Bentornato calcio. La prima partita italiana post-lockdown si conclude con il risultato più italiano possibile: 0-0. A festeggiare è la Juve che, nonostante una prestazione non scintillante, passa il turno a discapito del Milan, costretto in inferiorità numerica già dai primi minuti.

Ecco le mie pagelle
JUVENTUS
BUFFON: 6
 
Spettatore non pagante del match. Non viene mai impensierito dai rossoneri se non per il colpo di testa di Kjaer, finito fuori dallo specchio.
DANILO: 6,5
A parer mio, uno dei migliori nella Juve. Onnipresente in fase di spinta, pecca un po' nel posizionamento ma recupera molti palloni.
CUADRADO: 6
Subentra al posto di Danilo ma i pochi minuti messi a disposizione da Sarri bastano per guadagnarsi la sufficienza, grazie a due buone uscite palla al piede e ad una conclusione che si spegne alta sopra la traversa.
DE LIGT: 7
Il De Ligt insicuro e distratto di inizio stagione è un lontano ricordo. Viene coinvolto poche volte in situazioni difensive ma si comporta sempre egregiamente. In fase di costruzione, si sa, se la cava sempre.
BONUCCI: 7
Il vero regista di questa squadra. Effettua il doppio dei passaggi di Pjanic ed è impeccabile difensivamente.
ALEX SANDRO: 7
La sua miglior prestazione della stagione. Percorre più volte la fascia mettendo in area palloni insidiosi come quello per Douglas Costa nei primi minuti della partita.
PJANIC: 5
Sarri lo aveva descritto molto motivato alla vigilia ma la prestazione non conferma le sue parole. Sottotono e lento nel smistare il pallone, più che meritata la sostituzione.
KHEDIRA: 6
A 35 anni dopo una carriera piena di trofei, ha più fame dei vari Pjanic, Rabiot e Bernardeschi. Non incide ma, se in forma, è  il jolly giusto per Sarri a centrocampo.
MATUIDI: 6,5
Solita prestazione di sostanza e quantità. Dal punto di vista tecnico non gli si può chiedere troppo ma tatticamente è ancora fondamentale per il centrocampo juventino.
RABIOT: 5
Lento, macchinoso e svogliato. Basterebbero queste 3 parole per descrivere la sua prestazione. La mia sensazione è che non ha mai legato con il gruppo e non si senta a suo agio a Torino.
DOUGLAS COSTA: 6,5
Il suo lo fa sempre. La notizia buona è che non ha avuto problemi fisici nel corso del match. In questo rush finale, il brasiliano sarà l’uomo in più BERNARDESCHI: 5
Entra senza cattiveria e voglia. Il Bernardeschi di questa stagione è un altro rispetto a quello della scorsa. Talvolta, sembra che non sappia cosa fare, dove posizionarsi, dove giocare il pallone. Da rivedere assolutamente.
RONALDO: 5,5
La volontà c’è, la lucidità no. Il rigore sbagliato lo spegne definitivamente. Cerca delle giocate complicate che non gli riescono. Non in serata.
DYBALA: 6,5
Paulo c’è. Nonostante la positività al Covid-19, l’argentino è il fulcro del gioco dei bianconeri. Crea spazi e viene a dialogare molto spesso con il centrocampo. Prestazione da leader.
SARRI: 6,5
Gli undici titolari, escluso Pjanic, sono i più in forma ma i cambi li sbaglia. Come detto da lui, 3 cambi tutti insieme sconvolgono l’equilibrio della squadra. Da rivedere il centrocampo.

MILAN
DONNARUMMA: 7

Nonostante la giovane età si dimostra un portiere affidabile ed esperto. Con la punta delle dita manda il rigore di Ronaldo sul palo e respinge altri tentativi della Juve.
CONTI: 6
La sua partita non è insufficiente ma non eccelle. Causa, abbastanza ingenuamente il rigore, allargando troppo il braccio ma rimedia con dei buoni anticipi e delle buone chiusure difensive.
SAELEMAEKERS: 6
6 politico per il giovane belga. Ha poco tempo a disposizione e infatti non incide ma non rischia niente.
ROMAGNOLI: 7
Prestazione da vero capitano. Superlativa la scivolata per fermare Ronaldo in campo aperto. Insieme a Kjaer forma un muro che viene solo sporadicamente scavalcato.
KJAER: 7
La rivincita del danese. Dopo 6 mesi complicati all’Atalanta e un inizio di 2020 sottotono al Milan,  Kjaer ha dimostrato di essere un valido centrale. L’anticipo su De Ligt è da manuale e, nel complesso, gioca una grandissima partita.
CALABRIA: 5,5
Fa molta fatica a sinistra. A piede invertito non si trova per niente, infatti, per Danilo è quasi sempre semplice arrivare nella trequarti avversaria.
LAXALT: 6
Stesso discorso di Saelemaekers. Troppo poco tempo per poterlo valutare ma “senza voto” mi pare brutto da scrivere.
KESSIE’: 6
Tanta qualità ma poca convinzione nella gestione di palla. Quando riceve la sfera sembra disorientato e, difatti, perde alcuni palloni in mezzo al campo. Molto meglio in fase di corsa.
KRUNIC: 6
Copia e incolla di quello che ho scritto per Laxalt.
BENNACER: 6
Prestazione molto confusa. Gioca molto il pallone e cerca sempre il dialogo con i compagni ma, talvolta, esagera e perde molti palloni. Però, le potenzialità ci sono.
PAQUETA’: 5,5
In campo si vede pochissimo. Tocca pochissimi palloni e, perlopiù, li sbaglia. Come, dimostrato in questi mesi, il brasiliano è molto sensibile e non sembra a suo agio.
BONAVENTURA: 6,5
Si mette a disposizione della squadra in un momento di difficoltà, supportando il peso dell’attacco. Si sacrifica molto e ritengo ingiusta la sua sostituzione. Il Milan non deve lasciarlo andare a parametro zero.
CALHANOGLU: 6
L’inferiorità numerica non gli permette di proporre gioco in fase offensiva. Se la cava in fase di copertura.
REBIC: 4
Poco da dire. Un intervento del genere non è ammissibile.
LEAO: 5,5
Tanta creatività ma poca convinzione. Il portoghese ha una grande tecnica ma, dal punto di vista della proposta, non incide.
COLOMBO: 6
Per il 2002 è una serata da ricordare. Entra molto grintoso ma i minuti concessi sono troppo pochi per lasciare l’impronta nel match.
PIOLI: 5,5
Con l’uomo in meno non era semplice ma le sostituzioni le sbaglia. Bonaventura non andava sostituito perché era l’unico in grado di proporre gioco nella metà campo avversaria. Giusto dar spazio a Colombo ma il cambio doveva avvenire prima. Lex tecnico di Inter e Fiorentina conduce la partita rispettando la Juventus senza osare e, per me, sbaglia.

Questo, ovviamente, è il mio punto di vista. Fatemi sapere le vostre perplessità.