Prandelli, Iachini o Guidolin.
A novembre, erano questi i nomi papabili per la panchina dell'Udinese, da cui Tudor era stato appena cacciato. La società di Pozzo ha deciso di non sconvolgere la rosa per un allenatore come quelli citati prima e ha deciso di optare per un traghettatore, tale Luca Gotti, vice di Tudor fino a quel tempo.
L'attuale mister della squadra friulana era poco conosciuto e il suo punto più alto della carriera è stato al Chelsea, nella scorsa stagione, come collaboratore tecnico di Sarri. La carriera dell'allenatore di Adria lo ha visto fare l'allenatore solo con Treviso e Triestina, tra il 2008 e il 2009, non riuscendo a concludere la stagione in tutti e due i casi. Nei successivi 8 anni ha ricoperto il ruolo di vice-allenatore di Donadoni con Cagliari, Parma e Bologna. Nella stagione dopo c'è stata l'esperienza inglese e, in questa stagione, è stato prima vice e poi allenatore dell'Udinese.
Era considerato un traghettatore fino alla fine della stagione, ma il suo ottimo lavoro potrebbe portarlo ad essere riconfermato.

Gotti non è mai stato convinto del ruolo dell'allenatore e, nonostante il poco entusiasmo, ha raddrizzato l'Udinese. Come detto da lui in un'intervista, cerca di raccogliere le parti migliori di ogni idea di calcio per poi metterle insieme. Alla guida della squadra friulana è riuscito ad imporre le sue idee con ottimi risultati. In difesa è riuscito ad alternare tutti gli interpreti del reparto ottenendo, sempre, risultati ottimi. Sugli esterni ha confermato Stryger Larsen e ha valorizzato le qualità atletiche di Sema, diventato titolare inamovibile.
A centrocampo è riuscito a trovare una sistemazione a Mandragora, piazzandolo in cabina di regia, ruolo che si addice perfettamente all'ex Genoa; inoltre, ha insistito su De Paul nel ruolo di mezz'ala ottenendo grandi risultati da parte del diez argentino, gioiello dell'Udinese.
L'ultimo interprete del centrocampo è Seko Fofana, ormai giocatore navigato e collaudato, nonostante la giovane età. L'attacco dell'Udinese, diventato punto dolente dopo il ritiro di Di Natale, non ha avuto crescite esponenziali ma è rimasto il modesto attacco che una squadra di medio/bassa classifica richiede. Infatti le statistiche di Lasagna, Okaka e Nestorovski non sono eccellenti, ma sufficienti per i friulani.

Nei mesi da allenatore dell'Udinese, Gotti ha espresso le sue idee calcistiche trovando riscontri positivi e ora la riconferma è molto vicina per l'ex traghettatore, diventato l'eroe silenzioso dell'Udinese.