Il Napoli di Sarri non ha vinto trofei, ha vinto solo tantissime partite ed in modo spettacolare, arrivando molto vicino a conquistare lo scudetto ogni anno, soprattutto in quest’ultimo campionato.

Eppure Sarri non ha mai avuto a disposizione grandissimi campioni, un organico di primissima  qualità ,come ad esempio ha  avuto sempre  Allegri alla Juventus.

Il gioco del Napoli che ha entusiasmato i suoi tifosi e ammaliato gli sportivi di tutta Europa, non scaturiva certo da invenzioni , colpi di genio o funambolismi opera dei suoi giocatori …. Era invece principalmente  frutto di  un durissimo lavoro ,di schemi imparati e ripetuti sul campo all'infinito sempre più vari e numerosi , Schemi di gioco difensivo , d'attacco ,  automatismi preordinati , di movimenti da mandare a memoria al fine di rendere la manovra veloce , efficace e l'intesa automatica.

Chi non ricorda Sacchi su una torretta con un megafono a strillare per ore ed ore, incitare i suoi giocatori a muoversi in un certo modo , mantenere determinate posizioni attuare determinati schemi di gioco . I suoi ex giocatori  quasi ossessionati da quel lavoraccio lo ricorderanno senz'altro , insieme ai risultati conseguiti che furono straordinari .

Sia Sarri che Sacchi hanno avuto bisogno di tempo per approntare le loro rispettive macchine prima di farle diventare vere macchine da guerra . Di Sacchi si diceva che sarebbe stato licenziato prima di Natale …. Su Sarri si espresse molto negativamente Maradona , che poi col tempo fu costretto a ricredersi eccome !

Sacchi  a suo tempo ebbe la fortuna di avere accanto un Presidente in grado regalargli una rosa giocatori davvero eccezionale , quegli schemi quindi applicati su fuoriclasse assoluti furono due volte letali per gli avversari e proiettarono subito  quel grandissimo Milan in cima al Mondo. Sarri viceversa non ebbe la stessa fortuna , si dovette arrangiare sempre e solo con ottimi giocatori e con una ristretta rosa. Nonostante questo il suo grandissimo lavoro  portò subito il Napoli ai primi posti in classifica  e ad essere considerato e a ragione  una delle più forti e spettacolari  realtà del nostro calcio .

Scrivo queste righe e ricordo con piacere questi due grandi allenatori dopo aver letto l’odierna intervista fatta all’allenatore della Juventus Allegri che tra l’altro afferma : ‘’ Il calcio è un gioco di conoscenza, più si allena insieme ai compagni e più migliorerà l'intesa tra tutti: mi aspetto miglioramenti nell'intesa tra centrocampisti e attaccanti.’’

Un altro allenatore ,che rimane scolpito nella mia mente di sportivo ,prima ancora che di tifoso  è Marcello Lippi . Lippi non bombardava di schemi la sua squadra e niente tatticismi particolari, puntava sulle motivazioni ,soprattutto spingeva i suoi giocatori a battersi e a giocarsela fino in fondo, per riuscire a segnare un gol in più dell’avversario.

A Lippi non importava subire dei gol, era fondamentale segnarne uno due tre in più dell’avversario. Proverbiali le sue parole ai giocatori gia dal primo giono di raduno ‘’ con i tre punti a vittoria ed uno per il pareggio , meglio rischiare di perdere la partita pur di tentare in tutti i modi di vincerla’’..

La Juventus di Lippi era per davvero una squadra con i connotati europei , con quella mentalità dominò l’Europa per anni, fino a laurearsi Campione del Mondo, sia con la Juventus che con la Nazionale italiana .

Il pensiero di Allegri è diverso ….. avrà ragione lui ? La sua preoccupazione è un’altra : ‘’ con la Lazio dobbiamo cercare di non prendere gol’’

Certo  che questo allenatore ,che pure mi sta molto simpatico e reputo persona intelligente,mi sorprende spesso….. Contro il Chievo gioca con un solo difensore ‘’vero’’ Chiellini,due terzini di fascia che sono più attaccanti che difensori , a centrocampo si schiera a due e addirittura con Pjanic e Khedira poi afferma : ’’ Contro il Chievo abbiamo preso due gol, le mie sensazioni sabato non erano buone quando tornava la palla dalla nostre parti. Serve una solidità diversa".

Camm’a fa….!!!