Nella giornata appena conclusa di campionato, abbiamo avuto molte conferme, soprattutto che probabilmente sarà una corsa ad inseguire l'Inter, squadra nettamente più forte per rosa, ed ampiezza della rosa, ma secondo me, come ho sempre dichiarato, con un limite relativo, l'allenatore Inzaghi, allenatore che due anni fa per me ha regalato uno scudetto già vinto al Milan di Pioli, quest'anno molto discontinuo.

La squadra di Inzaghi batte con merito una Roma praticamente inesistente, remissiva come spesso, con un Mourinho come sempre polemico alla fine, ma sempre più personaggio e poco propenso ad un cambiamento radicale di mentalità, una squadra sicuramente inferiore ad almeno tre squadre sulla carta, ma con un potenziale non certo di seconda scelta, in pochi possono permettersi gente come Lukaku e Dybala in attacco, con un Belotti ed El Sharawi sempre pronti, e non certo gli ultimi arrivati.
La squadra nerazzurra domina, la Roma tira una sola volta in porta con un colpo di testa di Cristante e grande parata di Sommer, ma la partita è restata in bilico fino al minuto ottanta solo per le occasioni sprecate dai nerazzurri. Lukaku praticamente assente in campo, saranno stati i fischi assordanti dei suoi ex tifosi, sarà stata la pochezza in costruzione della Roma, ma il belga si è rivelato protagonista non pervenuto, protagonista solo di essere stato di mira da una tifoseria tradita in estate dal belga.

L'Inter è la squadra da battere, e credo che in tanti la pensino così, ma dietro tiene una Juve mai doma, che domina un Verona mediocre, ma che grazie agli episodi fortunati, ad un arbitraggio discutibile, al Var fortunato per centimetri, era rimasta a galla fino all'ultimo istante, punita da Cambiaso entrato nella ripresa.
Protagonista il giovane Kean, autore di un grande match, che si è visto annullare due goals dal Var, al limite del fuorigioco, goal annullato per un tacco, e ciò mi trova d'accordo con Allegri che ha criticato apertamente l'uso della tecnologia.  Il fuorigioco deve essere netto, non una questione di millimetri, di dita o tacchi e ginocchi, il fuorigioco dovrebbe avere rispetto del gioco del calcio, perchè se usato in maniera scientifica, perde credibilità e fa perdere fascino al gioco più amato.

Allegri per me sta facendo un mezzo miracolo con gente sicuramente non di prima scelta come ha l'Inter, i vari Mc Kennie(l'anno scorso retrocesso a Leeds in B inglese), Miretti, Gatti, Kean, Cambiaso, Rabiot, non sono certamente calciatori da grande squadra, in Inghilterra nessuno giocherebbe titolare probabilmente, forse per la fama il francese. Allegri viene ingiustamente criticato da due anni per un gioco assente per molti, ma la gente ha memoria corta e dimentica 5 scudetti di fila, coppe varie in Italia, due finali Champions perse con Real e Barcellona e mille vittorie.
Il tifoso è un eterno ingrato, almeno quello italiano, perchè in Inghilterra io ricordo ad esempio Wenger che i primi anni era un vincente, ed ha stravinto con un Arsenal fortissimo, ma poi nell'ultimo suo Arsenal per anni è stato un perdente di successo, anni di delusioni, ma mai contestato dai tifosi dei Gunners che per lui avranno sempre una riconoscenza a vita.

Pareggiano Napoli e Milan, partita pirotecnica, spettacolare, ricca di emozioni, due squadre che hanno dimostrato grossi limiti e lacune tecnico tattiche, sopratutto molto approssimative e con due allenatori piuttosto incerti e dubbiosi nelle scelte, nei cambi, e nella tattica da attuare.
Il Napoli nel primo tempo meritava di perdere anche di tre goal di scarto, una squadra più cinica avrebbe chiuso la pratica, ma il Milan non lo è, e nella ripresa i campioni d'Italia sono entrati in campo decisi e hanno recuperato una partita quasi persa, rischiando addirittura di vincerla nel finale.
Garcia rischia? E Pioli? Una cosa sembra certa, il primo sarà sempre in bilico, perchè al primo prossimo errore rischierà l'esonero, una squadra che non sembra nemmeno lontana parente del Napoli di Spalletti che aveva dominato il campionato. Pioli invece sbaglia i cambi, si è beccato le proteste e gli insulti di Giroud, che nessuno avrebbe mai tolto dopo la doppietta, e di un Leao praticamente assente, ma sempre un rischio eventuale per le difese avversarie, soprattutto se devono recuperare le partite.

Negli altri incontri vince nel finale la Lazio con un rigore netto per fallo di mano chiaro a braccie larghe del difensore della Fiorentina, terza vittoria di fila casalinga laziale.
Bene il Bologna dell'ottimo Motta, pareggio nel derby emiliano con il Sassuolo, in coda vittoria da infarto del Cagliari di Ranieri che vince 4-3 al 96 minuto grazie all'eroe della promozione Pavoletti, autore di una doppietta appena entrato, e quando il risultato era ampiamente compromesso.
Confesso che se fossi stato il presidente del Frosinone avrei esonerato Di Francesco, nonostante i ciociari stiano facendo bene, perchè un allenatore bravo ed esperto, avrebbe gestito diversamente la partita, i cambi e le perdite di tempo, un Conte, Mourinho, Simeone, ma tanti altri minori avrebbero vinto, perchè al 72 minuto vincevi di tre goal, e non si è mai vista una cosa del genere, cosa rarissima.
La Salernitana di Inzaghi, perde a Genova, e resta in coda, sarà dura salvarsi quest'anno, ancora senza vittorie l'Udinese del nuovo allenatore Cioffi, che coglie un buon pari a Monza.
Ieri grande vittoria dell'Atalanta ad Empoli, squadra che dovrà fare miracoli per salvarsi, Scamacca protagonista di una doppietta ed un assist, una Atalanta sempre protagonista ed ora in Zona Champions e dintorni.

Il campionato resta interessante e può riservare sorprese, stavolta nulla sembra scontato, almeno per ora, mentre l'anno scorso abbiamo assistito ad un campionato a senso unico stravinto dal Napoli a sorpresa, ma il livello tecnico resta molto inferiore al passato e a Premier League e Liga.


Pasquale Saggese