L’Italia è una nazione incredibile. Su di essa si possono dire le cose peggiori, come l’essere stata capace per un ventennio ad avere Berlusconi come uomo di punta, come politico più conosciuto all'estero, portando l'Italia a rimediare delle sonore figuracce. Epica quella fatta al parlamento europeo con Schultz, quando gli disse che per lui era disponibile un ruolo come Kapò, in un sceneggiato che stavano girando in Italia. Agli altri dell’opposizione disse che erano turisti della democrazia. Oppure il sistema delle olgettine, il Bunga Bunga con Emilio Fede, Lele Mora e Vittorio Sgarbi, il lettone di Putin, la nipote di Mubarak, Topolanek nudo nei giardini di villa Certosa, e potrei andare avanti ancora a lungo.

Ricordo bene quando per conto della mia azienda mi capitava di andare all'estero in Europa con una certa frequenza, e di incontrare colleghi stranieri che mi guardavano e, parlando di Berlusconi scuotevano il capo senza dir nulla, come a dire: “com'è possibile che ancora non l'abbiate cacciato? Come è possibile che ci siano così tanti italiani che non si rendono conto di certe cose e lo votino? La risposta che mi sono dato è che molti degli italiani che lo votavano avrebbero voluto essere anche loro un po’sfacciati come lui, ma non riuscendoci ne rimanevano comunque suoi grandi ammiratori. Poi invece c'erano quelli che sapevano benissimo che egli avrebbe portato l’Italia alla rovina, ma Berlusconi rappresentava in quel momento colui che faceva i loro più o meno loschi interessi e ciò bastava e avanzava per votarlo senza remore.

L’Italia è una nazione straordinaria, con tanti problemi, tra i quali ce n’è uno particolarmente critico: qualsiasi cosa voglia fare, deve portarsi dietro una palla al piede che le impedisce (anche volendo) di risolvere facilmente i suoi problemi. Questo peso enorme si chiama debito pubblico. Esso, come tutti i debiti, comporta che vengano pagati degli interessi a favore di chi ti ha prestato i soldi, interessi che vanno a finire nelle tasche dei nostri creditori che, caso buffo, siamo molto spesso noi stessi.
L’Italia, che ha un debito pubblico fra i più grandi al mondo, ha anche un credito pro-capite fra i più alti. Detta in modo spicciolo, ma mi perdonerete per questo, quelli che prestano i soldi all'Italia per andare avanti chiedendo in cambio interessi da strozzini siamo noi stessi, che investiamo in titoli di Stato in modo diretto, comprando titoli di stato, o indiretto, attraverso prodotti finanziari offerti dalle banche, che contengono al loro interno un mix di titoli, tra cui quelli italiani.

Ma non ho scritto questo articolo per parlarvi di economia (non ne avrei le competenze) e neanche per parlare solo male dell'Italia. Stavo giusto dicendo infatti, all'inizio di questo articolo, che L'Italia è un paese incredibile perché se da un lato è stato capace, come abbiamo detto, di fare scelte politiche scellerate, l'Italia è anche il paese dove, se vieni aggredito, o ti senti male e rimani steso per terra per strada, puoi stare tranquillo che qualcuno che ti aiuti a tirarti su ci sarà, un’ambulanza arriverà, e soprattutto, una volta in ospedale nessuno ti chiederà se sei ricco o povero, per decidere se curarti o ributtarti fuori sul marciapiede.
Io personalmente sono fiero di essere italiano per questo motivo e vorrei che tutti lo fossero come me. Tutti dovremmo essere orgogliosi di avere una sanità pubblica che tra mille problemi tratta tutti più o meno allo stesso modo, senza rifiutarsi di spendere ciò che c'è da spendere per curare chi ne ha bisogno, anche nei confronti dei tanti migranti ai quali vengono prestate le stesse cure in quanto esseri umani, non in quanto italiani o abitanti di altri paesi più o meno ricchi. Dovremmo essere fieri di questo, e dovremmo essere altrettanto fieri di essere un popolo generoso, accogliente, lasciato troppo spesso solo a gestire situazioni che dovrebbe essere gestite in modo congiunto con gli altri paesi dell’Europa che vorrebbe darci lezioni di civiltà, ma almeno su questo punto direi proprio che non ne avrebbe davvero motivo.

Noi italiani, però, abbiamo anche un grande difetto: abbiamo una mentalità che ci porta ad occuparci dei problemi solo quando questi si trasformano in tragedie annunciate. Il concetto di prevenzione è qualcosa di assolutamente estraneo al DNA dell'italiano medio. In Italia per decidere di occuparsi di qualcosa c'è sempre bisogno che un dramma si consumi.
Affrontare certi temi sull’onda dell’emotività, quando l'opinione pubblica grida a gran voce affinché il colpevole venga punito in modo esemplare, è proprio ciò che non si dovrebbe mai fare, ma è purtroppo una consuetudine tutta italiana a cui è difficile sfuggire!

Pirati della strada: Omicidio stradale
Certo che UN GIRO DI VITE SUI PIRATI della strada, con almeno un raddoppio della pena detentiva e introduzione nel codice della strada del reato di omicidio stradale, male non farebbe. La gente quando guida deve capire che l'auto che sta guidando è equiparabile ad un'arma: GIRO DI VITE SULL’ATTRIBUZIONE DELLE PATENTI.
EVVAI:
giro di vite sulla attribuzione della patente: necessario anche avere il porto d’armi! Tutti, se vogliono continuare a guidare, dovranno conseguire anche l'esame per poter avere il porto d'armi che prevede di saper smontare e rimontare completamente una Beretta APX A1 in meno di 20 secondi.
Per gli aspiranti pirati della strada, invece, consigliamo di farsi un minimo di cultura marinaresca rileggendo L’isola del tesoro di Stevenson, e ripassando la canzone che cantava l’ufficiale in seconda dell’Hispaniola, di stanza alla locanda dell’Admiral Benbow: “15 uomini, 15 uomini sulla cassa del morto yohoho, yohoho, e una bottiglia di ruuuum!” Si tenga inoltre presente che qualora si decida di essere giudicati secondo il codice marinaresco, in caso di condanna, la pena consiste quasi sempre nel compiere un GIRO DI CHIGLIA completo. In bocca al lupo! Anzi… in culo alla balena!

Dissesto idrogeologico e deragliamento treni: NECESSARIO UN GIRO DI VITE
E non vogliamo dire neanche una parola sulla situazione idro geologica? Sul deragliamento del treno ad Andora con il povero Burlando, presidente allora della Regione Liguria, che praticamente passava più giornate, a Roma, al Ministero dei trasporti, a rispondere delle carentissime infrastrutture che provocavano continui deragliamenti, per fortuna a bassa velocità, ma che quell’anno aveva impedito a coloro che volevano raggiungere in treno Sanremo di poterlo fare. Naturalmente allo scopo non di poco conto di partecipare alla Kermesse canora, per via della impraticabilità delle linee ferroviarie più disastrate d’Europa, Vaticano e San Marino compresi. Sul tavolo del Ministro Lupi grandinavano referti di punti della linea ferroviaria che costeggia il Mar ligure tutti da rifare perché per troppi anni trascurati. Ogni DERAGLIAMENTO UN GIRO DI VITE. Uno stillicidio senza precedenti!

GIRO DI VITE PERO’ANCHE NEI CONFRONTI di quei macchinisti troppo disinvolti che invece di prendersi un margine di sicurezza andavano alla velocità prescritta per quel tratto di ferrovie, causando smottamenti e quindi portando i treni successivi a deragliare con una facilità estrema!

GIRO DI VITE anche verso i capi treno che pretendevano, sfacciati, di arrivare puntuali, percorrendo i vari tratti alle previste velocità: QUANTO PUO’ RISULTARE DELETERIA E INUTILMENTE PERICOLOSA LA CONDOTTA DI CHI NON CAPISCE IL CONTESTO IN CUI OPERA!

Non si può prendere uno svizzero e metterlo a lavorare alla stazione di Napoli centrale senza un lungo periodo di affiatamento. Senza aver speso neanche un’ora di team building, le conseguenze potrebbero essere disastrose, come quelle del film del 2010 di Tony Scott, con Denzel Washington ‘Unstoppable’ dove un treno viene per sbaglio dirottato a tutta velocità verso la stazione centrale di Stanton. Nel nostro caso, con le dovute proporzioni tutto potrebbe accadere allo stesso modo col regionale Santa Maria Capua Vetere, con fermata unica a S. Giorgio a Cremano, ma incautamente dirottato dallo svizzero, (che dà per scontato che il treno viaggi puntuale) verso la stazione centrale di Napoli. Dove riesce a fermarsi, ma non prima di essersi fatto un bel giretto dalle parti del lungomare nient’affatto disprezzabile!

GIRO DI VITE NEI CONFRONTI DEL TURNOVER DEL PERSONALE DELLE FERROVIE FATTO SENZA TEAM BUILDING E MENTORING!

E di bullismo non vogliamo dire niente? Qualche giorno fa ha tentato di togliersi la vita un ragazzo che veniva ogni giorno molestato da altri suoi compagni: GIRO DI VITE CONTRO QUESTO RAGAZZO, E ALTRI COME LUI, CHE INVECE DI STARSENE A CASA TRANQUILLI, PRETENDONO DI ANDARE A SCUOLA SENZA CHE NESSUNO LI MOLESTI!
In una scuola che si rispetti, il bullo è parte integrante della scuola, come il bidello, come le scritte e i disegnini esplicativi nei muri nei cessi, disegnini che hanno permesso a tanti di raggiungere consapevolezze che né la scuola ufficiale né tantomeno la famiglia erano stati in grado di fornire.
Superare la prova del bullo è formativo
, ed è ormai considerato come un corso normale, con annesso esame finale.
Dove si è mai vista una scuola senza la fondamentale presenza almeno di un bullo? Incontrare nella propria vita un bullo è l’unico vero motivo per cui la scuola continua ad essere utile, senza il bullo da imparare a gestire, potrebbe andare benissimo studiare in smart video da casa. Il bullo è determinante per la crescita di tutti noi!
GIRO DI VITE CONTRO QUELLI CHE VOGLIONO ABOLIRE LA FIGURA DEL BULLO NELLE SCUOLE

Vogliamo poi considerare ciò che è successo al Luna Park di Legnano? Sembra che alcuni ragazzi pagando regolare biglietto d'ingresso siano entrati, e abbiano fatto dei giri sulla ruota panoramica, lanciando dall'alto delle bottiglie di vetro sulla testa delle persone che sostavano in zona.
GIRO DI VITE CONTRO LE RUOTE PANORAMICHE TROPPO ALTE: vi sembra giusto che uno non possa farsi i suoi giri tranquillo sulla ruota, magari intento in effusioni con la propria ragazza, perché costretto a preoccuparsi che la bottiglia che ha comprato rotoli giù per sbaglio? D'ora in poi la ruota panoramica potrà essere alta solo 5m.

Significativa quella che può essere considerata una sorta di dichiarazione di guerra verso l'ottusità dei frequentatori del Luna Park di Legnano.
Il sindaco si è così espresso: “chi pensa di poter accedere al luna park di Legnano con oggetti contundenti o comunque rigidi verrà arrestato e processato per direttissima con Daspo per il luna Park”. Previsto anche il divieto di vendita o di cessione in qualità di premio di oggetti rigidi che possano fungere da armi o oggetti contundenti. Siamo forse di fronte ad un primo debole, ma significativo segnale di cambio di rotta da parte della Lega nord: dal celodurismo al celomorbidismo? Staremo a vedere e ve ne renderemo conto!

Rivolte nelle carceri: GIRO DI VITE NEI CONFRONTI DI CHI FOMENTA I CARCERATI e li porta a compiere ribellioni che sfociano in nuove condanne, e pene più lunghe. Sono in 10 dove dovrebbero essere in 2, ma devono rigare dritto e non si devono ribellare. Qualcosa decisamente non quadra, visto che se c’è sovraffollamento delle carceri la risposta non può essere quella di far stare in carcere per più tempo i detenuti. Altrimenti le ribellioni continueranno ad aumentare come numero e come gravità.
Insomma, una guerra a ricorrersi destinata a finire malissimo…
Il GIRO DI VITE con conseguente inasprimento delle condizioni di detenzione potrebbe essere risoluto costruendo più carceri, ma un modello matematico cinetico commissionato dal ministero dell'Interno ha dimostrato che l’equilibrio che verrebbe a determinarsi sarebbe quello per cui o finiremmo in carcere per aver commesso un reato, oppure, visto il gran numero di carceri di cui potremmo “beneficiare”, finiremmo tutti in carcere per svolgere il lavoro di secondino, o comunque legato all’ambiente carcerario.
Le carceri in sostanza diventerebbero opportunità di lavoro per tantissime persone, un po’ come lo sono le guardie forestali sull'Aspromonte…
c'è qualcosa che non mi torna ma non riesco a inquadrare bene cosa…

Argomento ancor più dibattuto, quello sulla sicurezza nei cantieri: troppe le morti bianche che ancora oggi ci tocca di registrare: l'obiettivo tolleranza zero è ben lontano, ancora, dall'essere una realtà. Nel frattempo per evitare che nei cantieri la gente muoia GIA’ PRONTO UN BEL GIRO DI VITE CONTRO I CANTIERI causa di morte per migliaia di operatori del settore. La soluzione dei problemi che ci attanagliano, a volte la immaginiamo lontana, invece può essere molto più vicina di quanto non possa sembrare: Smart working per tutti coloro che svolgono questa attività, per raggiungere l'obiettivo di non avere più neanche un morto sui cantieri.

Sempre in ottica riduzioni morti, il caso studio della città di Prato rappresenta emblematico della possibilità di lavorare in aziende dove la percentuale di decessi è zero, e tutto questo senza dover fermare, neanche di notte, la produzione!
Si sta studiando il caso Prato. L’obiettivo è comprenderlo per poterlo applicare, una volta compreso in tutte le realtà produttive. Si tratta infatti di un meccanismo organizzativo che porta all’incredibile risultato di avere il fatidico zero tolerance, inseguito da anni da varie equipe di medici e di esperti della produzione. Poterne esportare il modello di business privo di decessi sarebbe decisivo. Sono anni che a Prato tra i lavoratori cinesi non muore mai nessuno. Da molti anni a Prato la comunità cinese gode dell'invidiabile primato di non avere più morti. Un tempo a Prato ci vivevano i pratesi, i quali avevano statistiche relative al numero di morti assolutamente in linea con quelle della popolazione di tutte le altre città e di tutte le altre regioni d'Italia.
Da quando però si è insediata a Prato una comunità cinese che adesso è diventata prevalente, il numero di morti è drasticamente sceso. La soluzione per risolvere il problema dei cantieri ed eliminare il problema delle morti bianche? Esportare il modello pratese: I CINESI DI PRATO NON MUOIONO MAI.
Interessante notare, però, che nei comuni limitrofi, dove invece ci sono ancora a vivere gli italiani, quasi a gradino ci sia un aumento incredibile delle morti di tutti i tipi. Per cui sicuramente SARA’ NECESSARIO UN GIRO DI VITE CONTRO LE MORTI SOSPETTE DELLE COMUNITA’ ITALIANE CONFINANTI CON QUELLA CINESE A PRATO: cosa impedisce a queste comunità italiane di ottenere gli stessi standard di quella pratese? Quali oscuri meccanismi fanno sì che le morti improvvisamente quasi a gradino aumentino nelle zone confinanti con Prato? GROSSO GIRO DI VITE CONTRO LE MORTI INSPIEGABILMENTE TROPPO ALTE RISPETTO A QUELLE DI PRATO.

Passiamo adesso a considerare il fenomeno, esploso recentemente, delle baby gang.
Si tratta di un Fenomeno che si verifica soprattutto nei centri delle grandi città italiane e i cui protagonisti sono minorenni che si sono organizzati a costituire delle vere e proprie gang composte da baby delinquenti. La situazione necessita dell’intervento urgente delle forze dell’ordine.
GIRO DI VITE CONTRO IL FENOMENO DELLE BABY GANG. La proposta giunta da più parti per risolvere (almeno temporaneamente) il problema sarà quello di abbassare la soglia di età per essere considerato, almeno nell'esercizio del crimine che viene compiuto, non più baby, ma normale.
Grazie a questo ingegnoso accorgimento si prevede che il fenomeno delle baby gang verrà stroncato nel giro di poche settimane.

Nel caso vi capiti di avere problemi che richiedano l’attivazione di GIRI DI VITE non esitate a contattare la redazione di Piccio News, la quale, una volta studiato il fenomeno, e individuato dove applicare il giro di vite, in pochi minuti risulterà, non solo efficace ma anche risolutivo.