Arricchire ancora di più il pianeta calcio. Tanti potrebbero pensare che sarebbe impossibile, ma si sa che quando si parla del "dio denaro" la gente si trasforma e il cervello diventa fumante, come il camino in pieno inverno, per riuscire a trovare un'idea..

Ed ecco l'idea che si annida da diversi anni nei piani alti del sistema Football, capitanato anche dal nostro Andrea Agnelli, presidente ECA, dal 2017 e rieletto 2019, all' European Club Association. Finito quella conferenza, il presidente bianconero disse: "tutti daremo il nostro meglio e saremo sempre dalla stessa parte, ovvero dalla parte del calcio. Perseguiremo l'unita di tutto il calcio europeo."

Tutto questa uniformità di vedute, sinceramente, non la vedo e non la sento. I ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri diventano sempre più poveri. Ma qual è l'idea? La Superlega Europea. Un campionato con una ventina di squadre, al quale potrebbero partecipare squadre italiane, tedesche, inglesi, francesi e spagnole. Quindi l'elite del calcio mondiale.

Chi appoggiava e appoggia quest'idea è anche Rummenigge, ex presidente ECA e bandiera della Germania e Bayern Monaco. Fare un "copia e incolla" del modello NBA risulta molto complicato. Parole di uso quotidiano come "draft" e "salary cup" non entrerebbero nell'ipotetica superlega. La questione sarebbe molto più semplice: raggruppare i fenomeni migliori al mondo nello stesso campionato, creando un torneo mondiale, che sia seguito dall'America all'Australia, il Gotha del calcio, proprio come l'NBA lo è nel basket.

I vantaggi sarebbero sicuramente molteplici, partite di grande spessore ogni settimana: Juve-Real, Barcellona-United, Manchester City-PSG, Liverpool-Atletico, Bayern-Napoli.
E per decretare il vincitore?
Ipotizzabile un format con la regular season ed i play off per stabilire il vincitore della competizione, in pieno stile americano. E poi c'è il business: imprenditori e sponsor si ammasserebbero per far scrivere anche una parola o vedere il proprio marchio nei cartelloni pubblicitari e i calciatori, di conseguenza, sarebbero nuovamente ricoperti d'oro. Inoltre si aggirerebbe il FFP, Fair Play finanzario, zavorra per molteplici club.

Chi è lo stato anche un approfondimento di football leaks. ​​​​​Al centro delle prime rivelazioni si trovavano i pasticci sull'applicazione del FFP UEFA e grandi manovre intorno al progetto di Superlega internazionale per club. Si parlava di 4 club che avrebbero stretto un patto di ferro: Bayern Monaco, Barcellona, Juve e Real Madrid, che erano i rispettivi vincitori nazionali. Una sorte di consiglio direttivo attorno al quale si raccoglie un circolo ristretto che comprende altri 7 soci fondatori: Milan, PSG e i 5 club inglesi (Arsenal, Chelsea, Liverpool e i 2 Manchester).
A questi 11 soci fondatori, dato il disegno presente nella bozza di progetto, se ne aggiungerebbero altri 5 nel ruolo di invitati e ulteriori due da scegliere. E poiché torneo dovrebbe essere a 24 quadri e, ce ne sarebbero da ammettere altri 8 attraverso gli esiti dei primi 8 campionati europei, con meccanismo a scalare.

La fazione dei contrari è capitanata da Ceferin e Infantino, che sostengono che questa scelta, porterebbe alla morte dei campionati nazionali, con conseguenze anche sui calciatori e tifosi, il cuore pulsante di questo gioco.

Andare a sostituire la Champions League, aspirazione maggiore per un calciatore professionista sembra una decisione assai ardua e complessa da mettere in atto. Ma se ne parlerà dal 2024, fino ad ora parliamo di fantapolitica calcistica.






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