Quando viene in mente il Real Madrid dei Galacticos, il primo pensiero va a Beckham, Zidane, Raul, Figo o Ronaldo.
Probabilmente a nessuno viene in mente il giocatore più prezioso di quella armata invincibile: José Maria Gutiérrez Hernández, in arte Guti. Un giocatore con quella tecnica e talento sarebbe stato titolare in ogni squadra, ma in quel Real era chiuso da mostri sacri.
Avrebbe potuto diventare uno dei migliori centrocampisti di sempre ma lui ha deciso di farlo in punta di piedi. Dal 2001 al 2005, periodo dei Galacticos, ha totalizzato 6279 minuti su 13680 disponibili; poco più della metà. Solo 39 volte è rimasto in campo tutta la partita in quegli anni. Numericamente, è stato il suo periodo più buio della carriera, solo numericamente però. Aveva raggiunto la sua massima crescita ed era diventato un campione a tutti gli effetti. Un campione umile. Non si ricordano sue proteste per il poco minutaggio ed ogni volta che giocava dava sempre tutto. Non ha mai eccelso dal punto di vista fisico ma tecnicamente era uno dei migliori.
Per riassumere il suo immenso talento basta vedersi il suo assist contro il Deportivo a Benzema: riceve palla da Kakà, tutto solo davanti al portiere e, invece di calciare, passa all'indietro con il tacco per Benzema che insacca facilmente.
Ci sono altre grandissime giocate del 14 del Real Madrid ma probabilmente starei troppo a menzionarle tutte.
Forse cambiando squadra avrebbe giocato di più ma, di sicuro, non avrebbe vinto tutto quello che ha vinto con la camiseta blanca: 3 Champions League, 3 volte campione di Spagna, 3 Supercoppe Spagnole, 1 Supercoppa Europea e 2 Mondiali per il Club. Purtroppo, il suo scarso minutaggio non lo ha fatto mai diventare un protagonista della nazionale spagnola: solo 14 presenze e 3 gol tra qualificazioni europee e amichevoli. Mai convocato per i Mondiali o Europei.
La nazionale è stata l'unica macchia di una carriera gloriosa. Dopo il 2005, i Galacticos iniziarono a scomparire ma Guti rimase al Bernabeu fino al 2010 vincendo altre due volte la Liga e una Supercoppa Spagnola. A 34 anni, Guti capì che la sua meravigliosa avventura al Real Madrid era finita. Decise di andare in Turchia al Besiktas. Passò circa 15 mesi in Turchia fino al Novembre 2011 dove si ritirò. Il Besiktas in quella stagione vinse la Coppa di Turchia e siccome rientrava nella rosa, gli fu attribuito il trofeo.
Al Real ci tornerà nel 2013 dove inizierà ad allenare varie categorie di giovanili per 5 stagione. Nella stagione 2018/2019 ha fatto da vice di Senol Günes sulla panchina del Besiktas. In questa stagione allena l'Almeria nella Liga SmartBank e ora si trova al terzo posto in classifica. Uno dei giocatori più sottovalutati nella storia del calcio con l'unico rimpianto di aver giocato poco per il suo talento.