"Josè Mourinho nuovo tecnico della Roma? Arriveranno tanti campioni!". Questo è quello che molti tifosi giallorossi hanno pensato e detto appena è arrivata l'ufficialità del tecnico portoghese. Ma quanto di questo è vero? Poco, molto poco.
La Roma passata nella scorsa stagione da James Pallotta a Dan Friedkin, che spende una cifra vicina ai 780 milioni di Euro, per comprarla e coprire il debito, oltre a fare il calciomercato estivo 2020. Detto questo, nella scorsa stagione la Roma ha avuto un mercato più che tranquillo, non ha fatto esborsi esilaranti, visto che l'acquisto più importante è stato il riportare a casa Chris Smalling, che tanto bene aveva fatto nella stagione 2019-2020 convincendo il Manchester United negli ultimi minuti con 15 milioni di Euro, prelevandolo stavolta a titolo definitivo. La stagione non è andata come doveva andare, la Roma è fuori dalle prime quattro, fuori dalle due in Europa League, con l'ultimo treno europeo della neonata Conference League.
L'ufficialità di Josè Mourinho, arriva pressapoco nello stesso momento in cui Paulo Fonseca decide di svelare che non sarà più il tecnico della Roma a partire dalla fine della stagione corrente, 2020-2021, questo porta a stupore per molti tifosi giallorossi che cominciano a sognare, già perchè il ritorno di Mourinho in Italia non può che portare al ricordo di quell'Inter 2009-2010 del triplete. Ora, pensare alla prima stagione con la Roma che possa puntare allo scudetto sembra quasi impossibile, ma anche il pensare che l'arrivo del tecnico portoghese possa portare, senza Champions, nomi di un certo rilievo, quindi fin da subito è scontato che alla Roma non arriveranno nomi altisonanti o poco giù di lì.
Mourinho non è più quel Mourinho, quindi quello che pretendeva, e non pretenderà con una Roma in Conference League, anche perchè chi accetterebbe di passare da un club da Champions ad una squadra in Conference facendo questo super passo indietro? Friedkin si dice, almeno a parole, che quest'anno potrebbe investire, ma quanto? La pandemia si dice non abbia fatto entrare poi questi introiti pesanti, se non per le sponsorizzazioni, quindi guardando la Roma attuale, e quella da mettere in mano al tecnico portoghese sembra esserci un abisso. La rosa attuale non è proprio per lottare per un quarto posto, minimo per una squadra messa in mano a Mourinho, quindi avrà certamente bisogno di alcuni innesti, partendo dalla porta che non sembra proprio sicura con Pau Lopez e Daniel Fuzato, anche se quest'ultimo sembra un possibile futuro importante per il club. La difesa è quella messa più sotto torchio, visto che togliendo Smalling, che per la maggiore è stato infortunato, tra Ibanez sembra aver passato una stagione orribile, e Mancini la stagione è stata più pessima che mai, contando Kumbulla ancora troppo acerbo, e Juan Jesus oramai più in tribuna che in panchina a prendere gli stipendi a gratis, così come Fazio. Quindi il reparto centrale necessiterà almeno di un elemento nuovo. Passando alle fasce Karlsdorp e Spinazzola non dovrebbero aver problemi per la riconferma, anche se un esterno di ricambio servirebbero eccome, Calafiori è giovanissimo, quindi potrebbe andare in prestito, così come Reynolds, mentre Santon è in bilico, se arrivano offerte parte a titolo definitivo. A centrocampo serve l'esperienza, confermati Lorenzo Pellegrini, che a breve dovrebbe rinnovare, così come Bryan Cristante, Zaniolo, Darboe e Villar, resta Mkhitaryan che ha appena rinnovato, quasi certi della cessione Diawara e Jordan Veretout, con Javier Pastore che non ha offerte e dovrebbe restare anche per la prossima stagione. Quindi certamente Mourinho chiederà uno o due giocatori d'esperienza a metà campo, per rafforzare e non poco la mediana. In attacco confermati El Shaarawy, anche se dovesse arrivare una buona offerta potrebbe partire, Pedro, Borja Mayoral, mentre si cercherà di cedere Edin Dzeko per abbassare il monte ingaggi, torneranno e saranno di nuovo ceduti Kluivert e Under, con il turco che potrebbe rientrare nella trattativa per portare in giallorosso Granit Xhaka. Fuori progetto invece Charles Perèz, e con un piede fuori da Trigoria. In avanti si cerca un grande nome, un attaccante che non faccia rimpiangere Dzeko, oltre a un paio di esterni.

Ora facendoci un calcolo approssimativo, si cercherà di abbassare il monte ingaggi e rientrare almeno di una cifra tra i 70-80 milioni dalle cessioni per fare il mercato, non saranno tantissimi, ma contando che ci si potrebbe rivolgere anche agli svincolati, e ce ne sono di lusso, si potrebbe formare un gruppo di buonissima caratura. Mou è pronto a dare la sua impronta importante, ma la società sarà all'altezza di dargli una rosa da Champions?