Caro Andrea Casula,

vorrei trasformarmi in un granello di polvere, fluttuando su e giù per la stanza, solo per veder brillare i tuoi occhi. Il tuo sogno si è finalmente realizzato: papà Giovanni ha trovato due biglietti per l'imminente finale di Coppa Campioni. Un regalo tanto desiderato quanto inatteso. Il lungo viaggio, dalla Sardegna a Bruxelles, non spaventa le velleità di un bambino, smanioso di vedere dal vivo i propri idoli. Uno in particolare: Michel Platini. Il supereroe dal mantello bianconero con il 10 sulla schiena. Il tutto nella speranza di poter conquistare quella maledetta Coppa, a due anni di distanza da Atene e da Felix Magath.

Una fiaba non a lieto fine, purtroppo. È inaccettabile che 39 persone, accorse in un teatro del tutto fatiscente, perdano la vita in circostanze così brutali. La violenza non può spezzare i sogni di 39 esseri umani, giunti in Belgio solo ed esclusivamente per vedere una partita di calcio. La confusione generata dagli inglesi era il solo espediente per diffondere violenza e morte, sotto gli occhi di un'inefficiente polizia belga, spettatrice non pagante del macabro spettacolo. Le braccia di tuo padre, pronte a fare da scudo fra te e la morte, nulla hanno potuto contro il destino beffardo.

Non temere, piccolo Andrea, la Juve, quella sera, ha vinto (con un rigore inesistente) e, ironia della sorte, proprio Platini ha deciso la gara. I giocatori hanno festeggiato, scatenando non poche polemiche, eppure, da quel giorno, il 29 Maggio 1985, non è il giorno della prima Coppa Campioni conseguita da Madama. Ogni pensiero, ogni ricordo è dedicato ai 39 angeli, tanto che non c'è angolo di juventinità nel quale non vi sia il benché minimo accenno al vostro sacrificio. La storia, ahinoi, si ripete. In occasione dell'ultima finale di Champions, un'altra ecatombe è stata sfiorata in Piazza San Carlo, a Torino. Tanta paura, tanti feriti e un solo, tragico, decesso. 

Giustizia, se così si può dire, è stata fatta. La UEFA, dal 1985 al 1991, aveva bandito i club inglesi dalle competizioni europee. Il fenomeno hooligans si è lentamente sopito, nonostante la scia di sangue continui a scorrere nel mondo del calcio. Ancora oggi migliaia di vite vengono spezzate, infatti, caro Andrea, non basterebbe un giorno per elencare le vittime della violenza negli stadi. Il tifo, poi, non si è evoluto più di tanto. Lo sfottò cede il passo al black humour e neppure voi siete risparmiati da questo trend. "-39", "39 sotto terra, viva viva l'Inghilterra" e molto altro sono i cori o i graffiti a voi tributati. Anche i tifosi della Juve non sono da meno: lo striscione su Superga ("Quando volo penso al Toro") denota una mancanza di cultura dell'intero sistema.

Parliamo di cose belle. La nostra Juve non è cambiata, vinceva e vince tuttora. Platini ha ceduto la maglia numero 10 ad altri campioni, come Roberto Baggio e, soprattutto, Alex Del Piero. Senza nulla togliere al primo, il calcio di Del Piero era arte allo stato puro, ragion per cui l'Avvocato lo ribattezzò Pinturicchio. Ti saresti divertito nell'ammirare la tecnica e le giocate di Alex. Oggi il nuovo prodigio bianconero è Cristiano Ronaldo, cinque volte Pallone d'Oro. Speriamo si inserisca nel solco dei vari Platini, Baggio, Del Piero e compagnia cantante. Tanti Scudetti, sempre quella stramaledetta ossessione: la Coppa dalle grandi orecchie. Da lassù, amico mio, mi auguro tu non abbia sofferto troppo, nel vedere così tanta amarezza e delusione. Quaggiù siamo abbastanza disperati.

Tener vivo il ricordo di voi, vittime dell'Heysel, è un impegno dal quale non possiamo sottrarci. Non si può, piccolo mio, perdere la vita per le proprie passioni. Nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto, nel tentativo di soddisfare un inspiegabile istinto primordiale, di interrompere il percorso di crescita di un pre-adolescente. Nessuno avrebbe dovuto privarti dell'innocenza, dei segni della pubertà, dell'affetto dei familiari, dell'amore di una persona che ha occhi solo per te.

Adesso torna a giocare.
Indossa una maglia a strisce bianche e nere, o, se preferisci, la nuova maglia a due sole bande. Prendi un pallone e corri, scorazza felice negli sterminati prati verdi, immaginando di essere Platini. Immagina il "Comunale" in visibilio, tutti in piedi, pronti ad acclamarti e a urlare a squarciagola il tuo nome. Nessuno, stavolta, si metterà di traverso fra te e i tuoi sogni.