Perdere una partita ci sta, anche se a perderla è stata la Juventus, pluricampione d'Italia, con una rosa di giocatori formidabile, tra i quali Cristiano Ronaldo, uno degli attaccanti più forti di tutti i tempi.

Il Napoli, che quest'anno ha superato brillantemente il primo turno eliminatorio di Champions, nonostante non attraversi uno dei suoi momenti migliori in campionato (appena reduce da 4 sconfitto interne consecutive) è da considerarsi ancora compagine molto forte e pericolosa per qualsiasi avversario, compresa la Juventus…
Ma la sconfitta del San Paolo, subita dai bianconeri e minimizzata un po’ da tutti, rimediata contro un Napoli non trascendentale che ha fatto solo il minimo indispensabile per poter portare a casa il risultato, a mio parere, rappresenta invece un fortissimo e importante campanello d’allarme per questa incerta Juventus, mai solida e mai convincente finora.

Non ricordo in passato di aver mai assistito ad una partita della Juventus, dove i bianconeri si siano dimostrati tanto deboli e rinunciatari come l’altra sera al San Paolo di Napoli.
Nessuna reazione, né di squadra né di singolo, neanche dopo il gol del vantaggio napoletano. Un segnale tanto evidente quanto forte questo, che ci spinge a sospettare fortemente che in seno a questa squadra oggi c’è qualche serio problema, con il quale occorrerà presto fare i conti.
Non preoccupa la sconfitta in se stessa, allarma e non poco il modo con il quale essa è maturata: la Juve al San Paolo non si è battuta, non è scesa in campo!
Quali sono i motivi
che hanno portato la Juventus ad un simile atteggiamento?

La stanchezza accumulata a seguito della partita in /out di Coppa Italia con la Roma di qualche giorno prima?

Fosse così...Ci sarebbe poco da stare allegri… Siamo già alla frutta? Quando si entrerà nel vivo di una competizione ben più impegnativa come la Champions, cosa potremmo aspettarci a livello fisico ed emotivo da questa squadra?

Le scelte fatte da Sarri a livello di formazione sono state inopportune? Tridente davanti ad un centrocampo ‘’fragile’’ e arruffone? Sarri, che tra la semifinale di Coppa Italia e la gara di campionato rinuncia in partenza all’apporto di giocatori meno provati fisicamente come Ramsey, Bernardeschi... Per non dire di Can, ormai in procinto di essere ceduto in Germania…?

Probabile che tutto ciò abbia influito negativamente sulla prestazione della squadra. Non credo però che quanto detto possa giustificare appieno la prova scialba, inconsistente e rinunciataria fornita domenica sera dalla  Juventus. C’è sicuramente qualcos’altro di più importante e decisivo che determina lo stato attuale delle cose.

A me sembra che dopo mesi di prove e di chiacchiere al capolinea di una situazione divenuta ormai insostenibile , dove i dubbi hanno preso il sopravvento e i nodi sono venuti decisamente al pettine.

Sarri ha sempre avuto idee ben radicate, grazie alle quali è arrivato al successo e alla Juve... Si racconta però che sia molto ostinato nel volerle perseguire, non sia capace di andare oltre…, che abbia il paraocchi e soprattutto non sia un maestro di comunicazione.

Eppure, io credo che mai come ora, Sarri e la squadra devono parlarsi e molto chiaramente. Sono certo che i giocatori non aspettino altro. I segnali al Mister li hanno lanciati già in qualche altra occasione, ma quelli inviati dal San Paolo, molto forti e inequivocabili, suonano come una sentenza.

Credo che la sconfitta subita dalla Juve a Napoli, rappresenti il crocevia di tutta la stagione bianconera. Momento topico, delicatissimo che io credo e voglio sperare, sia stato recepito da tutto il clan bianconero, dirigenza compresa.

Ho letto da qualche parte, che i giocatori bianconeri si sono stancati di Sarri, dei suoi metodi di allenamento, non sono convinti delle sue idee tattiche ne di poterle attuare. Che addirittura stiano spingendo per un ritorno sulla panchina bianconera di Max Allegri.

Può darsi che le cose non siano esattamente cosi, ma che ci sia della sofferenza in seno alla Juventus, tra tecnico e giocatori, mi sembra molto più di una ipotesi, e la si comincia a palpare in maniera sempre più netta.

Oggi penso che Sarri ed i suoi giocatori siano ad un bivio: ritornare al passato presto e subito… Oppure continuare su questa falsa riga con possibile ammutinamento dei giocatori e conseguenti risultati catastrofici per squadra e società.

La squadra sul campo è abituata da tempo a comportarsi con molta concretezza. Un pragmatismo che l’ha condotta in tutti questi anni a mille vittorie. I giocatori bianconeri conoscono molto bene la via che porta alla vittoria...

Sarri li ha semplicemente distratti, cercando di insegnare loro un percorso diverso. Per questo motivo finora abbiamo visto una Juventus double face… Una Juventus ne carne ne pesce. La squadra ha provato a cambiare rotta e per certi tratti in qualche spezzone di partita c’è pure riuscita. Nonostante il primo posto in classifica però la squadra non ha mai dato la sensazione di compattezza e solidità e non ha mai convinto.

Ora dopo 5 mesi di lezioni sarriane, credo si sia sviluppata nei giocatori bianconeri la convinzione di non voler più proseguire su questa strada. Una strada che non si sentono in grado di poter percorrere per vari motivi: il gioco di Sarri è oltremodo dispendioso, perché possa risultare efficace, durante la gara, occorre poterlo attuare costantemente. I giocatori della Juventus, più o meno convinti, hanno senz’altro provato ad assimilare i nuovi schemi. Molti di loro non più giovanissimi e con caratteristiche non adatte per poterli sviluppare, ora dopo tanti tentativi sembrano arrendersi all’evidenza. Credo desiderino solo rinculare verso il vecchio spartito, più conosciuto, più semplice, meno dispendioso eppure garante di risultati positivi.

La deludentissima prova di Napoli, credo possa rappresentare la fine degli esperimenti sarriani. La Juventus, oggi definita da Lippi al 60% del suo rendimento e con notevoli margini di crescita, per me, se continuerà a rincorrere il sarrismo, non andrà oltre e potrà solo peggiorare l’attuale incerto rendimento.

La Juventus non è in grado di poter attuare il gioco proposto da Sarri. Nel frattempo non potrà continuare a mantenersi ‘’ibrida’’… Quindi occorre fare una scelta importante e fondamentale.

La sensazione forte è che ad oggi i giocatori della Juventus la loro scelta l’abbiano fatta: è quella di ritornare subito a gestire il gioco e le partite come negli anni scorsi.
La sconfitta di Napoli gestita e maturata in modo cosi platealmente negativo, credo rappresenti soprattutto un segnale chiarissimo che i giocatori della Juventus hanno lanciato al loro Mister.
Un segnale che Sarri farà bene ad ascoltare e valutare subito e con la massima attenzione, prima che la situazione possa sfuggirgli definitivamente e irrimediabilmente di mano.