Si è concluso il tormentone estivo. La tripla operazione Higuain-Bonucci-Caldara si è fatta con la gioia della società rossonera e di quella bianconera.
Con l'entusiasmo dei tifosi del Milan che hanno riservato una grande accoglienza per l'arrivo di Gonzalo Higuain ieri sera (e non poteva essere diversamente perché approda al San Siro uno dei centravanti più forti in Europa).
Con la cocente delusione dei tifosi della Juventus che perdono un ottimo prospetto che costituirà la colonna portante della futura Nazionale azzurra (Mattia Caldara, ndr) e che devono necessariamente rinunciare proprio al Pipita al quale si erano tanto legati per tutti i gol realizzati (ben cinquantacinque marcature!) in questi due anni. E come ben sappiamo, non è finita qui. Perché ciò che non riesce a metabolizzare ancora il tifoso juventino è il ritorno di Leonardo Bonucci che solo l'anno scorso ha "tradito" la Vecchia Signora con la quale ha vinto tutto in Italia per sei/sette anni. 

Dunque, la domanda che si pongono i supporters di Madama è la seguente: come mai abbiamo accettato le condizioni di questo affare se noi per primi non guadagniamo nulla? Con calma.
Anch'io ho duramente criticato nei miei precedenti articoli la follia di questa trattativa che speravo, alla fine, non si facesse. Saltasse tutto in aria. Avevo riposto la fiducia proprio nel numero 9. Che si impuntasse! Ma non è stato così perché il Milan ha accontentato tutte le richieste fatte da Higuain (avrà un ingaggio più alto di quello che ha percepito alla Juventus, ossia 9/10 milioni contro i 7,5) e Marotta e Paratici gli hanno garantito una buonuscita di circa un milione di euro.
E' lapalissiano che tecnicamente la Juventus fa un doppio regalo ai rivali: ha deciso di dargli un grande attaccante (altro che Kalinic!) e un centrale difensivo giovane che assieme a Romagnoli va a formare una coppia interessantissima e soprattutto italiana! Economicamente, però, la Juventus fa un'operazione intelligentissima. Come si legge in "Calcio e Finanza" il bilancio della Juventus avrà un impatto positivo di circa 30,8 milioni di euro grazie al prestito di Higuain. Non solo. Anche la cessione di Caldara garantisce un'importante plusvalenza, di circa 27 milioni di euro giacché la spesa per l'ex atalantino nel gennaio 2017 fu di soli 18 milioni di euro. E il Milan? Il bilancio 2018-19 sarebbe negativo di 14 milioni di euro (senza tener conto di quello dell'anno successivo nel quale la società dovrà riscattare per 36 milioni di euro il cartellino di Higuain).

"Ok, va bene. Quindi tecnicamente ci guadagnano loro. Economicamente entrambi ma forse Marotta e Paratici sono stati più furbi di Leonardo. Ma non era meglio dare via Higuain ad esempio al Chelsea?" Al tifo della Juve il fatto che un grande realizzatore come Gonzalo sia andato nel Milan non va proprio giù. Era indispensabile vendere il numero 9 perché l'arrivo di CR7 gli ha tolto il posto e per i motivi economici appena esplicitati.
Ma perché proprio al Milan? Qui casca l'asino.
Gli organi di informazione sportiva ci avevano, evidentemente, raccontato un mucchio di balle spaziali: "Il Chelsea pronto a inserirsi per Higuain. Offerta di 60 milioni di euro! Nell'affare anche Rugani e probabilmente Pjanic!" E chi più ne ha più ne metta. La verità è che fino a ieri quelli del club di Londra erano stati solo sondaggi. Nessuna proposta ufficiale, nessuna trattativa intavolata. Niente di niente. La Juve avrebbe anche voluto ascoltare una richiesta dall'Inghilterra ma il tempo iniziava a stringere (non dimentichiamo che il mercato chiuderà prima quest'anno!). A quel punto, la dirigenza juventina non si è trovata alle corde (come anch'io credevo) perché a quanto pare di base c'è un alleanza tra Milan e Juventus che permetterà alle due società di trattare anche in futuro. Ecco spiegato il motivo per cui la Juventus non ha insistito nemmeno tanto a inserire la clausola di recompra per Caldara

Michele Criscitiello, direttore di Tuttomercatoweb, spiega nell'editoriale del 30 luglio: "Paratici, nelle gerarchie bianconere, sta conquistando sempre più posizioni. Non vogliamo fare il paragone con il maestro Marotta ma nel cuore di Andrea Agnelli c'è sempre più spazio per 'Don Fabio'. Non è stato un caso la presenza, nel giorno della presentazione di Ronaldo, proprio di Paratici al fianco del portoghese. Lunedì sera, mentre eravamo in diretta su Sportitalia, abbiamo sganciato il missile terra aria di un clamoroso asse futuro tra il nuovo Milan e la Juventus. Regia di Fabio Paratici. Con Bonucci vicino al ritorno a Torino."
Sembrerebbe (d'obbligo l'uso del condizionale) che Paratici, appena il Fondo Elliot si è preso il Milan, si sia iniziato a interessare con uomini vicino allo stesso Elliot e che ha portato al lieto fine di questa trattativa. E non è un caso, come analizza giustamente Sportitalia, che un giorno dopo la bomba sganciata dai mass media: "Bonucci vicino a un clamoroso ritorno alla Juventus!" Fassone e Mirabelli hanno fatto le valigie dicendo: "Questa pagliacciata noi non la facciamo!" Intanto, due giorni dopo il 23 luglio, Leonardo diventa il nuovo direttore tecnico. E si trova quindi la quadratura del cerchio. 

La ricostruzione dei fatti potrebbe essere questa. Vedremo se effettivamente continuerà ad essere bollente l'asse Torino-Milano per le prossime sessioni di mercato e se effettivamente c'è questa "duplice alleanza" messa in atto soprattutto dalla Juventus per inglobare il Milan, facendola diventare quasi una società satellite.
Di bufale scritte su questa mastodontica faccenda ce ne sono state tante, ma è possibile che l'unica verità, questa verità, non sia stata detta da quasi nessuno...