Nella cultura cristiana, quella appena conclusa è la Settimana Santa, 7 giorni che rappresentano il cuore dell’anno liturgico, centro gravitazionale intorno al quale ruota tutto il resto. Iniziano nella tristezza per culminare con la Pasqua, che rappresenta la gioia e la salvezza. Questo giorno di giubilo consente di guardare al futuro con assoluta serenità e fiducia.

Partendo dal presupposto che non si oserebbe mai paragonare una situazione così sentita e assolutamente primaria, con il calcio, quello che è accaduto alla Juventus, proprio nel medesimo periodo, è stato un percorso molto strano che ha parecchie similitudini.

Martedì, la Vecchia Signora è stata eliminata dalla Champions League tra lamenti e strazi. Molti tifosi bianconeri sono andati oltre la legittima delusione per un obiettivo importante che è stato fallito. In tanti si sono concentrati sul presente rimuginando su di esso invece di focalizzarsi sul futuro. Si leggeva dell’amarezza di Cristiano Ronaldo e qualcuno paventava persino un suo possibile addio anticipato ai bianconeri. Il suo silenzio, lungo alcuni giorni, ha incentivato queste teorie.
Poi è arrivato sabato ed è giunto lo Scudetto.
Un successo scontato che non avrebbe dovuto essere nemmeno troppo festeggiato. Così non è stato. Tutto sommato, questo Tricolore quasi snobbato è stato tra i più felici degli ultimi 8 consecutivi. L’amarezza che, durante le celebrazioni, aleggiava come un fantasma sullo Stadium è stata lentamente dissolta dalla gioia sugli spalti e da quella dei giocatori.
Uno, però, in particolare ha mosso i sentimenti dei supporter juventini. Chi se non lui? Cristiano Ronaldo. Prima ha saltato e festeggiato felicemente con i compagni in campo canticchiando, in italiano, il celebre brano conosciuto come “Storia di un grande amore”. Poi, ha sciolto definitivamente i cuori dissolvendo ogni dubbio in coloro che amano il bianconero. Sono bastate poche parole rilasciate ai microfoni DAZN, nella fattispecie a Giulia Mizzoni, per modificare i sentimenti del popolo della Vecchia Signora: “Resto al mille per cento”. Tale concetto è stato poi ulteriormente confermato dallo stesso giocatore anche nel prosieguo.

Le situazioni tristi lasciano sempre risvolti positivi che si trovano velati e occorre essere lucidi nel carpirli. Questa eliminazione prematura dalla Champions, insieme a quella avvenuta in Coppa Italia e al trionfo anticipato in serie A consentono di poter già iniziare a guardare al futuro con meno pressioni e maggior concentrazione. La Juve ha più tempo per rifarsi il look e giungere ai nastri di partenza della prossima stagione ancora più competitiva. Chiudere l’annata in festa e con una grande notizia come quella relativa alla carica con la quale CR7 è apparso convinto di affrontare i nuovi impegni è sicuramente vantaggioso. Qualche fatalista potrebbe pensare che proseguendo il percorso europeo, magari la Juve sarebbe giunta anche a Madrid, ma avrebbe potuto subire una delusione che sarebbe stata ancora più cocente. Si immagini, infatti, l’idea di perdere un’altra, ennesima finale di Champions con la gogna di terminare tra le lacrime una stagione. In questo modo, invece, si ha tutto il tempo per poter smaltire le amarezze ed è possibile concludere con giubilo come accaduto sabato scorso.

La Juve terminerà il campionato onorandolo, magari provando qualche novità, e penserà al futuro libera da ogni altro dilemma. I bianconeri sanno che avranno ancora a disposizione il loro centro di gravità, il loro sole attorno al quale riprovare a costruire le speranze. Ronaldo resterà a Torino. Cristiano ha rilanciato la sfida. Da lì, la Vecchia Signora deve ripartire con estrema e totale serenità.

Questo sentimento deve essere assolutamente centrale nei pensieri dei Campioni d’Italia e non potrà mancare durante tutto il corso della prossima Champions League. Dalla scorsa estate, a lungo si è detto e scritto che la Juve non avrebbe dovuto affrontare questa competizione con l’ossessione di vincerla. Sono state parole disperse nel vento come quelle della celebre Sibilla Cumana. La paura, la pressione, la tensione nervosa con la quale l’ambiente circostante i bianconeri ha affrontato la competizione non ha certamente favorito la squadra di Allegri, anzi, ha evidentemente aiutato coloro che la dovevano sfidare. La gestualità di Ronaldo al termine del match con l’Ajax pare palesare in maniera abbastanza evidente tale concetto.

Si guarda, poi, al calciomercato e si nota come la Vecchia Signora, già tra le squadre più forti d’Europa, “si sia messa avanti” garantendosi a parametro zero il cartellino di Aaron Ramsey. Il gallese è un calciatore forte e dall’importante curriculum internazionale. Sarà in grado di aiutare una mediana che ha assoluta necessità di un lifting.

Lasciando per un istante da parte obiettivi e trattative complesse, se si guarda al reparto avanzato, si nota come la Juventus potrebbe sfruttare un’altra ghiotta chance che probabilmente le capiterà tra le mani. Ronaldo pare avere la necessità di essere affiancato da un centravanti vero. Serve un classico numero nove che occupi l’area nella quale Cristiano staziona solo al momento opportuno. Questo giocatore, però, deve essere in grado di muoversi osservando il compagno e di lasciare tale spazio quando il lusitano cerca di appropriarsene. E’ necessario arrivare a un giocatore in grado di duettare con CR7 che si libererà per il tiro o lo porrà nella condizione di concludere a rete. Insomma, non è un caso se i partner con cui Ronaldo pare aver avuto il miglior rendimento siano stati Rooney, Benzema e Mandzukic. Se il Chelsea non dovesse prolungare il prestito di Gonzalo Higuain o riscattare lo stesso giocatore argentino, la Juve si ritroverebbe la soluzione in casa.

Quella sopra descritta, infatti, è assolutamente la carta d’identità del Pipita.
E’ vero, Ronaldo e il sudamericano hanno già avuto a che fare ai tempi del Real Madrid e l’amore non è sbocciato, ma sono trascorsi parecchi anni. In questo periodo di separazione, i 2 calciatori hanno avuto una naturale evoluzione professionale e umana. Ora, le strade potrebbero ricongiungersi e ognuno avere necessità dell’altro per il proprio obiettivo. Higuain, che resta un grande giocatore, deve riscattare una stagione pessima e può avere una delle ultime grandi opportunità di sollevare una Champions che manca al suo palmares. Cristiano, invece, troverebbe un compagno di reparto forse più adeguato alle sue caratteristiche rispetto a Dybala.

Chissà, che alla fine, la Juve possa trovare l’ennesima eccellente soluzione a basso costo…