Spesso abbiamo sentito dire "Non lascio la baracca mentre va giù" parlando di storia sentimentale, parlando di problemi di soldi, parlando di lavoro...
E così di colpo ecco che arriva l'inaspettata notizia che vede Roberto Mancini, ct della Nazionale, dare di colpo le dimissioni: cosa è successo? Ma torniamo indietro di qualche anno...

Roberto Mancini arrivato nel 2018 a ricoprire il ruolo di ct della Nazionale italiana, è un periodo cupo l'Italia non si è qualificata ai Mondiali di Russia 2018 ed il tecnico di Jesi ha l'arduo compito di riportare il sorriso sul volto dei suoi connazionali e sostituire Giampiero Ventura che nel frattempo non volendosi dimettere viene esonerato proprio dalla Federazione Italiana sotto una bordata di insulti vari da parte dei tifosi italiani, non è facile ma basta sentire le sue prime parole per capire che vuole fare molto bene.
Mancini come poi sappiamo in due anni ha costruito una Nazionale che per molti sembrava poca roba eppure pandemia compresa è riuscito a formare un buon gruppo pronto a partecipare a Euro 2020, spostato poi nel 2021 per il Covid-19.
Mancini ci crede e il gruppo anche, superstizioni comprese, Vialli che arriva sempre per ultimo con il pullman che sta per partire senza di lui visto che la prima volta ha portato bene, i ragazzi nel frattempo grazie anche alle gag di Lorenzo Insigne con il suo "Eh!" appena fuori la porta dei colleghi porta allegria tra le stanze di riposo, il gruppo è simpatico fuori dal campo e forte e concentrato dentro, e così sbaragliando ogni avversario si arriva in finale e Mancini è convinto e ripete: "Vinceremo l'Europeo", l'Italia incontra l'Inghilterra padrona di casa, che alla fine batte ai rigori e porta a casa il trofeo dopo ben 52 anni. 

Ora passiamo alla nota dolente, perchè se l'Europeo arriva in Italia festeggiato come non mai, la truppa di Roberto Mancini fa un flop che ripercorre di nuovo quel 2018, stavolta l'Italia non si qualifica per la seconda volta di fila ad un Mondiale, quello di Qatar 2022, ma Mancini non se la sente di lasciare la Nazionale, anzi rincara la dose con una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport "Da quando sono commissario tecnico ho sempre avuto un obiettivo: vincere Europeo e Mondiale. Un anno fa, con la coppa in mano, mi ero detto: 'Ne vinciamo uno dietro l'altro'. Pensavo a questo Mondiale, evidentemente non era questo. Ma continueremo a pensare che ne vinceremo uno, sì", intervista poi riportata anche da Eurosport l'11 Luglio 2022.

Ora potremmo trovare due casuali per la quale Mancini ha deciso di dimettersi dalla Nazionale Italiana; la prima come sappiamo è la perdita dell'amico di una vita Gianluca Vialli, suo braccio destro nel percorso vincente Europea della Nazionale fino alla conquista dell'Europeo. L'altro è che in Italia non si punta su i giovani e per la maggiore quelli che ci sono alla lunga non potrebbero mai diventare punti fermi ripensando a chi ha calcato quei campi con la maglia azzurra facendo la storia.
Ma ora però ci sarebbe anche da dire la nostra da tifosi italiani; basterebbe dire grazie a Mancini per quello che ha fatto con la rosa che aveva a disposizione e per quel trofeo che mancava da 52 anni da quelle immagini in bianco e nero dove Giacinto Facchetti allora capitano azzurro alzò al cielo il trofeo in quel dello Stadio Olimpico.

Oggi cosa dire davanti a queste dimissioni? 
Forse da italiani ci sentiamo traditi, anche perchè Mancini avrebbe dovuto dimettersi appena dopo l'eliminazione che ci ha estromesso da Qatar 2022 e nessuno avrebbe detto nulla, anche perchè dopo che non riesci a portare la tua Nazionale ad un Mondiale, l'umore dei tifosi è talmente basso che si sarebbe potuto trovare in una simil posizione che portò Giampiero Ventura ad attacchi dai tifosi per quel breve periodo, e forse proprio questo ha fatto riflettere il tecnico di Jesi, non voleva uscire da sconfitto e decise per l'appunto di restare ben sapendo che non avrebbe potuto far altro che condurre una nazionale sempre più povera fino a quando la corda avrebbe tenuto.
Le sue parole poi nell'intervista letta poco fa poi sembrava un 'Non abbandono la barca che sta affondando' o poco meno, quindi tutti avremmo pensato che non si sarebbe dimesso di colpo.
Si viene a sapere che il suo staff pieno di amici-colleghi verrà diviso tra le varie nazionali minori, e quindi arriverà un nuovo staff che comprende gli assistenti Andrea Barzagli, Gagliardi e Fausto Salsano oltre a Gianluigi Buffon nuovo capo delegazione, questo passa da un "Si" ad un "Ni". 
Poi ecco la notizia su Instangram "Le dimissioni una mia scelta personale".
Letta così può portare un tifoso azzurro a pensare che si era stancato di allenare una Nazionale e che avrebbe preferito tornare su una panchina di un club tanto gli mancassero quelle settimane intense di lavoro e la motivazione di vincere ogni anno qualche trofeo, ma dietro le dimissioni di Mancini sembra esserci ben altro...
La moglie lo chiama e gli riferisce di un'offerta irrinunciabile...
C'è già la data di esordio...

Si è parlato di una telefonata arrivata al tecnico azzurro (come si sia arrivati a saperlo è davvero qualcosa di strano visto che se non fosse stata la moglie stessa o lo stesso Mancini a raccontare si potrebbe addirittura arrivare ad un oltraggio di qualcuno che lavora nelle telefonie che potrebbe addirittura essere denunciato per aver ascoltato una chiamata privata tra i due cognugi Mancini e riportando il tutto a giornali o persone comuni).
La chiamata ricevuta dalla moglie Silvia Fortini, avvocato di professione, nonchè avvocato proprio del marito del quale cura anche gli interessi sportivi, che avrebbe ricevuto una chiamata da molto lontano, addirittura dal continente asiatico e per essere più precisi dall'Arabia Saudita, con una proposta che ha fatto tremare la voce della donna nel dire che la federazione araba avrebbe proposto il ruolo di Commissario tecnico, ma non solo, per convincerlo avrebbe offerto qualcosa come 40 milioni di Euro a stagione, oltre a molti altri vantaggi.
Ma non è una casualità che Mancini sia stato visionato e scelto come possibile prossimo Ct della nazionale araba, se pensiamo il suo passaggio al Manchester City nel 2009 e lo sponsor principale di quel club era l' Etihad Airways una compagnia araba e per l'appunto quel club era stato rilevato appena un anno prima da Khaldun al-Mubarak braccio destro dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan anch'esso arabo, quindi in Mancini si è visto non soltanto un tecnico ma un 'amico' che sa fare l'allenatore e che preferirebbero affidare a lui la panchina della propria Nazionale che a 'Sconosciuti' provenienti dall'Europa che conta.
Si parla già che Roberto Mancini sarà sulla panchina dell'Arabia Saudita nell'amichevole di Settembre contro la Corea Del Sud in vista delle qualificazioni Mondiali 2026 in Novembre e la Coppa D'Asia che andrà di scena in Gennaio 2024.
Allora cosa dire? 
Quando si parla di donne si dice "Tira più un pelo di *** che un carro di buoi", mentre in termini sportivi "Che i soldi (per alcuni) non fanno la felicità, ma meglio averne più di quelli che si hanno, no?".
Che vergogna!