A meno di due settimane dall’inizio del campionato le incognite in casa Juventus restano tante, forse, anche troppe visto l’inconveniente - e che inconveniente - dell’ultimo “minuto” con il brutto infortunio occorso a Paul Pogba - in attesa di capirne i tempi di recupero, inizia il programma di recupero - che era stato acquistato con lo scopo ben specifico di ricostruire proprio quel centrocampo che è stato il vero e proprio tallone d’Achille della Juventus negli ultimi quattro anni. Ma gli interrogativi non sono solo e soltanto sul mercato anche perché la società bianconera quest’anno sta dimostrando - con i fatti - di stare lavorando bene, per obiettivi e soprattutto con una certa logica dopo essersi “liberati” di alcuni esuberi - in attesa degli altri - che gravavano pesantemente sul bilancio della società a causa di un gestione poco oculata da parte dell’ormai ex direttore sportivo Fabio Paratici, oltre ad aver fatto delle scelte dolorose con gli addii di Dybala e de Ligt per le oramai ben note vicende. Ma i tifosi restano - eccessivamente? - preoccupati per il fatto che questa squadra possa correre il serio rischio di non essere completata - oltre a non essere competitiva - per tempo, con la paura di rimanere già fuori dai traguardi che contano sin dalle primissime battute della stagione che sta per avviarsi esattamente come l’anno scorso.

Be’ proprio questa è la domanda che i tifosi si pongono frequentemente: la Juventus quest’anno sarà in grado di competere per vincere il campionato? Del domani non vi è certezza nonostante il buon lavoro compiuto sin qui dalla dirigenza, però i dubbi rimangono, le preoccupazioni salgono - visti i tanti infortuni del precampionato - e la Champions dovrà pur essere onorata e vissuta come un sogno con la speranza di avere anche la sorte dalla propria parte. Onestamente da tifoso bianconero incallito al momento è complicato essere ottimisti sulla vittoria del titolo soprattutto qualora la squadra non venisse completata. Poiché se dovessimo rimanere così - senza Chiesa e Pogba per quasi metà stagione - il centrocampo sarebbe pressoché identico a quello dell’anno scorso e questo non farebbe dormire sonni tranquilli ma una cosa però mi dà serenità: Allegri quest’anno non può permettersi di fallire.

Il tecnico toscano è alla stagione della verità e dell’affermazione perché non può assolutamente ripetere l’annata scorsa con zero titoli in bacheca e un quarto posto conquistato come obiettivo minimo e indispensabile, dovrà necessariamente alzare l’asticella. Se l’anno scorso poteva essere considerato di transizione quest’anno la sua impronta dovrà essere più marcata poiché la squadra sta per essere costruita su sue specifiche richieste prese di concerto con la società e neanche il suo ricco contratto - a quel punto - potrà salvarlo dall’inevitabile se non dovesse portare i risultati sperati. C’è gente che per molto meno di lui è stata fatta “fuori”; dunque, fiducia massima sul suo lavoro ma dovrà dare di più anche se perfettamente consapevoli che nessuno ha la bacchetta magica senza gli elementi mancanti in rosa. Chiudo con il capitolo disfattismo, domenica si è concluso il tour americano con una netta sconfitta contro il Real Madrid - ricordiamo campione d’Europa - in un amichevole - ripetiamo un'amichevole - che tutto sommato fa presagire a delle cose buone e ad altre meno ma già si sentono ululati, mugugni di ogni tipo, sentenze sulla stagione che deve ancora iniziare, presunti quarti o quinti posti sulla griglia di arrivo in campionato, squadra con la coperta corta, dirigenza incapace e chi più ne ha più ne metta… per favore andiamoci piano, sosteniamo la squadra e il mister che dopo tre anni di disastri hanno tracciato la direzione giusta su cui poter ricominciare per tornare presto al successo.

Certo non sarà facile, occorrerà del tempo per amalgamare il nuovo gruppo che sta per nascere, forse non ci sarà il tempo per sistemare tutto - mancano almeno tre pedine una per reparto per completare l'organico - soprattutto in una stagione che sarà inevitabilmente strana per tutti visto l’anomalo mondiale che verrà giocato a dicembre in Qatar e che di conseguenza potrebbe rimescolare le carte ribaltando ogni tipo di pronostico. Dunque, bisogna avere fiducia nonostante le paure e le angosce di rivedere una Juve non competitiva, nonostante fuori ci sia scritto lavori in corso, nonostante la cattiva sorte che sembra essersi abbattuta sui nostri giocatori in questi giorni. Almeno su un punto fermo bisogna stare tranquilli la dirigenza farà di tutto per cercare di completare la squadra, rendendola più competitiva possibile perché nessuno gioca per perdere men che meno alla Juventus, dove vincere è sempre l’unica cosa che conta. E poi, caro fratello juventino  - come diceva il buon Henry Ford, e gli americani hanno sempre ragione da quando esportano la democrazia nel mondo per la pace -  quando sembra tutto andare male, ricorda che gli aerei decollano contro vento, ma se arrivassero Zaniolo e Sergej Milinković-Savić si potrebbe decollare, anche, con il vento a favore..... Arrivabene avvisato!! 

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