La giornata di campionato di ieri è stata importante, direi probabilmente una svolta per un nuovo campionato che fino ad ora aveva visto una protagonista assoluta, l'Inter, squadra che aveva vinto cinque partite su cinque.

A mio parere, l'Inter è la squadra nettamente superiore per rosa, ha validi ricambi per ogni ruolo, ed ogni suo panchinaro sarebbe titolare in qualsiasi altra squadra italiana, in un campionato (io lo dico da 15 anni, ed ora mi dicono avevi ragione tu) sempre più basso di livello, dove di veri grandi campioni ce ne sono rimasti davvero pochi, faccio fatica a contarne tre.

Come ho sempre detto, io sono laziale, e conosco bene Inzaghi, l'allenatore che sa vincere le coppette, la Coppa Italia, competizione fatta per le grandi in Italia, dove si gioca sempre in casa fino alle semifinali, e che MOURINHO ha definito il torneo più imbarazzante della intera Europa che conta calcisticamente, torneo che dovrebbero cambiare nel format da vent'anni, ma che non fanno mai.

Inzaghi è un perdente di successo, due anni fa è riuscito a perdere uno scudetto già vinto ai danni del Milan, a Roma alla Lazio ricordo partite e qualificazioni già acquisite, e mi viene in mente la disfatta di Salisburgo dove la Lazio aveva vinto all'andata e vinceva in Austria, erano i quarti di finale, e riuscì a prendere cinque goal in poco tempo, mandando il Salisburgo in semifinale, e dimostrando di non saper leggere le partite e gestire i cambi.

Ieri poteva mettere una grossa ipoteca per una fuga, perchè parlare di scudetto alla sesta giornata è ridicolo, ma dopo essere passato in vantaggio, prendere due goal dal Sassuolo, a San Siro, vuol dire aver riaperto le speranze di Milan, Napoli, e Juve, seppur quest'ultima sulla carta nettamente inferiore a nerazzurri e al Napoli, che se torna in forma, ed ieri è stato devastante, è la vera avversaria dell'Inter.
Ieri l'Inter dopo essere stata in svantaggio ha effettuato ben quattro cambi in una sola rotazione, mettendo in campo gente come Frattesi, De Vrij, Sanchez, e Augusto, gente che giocherebbe titolare dappertutto, almeno in Italia, chi può permettersi questi cambi? Nessuna!

In un campionato dove regna l'incertezza, la mediocrità, dove l'anno scorso la terzultima si è slavata con 30 punti (una volta la quota salvezza era 40), tutto è diventato possibile, ed è meglio per il campionato, sicuramente ne godrà lo spettacolo, gli spettatori.
La Juventus ed il Milan sono due squadre che, in maniera diversa, sono lì, ma la Juve arranca e nonostante non faccia le coppe - quindi avrà molti meno impegni, viaggi e stress e penserà solo al campionato - gli juventini non mi danno l'impressione di essere continui e solidi, soprattutto in difesa, o meglio, nella fase difensiva sono sempre molto approssimativi e la difesa è da brividi, e con il Sassuolo lo hanno dimostrato - portiere compreso in netta discesa (Perin sarebbe da inserire subito) -.
Il Milan invece ha pescato gente interessante, giovani forti, sembra un bel mix di gente esperta come Giroud, su tutti, grandi calciatori come Leao, seppur discontinuo come sempre, e inserimenti interessanti come l'olandese Rejnders, le punte prese, lo svizzero Okafor, il nigeriano ex Villareal su tutti, ed il forte Lotus Cheek, ieri in rete, e quindi potrebbe essere la mina vagante del campionato.

Il Napoli invece se ritrova serenità, spogliatoio e riesce a domare i capricci del suo fuoriclasse Ohsimen, è la vera rivale dell'Inter per me, anzi sono convinto che se ci fosse ancora Spalletti, il Napoli era tra le primissime, e la rosa che ha gli consente di sperare, perchè alla fine è a soli meno quattro punti dalle due milanesi.

Inzaghi è l'unico che può perdere il campionato, ripeto, la finale Champions dello scorso anno, è solamente un caso, frutto di un sorteggio favorevole, e di un tabellone dai quarti in poi molto più agevole del City che ha dovuto battere prima il Bayern (che aveva vinto nel girone con l'Inter entrambe le gare) e poi il Real di Ancelotti, travolgendoli entrambi, quindi c'è una bella differenza da fare, ma questo lo hanno capito tutti coloro che di pallone né masticano.

Il campionato è ufficialmente riaperto, ma alla sesta giornata la verità è che non era mai finito, ma sembrava avviarsi verso una cavalcata nerazzurra... ma se il manico è Inzaghi, le frenate saranno probabili, se avesse una simile squadra Conte o Simeone, allenatori pratici e vincenti con squadre nettamente inferiori a tante, il campionato sarebbe una formalità a favore interista.

Un saluto a tutti.
Pasquale Saggese