Cristiano Ronaldo all'età di 33 anni compiuti riesce a far parlare ancora di sé. Appena apparve sui giornali (ancora minorenne con la maglia dello Sportimg Lisbona) tanti guardarono questo ragazzetto dal ciuffo fantasioso, come colui che voleva sfondare nell'Olimpo del calcio grazie al suo nome. Ronaldo come "il Fenomeno", colui che ha fatto sognare i tifosi di Barcellona, Inter e Real Madrid con giocate, gol, progressioni da tir che niente e nessuno potevano fermare regolarmente. Ronaldo (il Fenomeno) è stato questo, Ronaldo (Cristiano) faceva ancora "giochetti" col pallone. E pensare che dopo lo Sporting poteva esserci anche l'Italia nel suo futuro, grazie all'allora d.g. della Juventus Moggi che di occhio ne aveva tanto per i giovani campioni, ma "grazie" a Salas che rifiutò il trasferimento come contropartita, per il cartellino del giovanissimo CR7 non si fece nulla. E così svanì la possibilità di vederlo in Italia. Sir Alex Ferguson in quell'anno aveva perso un certo David Beckham su quella fascia, non proprio uno qualsiasi, che andò ad occupare la fascia destra proprio delle Merengues (ormai anche Galacticos) servendo tanti e tanti palloni proprio per Ronaldo il Fenomeno. Questa scelta fu da molti criticata: come si può sostituire il giocatore che nel suo ruolo era uno dei migliori al mondo con un ragazzino che di particolare aveva solo il nome? La risposta la si ebbe qualche anno più tardi, con Sir Alex che lavorava tanto su questo giocoliere (molto bravo coi numeri da freestyle) mentre in Italia Moggi forse sapeva ciò che aveva perso ma pensava forse: vabbè, ce ne sono tanti di giovani campioni da scovare. Vero, ma lui era IL MIGLIORE. Quest'uomo ha avuto la capacità negli anni di sfruttare tutte le possibilità che gli sono capitate, ha avuto e continua ad avere una carriera brillantissima, da ALBO di TUTTI I TEMPI. Ha vinto tutto o quasi (manca il Mondiale) ciò che c'era da vincere, titoli personali e di squadra, in una sola parola Il MIGLIORE. Si potrebbe chiamare così, anche se non fa molto rumore come soprannome, però è un dato di fatto. Il Fenomeno è vero che rimane impresso, ma il Migliore è su quella lunghezza d'onda. Ma da un Ronaldo all'altro il passo è più breve di quanto si pensi: infatti dopo gli addii di Beckham e del Fenomeno è arrivato al Bernabeu proprio lui, CR7. Ad oggi possiamo dire che questo calciatore (o alieno, o fuoriclasse, trovate voi un aggettivo adatto) è stato capace di fare una sintesi tra i due (Beckham-Ronaldo): velocità, tecnica sopraffina, forza, precisione, tiro di testa, calcio da fermo, assist man, leadership naturale in campo e pure fuori. Ne volete di più? In una sola parola, INCREDIBILE.

Si può discutere chi sia più decisivo tra lui e Messi, da sempre la sfida più affascinante nella Liga, ma quello che abbiamo visto ieri mette CR7 sopra Leo Messi, che ancora in Nazionale non è riuscito ad imporsi. CR7 invece che ha fatto? Lui invece è LA NAZIONALEe se tre gol non sono bastati ancora a convincervi, guardatevi le azioni. Il terzo gol potrebbe darvi qualche convinzione a riguardo: lancio lungo, stop al limite dell'area spalle alle porta (marcato da Ramos, non proprio uno che le manda a dire), finta, sterzata e atterramento. Ecco, è il momento, posiziona la palla, sguardo che fa presagire che qualcosa di anormale sta per accadere, classica rincorsa, tiro... GOL! Parabola inprendibile per De Gea che può solo ammirare l'esecuzione di quel piede che di fatato ha tutto. Risultato 3-3. A pochi minuti dalla fine, ancora nei minuti finali come spesso è accaduto, anche quest'anno. E adesso? Applausi e basta!

CR7 però poco tempo fa ha fatto intendere che dopo anni di successi è giunto il momento di ringraziare tutti e provare una nuova esperienza, anche se di nuova ha ben poco: infatti le ultime indiscrezioni danno il calciatore vicino ad un ritorno a Manchester sponda United. Sì, ai Red Devils, proprio dove è diventato grande. Storia romantica, vero, ma dal contorno un po' difficile. Questo perchè l'attuale presidente del Real Madrid Florentino Perez è stizzito da questa situazione: nel giro di pochi giorni ha dovuto assistere alla "fuga" di mister Zizou, e alle dichiarazioni appunto di CR7. La sua reazione? Duecento milioni di euro per il cartellino! Ora vediamo se la cifra richiesta sarà effettivamente questa, oppure è stata dettata dal momento di caos attorno l'ambiente, ma tant'è: se anche non fossero 200 forse non saremmo lontani, forse. Ripeto il forse, perchè se così non fosse più squadre potrebbero pensare di ingaggiarlo, sempre che lui decida di ascoltare altre offerte oltre quella dello United, quindi oltre le solite PSG e Bayern, e quasi impossibile il City, escludendo per ovvie ragioni il Barcellona, si POTREBBE e dico si POTREBBE, aggiungere anche la Juventus. Perché? La risposta è semplice: perchè escluso il costo (proibitivo) del cartellino, il calciatore è grado di muovere attorno a sé cifre che solo decine di calcolatrici riuscirebbero a conteggiare. Quindi genera un mercato attorno a sé tra sponsor e vendita di magliette: tutto questo pagherebbe il suo (IMPORTANTE) stipendio e in più consentirebbe di avere in rosa un vero FUORICLASSE A-S-S-O-L-U-T-O!

Marotta ha anche detto che sognare non costa nulla quindi un po', con questa dichiarazione, taglia fuori la Vecchia Signora dalla corsa al campione portoghese, ma spesso (e volentirei) ci ha abitutato a veri e propri colpi di scena sul mercato. Il campione si è dimostrato tale ancora una volta, la sua professionalità assieme anche al duro allenamento che segue (anche a casa) gli consentono di resistere agli anni che passano e quindi possiamo dire con tranquillità che ha davanti a sé ancora un paio d'anni ad alti livelli dove può aggiornare score e albi d'oro. In una parola: IMMENSO. Di sicuro il telefono del suo manager squillerà tanto in questo periodo, vediamo a chi deciderà di rispondere. Tempo e pazienza, così da vedere su quale maglia ci sarà quel nome: CRISTIANO RONALDO.

Giuseppe90cal