Il punto del campionato dopo 15 giornate.
Partiamo dalla vetta, non è più una notizia, ma pura realtà, il Napoli batte anche l'udinese, stavolta con pathos finale per essersi rilassati e permesso ai friulani di segnare due goal nel finale della partita. Per i partenopei l'importante erano i tre punti, come sempre, e concludere prima della pausa lunga il campionato con largo vantaggio.
La squadra napoletana ha fatto fino ad ora qualcosa di straordinario, impensabile, tredicesima vittoria di fila e se uno leggesse quello che scrivevano gli addetti ai lavori, e soprattutto i tifosi, su società e squadra, ci sarebbero da dire tante cose a tanta gente che ora è già pronta a buttarsi sul carro dei vincitori; lo ripeto ancora, ma è un classico dell'italiano medio, non sono sorpreso affatto, come diceva un mio ex collega emiliano... conosco i miei polli. 

Dietro la squadra partenopea, o meglio un'orchestra perfetta fino ad ora (lo sottolineo perché ci sono tanti tifosi avversari che sperano giustamente), c'è il Milan di Pioli.
La squadra rossonera vince ancora nel finale, anzi nel recupero, goal segnato tra le proteste fiorentine al Var (per me goal valido, incertezza del portiere), ma ancora una volta si è visto un Milan in affanno grosso, poco gioco, molta fortuna, soprattutto in occasione del goal finale fatto dopo una precedente azione viola con clamoroso salvataggio sulla linea di Tomori (non convocato ai mondiali negli inglesi), che vale un goal e soprattutto la speranza per i rossoneri. Buona prova della Fiorentina, ma se non la butti dentro, prima o poi perdi, è una regola del calcio, anzi della vita.

Ma la notizia del giorno è la sesta vittoria di fila, senza subire goal tra l'altro, della Juve, che batte facilmente una Lazio inesistente, che come ho già detto e ridetto è la solita Lazio di ogni anno, squadra discontinua, non affidabile, senza ricambi e con un allenatore sopravvalutato che si permette il lusso di non far mai giocare dall'inizio il suo uomo più tecnico, Luis Alberto, che giustamente non  vede l'ora di andare via.

Grande vittoria dell'Inter a Bergamo, partita spettacolare per i tanti goal, Atalanta in discesa libera alla terza sconfitta di fila, Inter a meno 11 dalla vetta, sono tanti punti, probabilmente troppi per sognare il titolo, prossimo turno nel 2023 proprio contro il Napoli. 
Ancora deludente la Roma di Mourinho, che pareggia in casa solo al 94' minuto contro un buon Toro, ma forse è la Roma ad essere mediocre, colpa pure di un allenatore alla frutta, che sa solo piangere e lamentarsi con tutti e tutto, ma i fatti parlano chiaro, squadra senza identità, senza gioco, e soprattutto senza attributi.
Belle vittorie di Monza sulla Salernitana e Bologna nel derby emiliano col Sassuolo, squadre che vanno al riposo forzato con una tranquilla classifica e con tante certezze, soprattutto con un notevole vantaggio sulla zona retrocessione.
In coda restano Verona, ancora sconfitta in casa, stavolta contro lo Spezia che è quart'ultimo ed era la partita della vita per gli scaligeri, ora con mezzo piede in B, il cambio allenatore è stato un grande fallimento.
Negli altri due scontri diretti, l'Empoli regola la Cremonese con un secco 2-0 e mette una seria ipoteca sulla meritata salvezza, per i lombardi la B è vicina.
Infine concludiamo con la grande vittoria del Lecce a Genova con la Sampdoria, che mette i salentini in una condizione forse inaspettata all'inizio e praticamente manda la Samp nell'inferno della B, a meno che non succeda un improbabile miracolo calcistico. La Samp, non lotta, scende in campo rassegnata, società assente, stavolta la B sembra inevitabile.

Ora ci saranno i mondiali, campionato che tornerà a gennaio, ma la prima parte della stagione ha parlato molto chiaro: il Napoli é stato nettamente superiore agli altri, é l'unico artefice del suo destino, il vantaggio é importante, le altre possono solo sperare in un clamoroso crollo, senza però mai sbagliare.
Grazie mille a chi ha letto come sempre la mia opinione calcistica.