dignità.

La curva nord, casa e luogo di proliferazione degli ultrà laziali, ha diffuso, a mezzo di volantini posati sui seggiolini di quel settore dello stadio, una sorta di vademecum su chi deve occuparli. A meno che non si parli di donne, ovviamente, loro fuori.

No, non si tratta di una allucinazione dovuta al caldo opprimente, è proprio così: se sei donna, in curva non ci puoi stare, lo dicono gli ultrà. E no, la visione di Ritorno al Futuro non ha distorto il continuum tempo-spazio teletrasportandovi nel 1955, anche perché allora non esistevano gli ultras come oggi li conosciamo. Tutto questo è accaduto nel 2018, nella serata di ieri.

E che cosa dice il comunicato? Vediamo di analizzarlo:

1) "La Nord per noi rappresenta un luogo sacro.". Giusto, il luogo sacro non è lo stadio intero, dove gioca la squadra che, tecnicamente, si dovrebbe tifare: il luogo sacro è solo "La Nord". Come se un prete dicesse che il luogo sacro non è la chiesa, ma solo l'altare, perché la messa la officia lui in quel punto. Poi certo, le bombe carta, i fumogeni e i cori beceri cozzano un pò come pratiche abituali in un luogo sacro, ma del resto, non è forse vero che la sacralità è soggettiva? ;

2) "Un ambiente con un codice non scritto da rispettare.". Sulla falsariga del Regno Unito, anche la costituzione ultras non è in forma scritta, o meglio, la regolamentazione dell'area interessata. Pertanto, a rigor di logica, anche il papello ultrà non vi dovrebbe rientrare, e andrebbe ignorato. O essendo in forma scritta conta come una sorta di sotto-ordinamento e pertanto avente, in una accezione squisitamente ultrassiana, forza di legge? Come sempre, le leggi e i regolamenti non sono mai una materia facile alle quali approcciarsi. Che poi, gli ultras delle leggi se ne fregano, quindi un ultrà che non dovesse rispettare il regolamento verrebbe trattato con disprezzo? Anche se è una disobbedienza a una legge o un codice? Una contraddizione non da poco;

3) "Le prime file, da sempre, le viviamo come fossero una linea trincerata", dalla quale però possono uscire quando vogliono, per tornare ai loro cari (no, non i calciatori, i loro parenti e perchè no, amici), un lusso che nella prima guerra mondiale non ci si poteva permettere tanto. Salvo mutilarsi gli arti, o fingersi pazzi. Viste le braccia che tendono quando devono fare i cori, e le gambe su cui si sorreggono, andrebbe esclusa la prima ipotesi. Sulla seconda il beneficio del dubbio è legittimo. Riguardo al fingersi, si intende;

4) "All'interno di essa non ammettiamo Donne, Mogli e Fidanzate, pertanto le invitiamo a posizionarsi dalla 10' fila in poi.". Con tutti i piatti da preparare e le cucine da pulire? E i pavimenti, allora? E' così che una donna deve sfogare le sue frustrazioni e la sua ansia, altro che essere una ultrà. Che poi magari tardano pure perché devono prepararsi e quindi fanno arrivare in ritardo l'Uomo, Marito o Fidanzato allo stadio. Cose da pazzi, follia, sacrilegio, bestemmia sulla divinità. Ma no, loro sono buoni, mica le cacciano dallo stadio, mica sono bestie, sono umani loro. Dalla decima fila in poi. Che se ne vadano a civettare, 'ste comari! Anche perché una donna di calcio mica se ne intende. Le donne conoscono solo le ricette di cucina, come ci si trucca, come si spettegola, come si soddisfa l'Uomo, Marito o Fidanzato, come si pulisce per terra, insomma, le cose da donna. Il calcio una donna non lo può capire mica! Cosa può saperne una donna di come si tifa, di quali siano le regole del gioco. Fuorigioco? Puah, penseranno sia una nuova forma di nomination all'Isola dei Famosi. Rimessa dal fondo? Penseranno sia il modo di indicare il gesto con il quale un abitante della casa del Grande Fratello vomita. Fair Play Finanziario? Vabbè, quello anche molti maschi non lo capiscono, ma giusto per sottolineare l'ignoranza delle donne sicuramente penseranno si tratti di una sezione di Vanity Fair. Questo sono le donne...donne! Mica tifose! Il tifoso è Uomo! Che poi, gli ultras hanno in gestione lo stadio? Sono tutti facenti parte della Giunta Comunale? Possono indicare chi deve sedersi dove per ragioni di sicurezza o organizzative?;

5) "Chi sceglie lo stadio come alternativa alla spensierata e romantica   giornata a Villa Borghese, andasse in altri settori". Fammi capire, tu tifoso spendi dei soldi tuoi per andare a vedere una partita, e magari vorresti anche godertela come ti pare? Dove credi di essere, in villeggiatura a Bora Bora? Tu allo stadio fai quello che ti dice altra gente, se devi cantare canti, se devi urlare a qualcuno che rappresenta iconicamente un residuo fecale devi urlarlo. O magari vorresti andarci con una...scusa se mi sta scappando il disgusto, con una...donna?! Ma che scherziamo? Con Villa Borghese bella arredata e pronta per gente come te? Volevi solo guardarti una partita e urlare qualche volta il nome della tua squadra? Hai il divano, Sky, DAZN o Mediaset Premium per questo. Il tifo è quello degli ultrà, solo quello. Anche perché mica cercano di coinvolgere tutto lo stadio a cantare, devono farlo solo loro. La squadra è degli ultras, e il CDA e i presidenti, nonché i proprietari, muti. E i soldi per la gestione societaria li mettono loro...ah no, quello no, loro pagano l'abbonamento come tutti gli altri. Quindi sono proprietari di una squadra perché alzano le voci e pagano un biglietto. Appassionante. Quasi quasi potremmo mettere un manipolo di italiani dentro al Louvre a berciare, così possiamo finalmente "riprenderci" la Gioconda.

Il tutto firmato dal direttivo Diabolik-Pluto. 

Forse dimenticano che Diabolik aveva al suo fianco Eva Kant, sua complice nei furti e nei delitti, alla pari dell'uomo. Si vede che è un personaggio di fantasia. Nella realtà, sarebbe finita anche lei in decima fila.