Juventus Lazio 1-3: stupisce qualcuno? Credo di no... Proviamo a riavvolgere il nastro e vediamo insieme come e perché  la Juventus dominatrice assoluta degli ultimi 8 campionati si trovi oggi in una situazione ibrida, irritante, imbarazzante e pericolosa…. E non dirmi che la squadra è prima in classifica in campionato e prima nel girone in Champions League... Perché allora, amico caro, mi sa che tu non hai occhi per vedere…

Quando 5 anni fa Max Allegri rilevò Antonio Conte sulla panchina bianconera si trovò tra le mani una formazione che aveva appena vinto il suo terzo scudetto consecutivo. Squadra forte, convinta di esserlo e con un gioco più che consolidato. Di contro avversarie non irresistibili da affrontare in campionato e una montagna da scalare chiamata Champions League  Allegri, ottimo allenatore e soprattutto persona molto intelligente, accarezzò quella creatura, non ebbe la presunzione di modificarla a sua immagine e somiglianza, non ne alterò gli equilibri, diede solo una leggera spolverata, due giri di vite agli ingranaggi, attenuandone dispendio di energie e compattandola ulteriormente. Lavoro perfetto quello di Max, che portò al consolidamento del primato in campo nazionale e a raggiungere dopo tantissimi anni una finale di Champions League!

La società entusiasta e sbigottita dai risultati raggiunti dal nuovo tecnico bianconero, forse anche per metterne ulteriormente alla prova l’arguzia e il talento, provò pian piano, riuscendoci pienamente con mosse di mercato "fantasiose" e kamikaze, ad alterare quel magico equilibrio. Smontò ed indebolì ogni anno di più ed in maniera pesante il settore nevralgico e determinate per il gioco e la forza di qualsiasi squadra: il centrocampo. Allegri aziendalista convinto non battè ciglio, sopperì in qualche modo e in maniera brillante alle lacune tecniche indotte dalle scriteriate operazioni di mercato attuate dalla società. Max nei 5 anni di militanza alla Juventus ha sempre garantito una  Juventus compatta, solida e vincente. Ha operato scelte tattiche e di uomini apparentemente discutibili quanto intelligenti e sopratutto indispensabili. Come quelle che portarono ad adattare attaccanti al ruolo di centrocampisti aggiunti.

Allegri, definito difensivista incallito e perfino "cagon", in realtà si trincerava non per scelta ma per necessità... Ha continuato a vincere tamponando abilmente le carenze dell'organico a sua disposizione e in definitiva compensando con l'ingegno gli orrori di mercato che sistematicamente gli propinava la società. Il lavoro di Allegri non l’ho capito né saputo apprezzare neanche io.... poco male. Purtroppo però insieme a me e a tantissimi altri tifosi e media a non capire e a non saper apprezzare abbastanza quel gran lavoro è stata la dirigenza  bianconera. Con Nedved in testa si dichiarava arciconvinta di aver messo a disposizione di Max una rosa giocatori completa e fortissima in ogni reparto, e dalla quale quindi era lecito aspettarsi molto di più. Non tanto a livello di risultati, quanto invece e soprattutto a livello di gioco e prestazione.

Le vicende di questa estate sono note a tutti:  licenziamento di Allegri, insediamento  sulla panchina bianconera di Sarri, nuovo messia del gran gioco. Poi la solita campagna acquisti sommaria e confusionaria. Il problema del centrocampo tamponato con cerotti a parametro zero… Quindi tutti finalmente pronti e ansiosi di gustare una Juventus stellare, spettacolare e scintillante, che con un gioco dominante e scoppiettante doveva darne 4 a qualsiasi avversario gli si parasse di fronte. Oggi a distanza di circa cinque mesi dal suo insediamento sulla panchina bianconera, Sarri non è stato ancora in grado di dare un assetto definitivo alla squadra che nel frattempo ha perso molto in lucidità, compattezza e carisma.

Il compito del nuovo allenatore non era affatto semplice. Stavolta non si trattava di perfezionare un meccanismo preesistente ma di stravolgerlo completamente e come a miracolo mostrare... trasformare una squdra vincente ma noiosa e introversa in una macchina da gol dominante e spettacolare. Il materiale messo a disposizione di Sarri dalla società è più o meno quello sul quale poteva contare il suo predecessore, a parte De Ligt e i due lungodegenti , Rabot e Ramsey. E' come se ad un pur grande chef come Cannavaciuolo mettessimo a disposizione gli ingredienti per cucinare un ottimo minestrone e poi pretendssimo di poterci gustare una appetitosa amatriciana… Sarri che certo non è uno stupido né uno  sprovveduto si è subito parato... E ha da subito specificato che il gioco va adattato alle caratteristiche dei giocatori che si hanno a disposizione... I cambiamenti poi, si se si deciderà di farli, andranno fatti pian piano e a piccoli passi.

E' pur vero che Sarri ha dovuto scontrarsi e fin da subito con diverse difficoltà: la polmonite che lo ha colpito ad inizio di preparazione, il grave infortunio accorso a Chiellini, trascinatore e difensore principe della squadra e che dovrà disertare i terreni di gioco per lunghissimo tempo. E' stato costretto a lanciare fin da subito De Ligt, giovanissimo difensore con grandi potenzialità ma al quale non sarebbe nuociuto un periodo di ambientamento piu lungo. L'ennesimo infortunio accorso a Douglas Costa, e soprattutto l'indisponibilità cronica di Rabiot e Ramsey hanno indotto Sarri a reintegrare in squadra Khedira e affidarsi ai 150 tocchi a partita di Pjanic e alle corse dissennate di Matuidi.

E' la Juventus di Allegri….alla quale la società pensa bene di togliere Manzukic, giocatore fondamentale nello scacchiere di centrocampo dell’ex tecnico bianconero. A questo schieramento, di predominante carattere difensivo e di stampo Allegriano, Sarri vuol dare un pizzico di verve, allenta qualche bullone opportunamente stretto e bene dal suo predecessore. Sarri cerca di infondere una mentalità agonistica e d'attacco a giocatori abituati a gestire, a pensare piuttosto che a correre, a difendere piuttosto che attaccare. La squadra "distratta" dall’idea di gioco di Sarri trova difficoltà ad attaccare e perde l'orientamento quando si tratta di difendere. Si apre una voragine, quella voragine che Allegri aveva sapientemente colmato in vario modo. Non c’è partita che la Juventus non subisca almeno un gol e nel frattempo  impegnata e distratta nell'eseguire mille inutili scambi sulla metà del campo, non riesce più a vedere e a concentrarsi sulla porta avversaria.

Oggi la Juventus è una sorta di MINTAURO, una creatura che ha un po' di Allegri  senza possederne però la proverbiale solidità e la compattezza, e un po' spupazza il sarrismo senza svilupparne né il gioco né l’efficacia, Grandi difensori, grandissimi attaccanti e un centrocampo statico, senza idee, corsa, inventiva, potenza, personalità e che non di rado viene saltato dai lanci di Bonucci per le punte. Finalmente Sarri, ma solo dopo l'ennesimo infortunio capitato a Khedira, si accorge di Bentancur, il centrocampista piu completo e piu forte oggi in rosa alla Juventus… Poi a furia di subire gol di testa ha perfino il coraggio di lanciare Demiral, nettamente il difensore più forte in rosa alla Juventus. Ora siamo tutti in attesa che Sarri si accorga di Pjanic e Bonucci, ovvero di due bravi giocatori ma assolutamente inadatti al suo gioco.

Bonucci,
lo sappiamo, non è difensore puro, è una sorta di centrocampista adattato alla difesa , ancora molto debole nell'uno contro uno, nella sua area è il giocatore che si fa buggerare piu spesso sulle palle alte nonostante sia alto oltre l'1,90 m. La sua specialità sono gli inserimenti in attacco e i suoi lanci per le punte a scavalcare il centrocampo. Ma le punte avrebbeo bisogno di ben altro.... Pjanic è un trequartista adattato a centromediano metodista, staziona preferibilmente nella propria metà campo e rarissimamente si presenta sulla trequarti. Non costituisce uno schermo né tantomeno un baluardo alla difesa. Scambia una miriade di palloni inutili con i compagni sulla linea mediana del campo, non va mai, né potrebbe andarci, in percussione, non ribalta l’azione né è in grado di ripartire di rimessa in velocità e progressione verso la trequarti avversaria ad imbeccare le punte.

Bonucci e Pjanic sono bravissimi a rubarsi spazio e a pestarsi per bene i piedi l'un l'altro, a rallentare la manovra e a lasciare il centrocampo in balia degli avversari. In pratica sono le due palle al piede della Juventus. Se al posto di Bonucci Sarri ci piazzasse De Ligt la squadra potrebbe confidare su un altro centrale difensivo "vero" e potente, che insieme a Demiral potrebbe anche garantire recuperi miracolosi quando la squadra, proiettata in avanti, rischia il contropiede avversario. Se al posto di Pjanic fosse possibile schierare Pogba la Juventus potrebbe risalire la propria metà campo e percuotere quella avversaria in ribaltamento con azioni veloci e ficcanti, dando modo anche agli attaccanti di smarcarsi e ricevere palloni invitanti da indirizzare a rete. Pogba non è giocatore della Juventus, ma lo è stato….Oggi a quel ruolo si potrebbe adattare forse Rabiot, magari in coabitazione con Bentancur, e sopratutto Dybala. Ecco, Dybala sarebbe perfetto in quella posizione….L’argentino lo abbiamo visto agire in maniera impeccabile in quel ruolo soprattutto quando non si è trovato tra i piedi né Bonucci né Pjanic.

La Juventus non deve giocare con tre punte né deve cercare di inventarsi un trequartista che men che meno può essere Bernardeschi! Le punte della Juventus devono essere Ronaldo e Higuain, supportate da Dybala, libero di agire a tutto campo, e da un centrocampo dinamico tecnico e potente che faccia da elastico tra la propria meta campo e quella avversaria. Ho la sensazione che non sarà facile per Sarri preparare una buona amatriciana e in tempi brevi. Non mi rimane che aprofittare del momento natalizio per  inviare la mia letterina di Natale a Gesù bambino. "Caro Gesù bambino, molte cose mi fanno pensare che anche Tu un po' juventino lo sia sempre stato... Non mi sento di chiederti tanto perché tanto hai donato alla mia squadra, da sempre... Oggi le cose si stanno mettendo maluccio per noi…Prima che ci si capotti tutto, e promettendoTi che farò il bravo…ti chiedo solo due regali ma indispensabili: un paio di occhiali ben graduati e qualche chilo di coraggio al nostro mister Sarri… Fai che nell'agenda di Paratici già da questo inverno compaiano solo nomi di centrocampisti di livello da acquistare. Se non ti disturba troppo meglio che scegli tu chi portare alla Juventus. SEMPRE FORZA JUVE!"