Il mister toscano ha scelto per la lista Champions i suoi 6 centrocampisti preferiti su cui punterà in questa prima parte di stagione. È altisonante la assenza di un big come Emre Can ritenuto non adatto al nuovo stile di gioco. I nomi dei 6 li conosciamo: Pjanic, Ramsey, Rabiot, Khedira, Matuidi e Bentancur. 

La presenza del bosniaco era una formalità, è per distacco il miglior centrocampista della rosa, è suo il compito di reggia. Il numero 5 bianconero è il metronomo della squadra, avrà il fondamentale compito di far girare la palla per i vari reparti in fase di possesso, uscire bene dai disimpegni e intercettare passaggi avversari in fase di non possesso. Da Pjanic Sarri si aspetta che tocchi 150 palloni a partita diventando il fulcro della squadra. 

Il centrocampista gallese avrà il compito di far fare il salto di qualità dal punto di vista tecnico al reparto, è un centrocampista completo e duttile e fa delle sue qualità principali la tecnica, la fantasia e la capacità di inserimento. Dovrà contribuire più di altri in zona gol, non è ancora stato visto in campo per un mal di schiena e per smaltire il vecchio infortuno, se reggerà fisicamente diventerà fondamentale soprattuto in fase offensiva.

Rabiot è stata una vera occasione di mercato, poche stagioni fa il PSG per disfarsi del suo talento chiedeva 50/60 mln. È sicuramente in ritardo di condizione in quanto non gioca da 9 mesi ma una volta recuperato potrà diventare importante.

Khedira è uno dei giocatori con più intelligenza calcistica al mondo, peccato che gambe e polmoni gli fanno esprimere il 40% del suo potenziale. Incomincia ad avere una carta di identità importante, è lento e fragile eppure tutti gli allenatori che lo allenano lo fanno giocare, un motivo ci sarà?

Matuidi è sicuramente il meno adatto al gioco di Sarri eppure fino adesso ha giocato dal primo all’ultimo minuto. È in condizione prima di tutti gli altri e se c’è da dare la sostanza e da recuperare palloni o attaccare spazzi lui ti assicura un rendimento sufficiente. 

Grandissimo escluso è Emre Can, troppo lento e in ritardo di condizione (come è normale che sia per un giocatore della sua stazza). Nonostante ciò è il centrocampista più forte fisicamente della rosa ed è molto duttile in quanto può ricoprire anche il ruolo di difensore e terzino destro. Personalmente non l’avrei mai escluso anche perché è giovane e, anche volendolo vendere, il suo valore può ancora salire. L’avrei inserito in lista al posto di uno tra Matuidi e Khedira.

Un discorso a parte in questo articolo volevo farlo su Bentancur.

A mio parere il centrocampista uruguaiano è il più adatto al gioco di Sarri. Nonostante sia l’unico giocatore a non aver giocato ancora un minuto (eccetto l’infortunato Ramsey) è stato inserito in lista Champions. Il numero 30 bianconero è il giocatore in rosa con maggior margini di miglioramento, Sarri sembrerebbe avergli assegnato il compito di vice Pjanic ma penso che non ci sia nulla di più falso. 

Mi spiego meglio, Bentancur è perfetto per il gioco a due tocchi di Sarri, è ambidestro, l’anno scorso con Allegri è migliorato molto tatticamente imparando ad agire sia da mezzala sinistra (dal lato di Ronaldo ha imparato a sfruttare i tagli del fuoriclasse portoghese per imbucarsi negli spazzi createsi) sia da mezzala destra (ha imparato a dare equilibrio alla squadra recuperando palloni e fornendo marcature preventive quando Cancelo partiva in attacco). L’impressione che ha dato è che nonostante sia un grande giocatore di controllo in quanto con il suo giro palla è in grado di addormentare o velocizzare il gioco è in realtà un giocatore che sa fare bene tutto e eccellentemente niente. Secondo me ciò di cui ha bisogno Bentancur più di giocare le partite è l’allenamento. L’uruguaiano non ha la corsa di Matuidi, l’intelligenza di Khedira, il fisico di Emre Can, la fantasia di Ramsey, la capacità di dribbling di Rabiot e la precisione di Pjanic; eppure molte di queste qualità possono essere sviluppate benissimo stando lontani dal rettangolo verde. La corsa è ciò che più di tutto può essere acquisita tramite lavoro personalizzato, stesso discorso per il fisico; il ragazzo ha già preso qualche chilo da quando è arrivato, mettendo su altri 5/6 chili potrebbe vincere più duelli, imporsi sui contrasti e sfruttare tutti i suoi 187 cm, stando lontano dagli sforzi delle partite attraverso un allenamento maniacale può migliorare molto e dare un contributo maggiore, la precisione (soprattuto nel lancio lungo può essere migliorata vedasi Bonucci). Insomma in questo momento l’applicazione sul lavoro potrebbe portare grandi frutti e fare in modo che il giocatore scali le gerarchie. Penso sia proprio questo il piano di Sarri: lavorare molto sul giocatore prima di dargli l’opportunità per diventare un crack.